30 giugno 2011

la TAV in Val di Susa

Certe volte le persone si chiedono come sia possibile che certe guerre durino 20 anni. E se succedesse solo perché le persone si fossilizzano sulle proprie posizioni, quando in realtà nessuna delle due fazioni ha pienamente ragione o torto?
Pensavo a questo in seguito agli ennesimi che si scontri tra comitato "no TAV" e forze dell'ordine, in Val di Susa. Sia chiaro: è un punto di vista di un "esterno", di uno che non ha mai approfondito più di tanto l'argomento, eh! Quindi perdonate l'eventuali banalità che leggerete.

Facendo un piccolo passo indietro: la TAV (linea per il Trano ad Alta Velocità) fa parte di una rete di trasporti europei decisi eoni fa. La linea ferroviaria Torino-Lione, uno dei succitati trasporti, dovrebbe passare dalla Val di Susa.

Secondo me il governo sbaglia perché:
1 - queste cose sono state decise troppo tempo fa e non è stato chiesto un consenso popolare per questo lavoro; cosa che in un paese civile sarebbe stato opportuno fare.
2 - tutta 'sta marea di soldi potrebbero essere usati meglio, tipo potenziare il sistema ferroviario nazionale; chiedere ai vari pendolari, per conferma.

Secondo me il comitato no-TAV sbaglia perché:
1 - che ti piaccia o no, se una cosa è stata decisa dai governi (che teoricamente dovrebbero avere in mente il bene della collettività; se non altro quelli europei, dai!) vuol dire che c'è un progetto di miglioramento della vita comune.
2 - comme se dixe a Zena, son tutti bulicci col culo degli altri. O meglio: la TAV passa sotto casa tua? eh, ciccio, mi dispiace, ma può succedere. Son sicuro che se passava sotto casa di un altro non protestavi alla stessa maniera. Quando hanno costruito Malpensa, pensi che i bustocchi (abitanti di Busto Arsizio) fossero contenti? Quindi, cerchiamo di avere un minimo il senso della collettività e non del proprio orticello.

In sunto: secondo me entrambe le fazioni non hanno del tutto ragione e non hanno del tutto torto. E quindi?
Niente, a me sembra il classico caso in cui tutti perderanno.
Ma potrei sbagliarmi e aver detto delle grosse scemate. Se avete idee o link ad articoli particolarmente illuminanti, siete gentilmente pregati di aiutarmi a capire meglio la situazione.

29 giugno 2011

back to the 70's and back

Impressionante debutto dei Rival Sons, rock band americana: questo Pressure and Time è un disco che rocchenrolleggia di brutto.

La base è decisamente la musica anni 70 e, se dobbiamo identificare un gruppo di riferimento, il primo che viene in mente sono sicuramente i Led Zeppelin. Basta sentire il primo singolo, nonché title track dell'album per gridare quasi al plagio.

Ma è tutto il r'n'r anni settanta a venire saccheggiato (bene) abbondantemente. "Gipsy Heart" ha echi Hendrixiani, "White Noise" sembra un pezzo degli Who, "Save Me" ha un incipit che potrebbe essere un brano dei primi AC/DC e "Burn Down Los Angeles" non sfigurerebbe in un album dei Doors.

Ma quel che conta è: il risultato è supergodibile. Un disco da non perdere.

26 giugno 2011

Malinconolba - part one

L'anno scorso, dopo 12 anni di permanenza, i miei genitori hanno deciso di "abbandonare" la casa di Olba alla Marasca per una serie di motivi pratici e io non sono mai riuscito a dedicarle il giusto tributo sul mio blog.
Questa sera finalmente mi fermo e dedico un po' di tempo a lei, a quella casa, simbolo di bellissimi momenti e di avvenimenti importanti. Mi sento di doverglielo. Ho voglia di farlo.

Era il 1998 ed era d'inverno, mi ricordo benissimo. La nostra famiglia trascorreva da sempre le vacanze estive a Olba, nella zona del paese chiamata Ferriera: un nucleo di una quindicina di case, frequentate da gente che si conosce da una vita o quasi.
Una piccola precisazione: non è esatto dire "la nostra famiglia", in realtà. Per alcuni anni siamo andati tutti. Poi, coll'avanzare dell'età, noi ragazzi rimanevamo a Celle, a fare lavori estivi, e quindi erano i miei genitori a trascorre i canonici mesi di luglio e agosto a Olba, dove noi compivamo sporadiche apparizioni per non più d'un paio di giorni.

Dicevo: era il 1998 ed era d'inverno. Sono quasi sicuro che fosse gennaio. Mio padre insistette perché io l'accompagnassi a Olba per vedere "una casa nuova". Il mio interesse era pari allo zero, ma avevo ormai valicato quello snodo della vita in cui inizi a compiere delle azioni solo per far piacere ai tuoi genitori. E lo accompagnai. E c'era anche mia madre.

