23 giugno 2012

jonathan coe

Nella notte insonne, terminato "La pioggia prima che cada".
Bello, struggente, doloroso.
Un piccolo capolavoro.

Jonathan, non mi deludi (quasi) mai.


22 giugno 2012

Men's Hell

L'operazione Tyler Durden è naufragata, sotto i colpi insistenti del caldo soffocante e degli impegni lavorativi (uno dei quali a Parma; ve lo devo dire quanto e come ho mangiato a Parma o ve lo immaginate da soli?).

Insomma, non ho ripreso tutti i chili che avevo perso, ma ci siamo quasi. Ho consultato lo specchio e ho notato una certa rilassatezza, quasi una cricumnavigazione del punto vita, che alcuni chiamano impietosamente salsicciotti. No, dico: un nome più frustrante no?

Con apprensione ho cercato muliebri conferme, ottenendo un deludente "ma a me piaci così". Allora ho trascinato il problema con me in ufficio, dove gli uomini, pragmatici e spietati, mi consigliano di accettare l’ineluttabile e rotondo destino del post quarantenne. 

E allora eccomi qui, triste e dubbioso, a tre giorni dalla mia fatidica prova costume, davanti all’edicola; guardo di sfuggita, un po' vergnandomene, ben tre riviste tartarugate che mi spiegano come essere un vero uomo in forma e desiderato da donne strafighe che si ninfomanizzano al sol mio passaggio.

Le rimetto giù. Non servono. 
So già come far sparire la pancia in tre giorni: basta tirarla dentro trattenendo il respiro. 
E so benissimo da solo che con un po' di sport si migliora la forma fisica; non ho bisogno che me lo dicano i ricercatori della Salcazzo University.
E so anche come farla urlare in camera da letto: basta asciugarselo sulle tende dopo aver fatto all’ammmore.


21 giugno 2012

l'apocalissi dell'ammmore

Ma torniamo un po' a parlare di musica.
Il signor Slash sembra stia vivendo una seconda giovinezza. Dopo aver raggiunto la fama (e che fama!) con i Guns 'n' Roses, sembrava ormai l'ombra di se stesso. 
Certo: ha fatto collaborazioni con molto artisti e fondati pure un paio di gruppi, di cui sinceramente, così a naso non ricordo neanche il nome. Ma ormai sembrava perso.

Da quando l'altr'anno ha fatto uscire il suo primo disco solista, invece, la verve compositiva sembra essere tornata a scorrere nella sua testa e sul manico della sua chitarra.
E poi - fui preveggente! - si è lasciato convicere e utilizza solo Myles Kennedy come cantante.
Il riusltato qual è? Metto su il disco e parte un wah-wah che già mi piace. Poi entra la voce di Kennedy, che mi fa impazzire di suo. Insomma: sono passati trenta secondi e 'sto disco già mi dipinge un sorriso ebete, da orecchio