Arrivammo a quella casa e io non capivo: perché così lontano dal centro del paese? perché così isolata? perché così grande? Come detto, in generale erano i miei genitori ad andarci, quindi assecondai l'entusiasmo di mio padre senza fare troppe domande. E senza sapere ciò che quella casa sperduta in mezzo al bosco avrebbe rappresentato per me.


foto: io e mio papà nell'estate del 1998. Mio papà aveva ancora tutti i capelli neri; ma so che non sono i suoi capelli che state guardando.

24 giugno 2011

aifòun

E così finalmente sono passato al lato oscuro della forza: anch'io adesso posseggo un iPhone.
Me l'ha regalato Dalia per il mio compleanno. Che in realtà il mio compleanno è lunedì prossimo, però essendo lei partita per il mare martedì, mi ha fatto il regalo in anticipo.

L'oggetto in se' è fighissimo e a poco a poco comincerò a scoprire le varie funzionalità, oltre a quelle basiche che già uso. Già ieri sera, nell'attesa del cinema, mi ci sono divertito un po'.
Temo che sia uno di quei "punti di non ritorno" che prima o poi tutti dobbiamo affrontare, come è successo con il computer prima e il telefonino dopo.

E non fate quella faccia da "io non ci penso neanche per sogno" perché mi sa che prima o poi dovrete farci i conti anche voi. Blackberry, Android o iPhone che sia, passate al lato oscuro.

23 giugno 2011

Cava Zanzara

Ieri sera ennesimo concerto ministrico, questa volta nella cornice scenica di Cava Manara, in provincia di Pavia.
Come sempre, live act a livelli di coinvolgimento altissimi.
Loro, nonostante il susseguirsi di date, in forma smagliante.

Abbiamo rischiato di essere prima divorati dalle zanzare e poi di perire nel pogo feroce, ma tutto sommato siamo usciti vivi e stancamente felici.
Molto gradito il ritorno in scaletta di "Vicenza (la voglio anch'io una base a)", anche se a scapito di "Brucia".

I Minsitri si confermano delle macchine da palco. Epico il finale con Divi che annuncia "io mi sono rotto il cazzo (testuale) di suonare il basso, chi è che viene a suonare al posto mio?" e conseguente arruolaggio di un volontario del pubblico per suonare il finale di "Abituarsi alla fine".


in foto: la scaletta del concerto, debitamente rubata a palco smontante

22 giugno 2011

barock

Come probabilmente ho già detto, c'è sempre una piccola vena di piacere quando ascolti per la prima volta il nuovo album di un artista che ti piace. Ne riconosci la voce, le sonorità e la costruzione musicale.

Per questo motivo il nuovo album di Patrick Wolf mi piace già dal primo ascolto, tanto mi era piaciuto l'album prececente.
Lupercalia, questo il titolo, è meno elettronico e più barocco del precedente, ma non in modo troppo pomposo o stancante. Oserei dire che sembra un album più maturo dei precedenti, benché "maturo" non sia una parola che spiega molto.

Tanto pianoforte, tanti archi, tanta melodia e tanto pathos: io amo questo ragazzo.

21 giugno 2011

cani sciolti

Posso dirlo? (domanda retorica, dal momento che il blog è mio personale, quindi posso dire un po' quel cazzo che voglio) Lo dico comunque: a me il tanto osannato album d'esordio de "i Cani" mi fa abbastanza cagare.

Potrei anche finirla qua, ma uno dice "spiega almeno il perché" e io cercherò di mettere insieme quella serie di sensazioni che a pelle mi fanno giudicare preventivamente questo album. Sì, sì: ho detto preventivamente.
Cioè: io l'album l'ho anche ascoltato, ma mi stava già sulle palle prima di ascoltarlo.
Innanzitutto il titolo: "il sorprendente album d'esordio dei Cani" mi ricorda un po' "L'opera struggente di un formidabile genio", libro pseudoautobiografico di Dave Eggers che non era ne' struggente (l'opera) ne' formidabile (lui).
In pratica solo un bel giochino per creare rumore attorno a un album di una (one man) band esordiente.

In seconda battuta il battage pubblicitario che la rete ha sparso su questo ciddì. Prima ancora che uscisse sembrava già di trovarsi di fronte a dei fenomeni, che poi appunto è uno solo ma vabbè.
E a me 'ste cose un po' mi urtano, devo essere sincero.

Poi al primo ascolto la questione si aggrava. Si intanto perché luilì ha la stessa voce di quello dei Baustelle, o almeno così a me sembra.
E poi i testi: sarebbero anche originali se non fossero appena passati sotto l'italico sole band quali "le Luci della Centrale elettrica" o gli "Offlaga Disco Pax" o (nel migliore dei casi) Max Gazzè.
Che poi qualche testo non mi dispiace anche, specie quelli che contengono un po' di ironia. Quando sono troppo seri (e di conseguenza troppo snob) mi urtano.

Insomma: non mi piace. Si era capito?


19 giugno 2011

Addio Big Man

Clarence Clemons non c’è più e per chi ama il sax questa è una perdita grave. I quarantenni lo associano da sempre a Bruce Springsteen (come dimenticare la copertina di Born to Run, mio primo disco del Boss?), ma la sua carriera è costellata da collaborazioni con Grateful Dead, Ringo Starr All Star Band, Aretha Franklin, Roy Orbison, Jackson Browne e tanti altri.

Ma quella che le batte tutte è l'ultima: quella con Lady Gaga. Ha suonato con lei in Edge of Glory, anche dal vivo, alla finale di American Idol 2011.
E per chi vi scrive, questo è un complimento. Non perché io ami Lady Gaga, ma perché amo le persone che non si pongono limiti, specie in campo musicale.

16 giugno 2011

inventori di bar

Stamattina, portando Anita a scuola.

Anita: "Papà, perché il bar oggi è chiuso"
Io: "Non lo so, fammi vedere. Ah, ecco: c'è scritto "Chiuso per inventario""
Anita: "e cosa inventano lì dentro?"

14 giugno 2011

in questi ultimi giorni

Ho visto Piazza Duomo piena di gente, senza bandiere, vestita di arancione.
Ho visto un automobilista fare un piccolo incidente con uno scooter e poi scendere dalla macchina dichiarando apertamente "scusami: ho fatto una cazzata".
Ho visto una signora arrogante e antipatica, che cercava di saltare la coda per prendere un pollo da Giannasi, venire irrisa dalle altre persone con la seguente frase "probabilmente non ha votato Pisapia".
Ho visto un Audi, parcheggiata nel parcheggio adibito alle bici, subire il giusto trattamento che meritava da parte di un ciclista.
Ho visto persone in coda per votare al referendum che si scambiavano sorrisi complici, pur non essendo conoscenti.

Ho visto parecchie cose, da quando Pisapia è stato nominato sindaco di Milano; molte delle quali positive e incoraggianti. Non so cosa succederà nei prossimi mesi/anni.
So solo che una città che molti considerano ostile e gelida, in questi ultimi tempi sembra diventare accogliente.
Non sembra la città di pochi sbruffoni, ma la città di tutti.
Voglio che questo sogno continui.


in foto: "ah, sì? parcheggi l'auto al posto delle bici?
Beh, io la bici ce la metto lo stesso".

12 giugno 2011

sul cucuzzolo della montagna

Addio al celibato di Carlo, sul Monte Bianco.
Due bei giorni, ma anche una grande fatica muscolare.
Bello bellissimo.

07 giugno 2011

indovina la citazione - 17

01 - Che dice il matusa volante?
- Che lo manda il Signore.
- Su una moto Suzuki?

02 - Il gruppo è questo?
- Sì.
- Allora gli U2 si cagheranno sotto.

03 - Elvis non è soul.
- Elvis è Dio.
- Non ce lo vedio Dio con la pancia e l'occhio strafatto a cantare "My way" a Las Vegas.

04 - Gli irlandesi sono i più negri d'Europa. I dublinesi sono i più negri d'Irlanda. E noi di periferia siamo i più negri di Dublino. Quindi ripetete con me ad alta voce: sono un negro e me ne vanto.

05 - Siete lavoratori giusto?
- Beh, se ci fosse il lavoro.
- La vostra musica deve ricordare l'ambiente, le famiglie da cui venite. Deve parlare il linguaggio di strada. Deve parlare di fatica e di sesso. Niente canzoncine smielate del tipo "tienimi stretta a te tutta la notte", capito? Deve parlare di corpi, pomiciate, cosce, lingue, scopate, tette!
- Magari! E che musica è questa?
- Il soul.

02 giugno 2011

Praga dolce Praga

Da quando siamo tornati dalla nostra mini-vacanza, capita abbastanza spesso che Elena, se contrariata per un qualsiasi motivo metta su il broncio, incroci le braccia e dica: "Voglio tornare a Praga".

Come darle torto? cosa c'è di meglio per un bambino che avere i genitori tutti per se' tutto il giorno e sentire nell'aria quella sensazione "di festa" che solo le vacanze ti danno?
Ci tornerei anch'io.


Elena in uno dei parchi della capitale ceca.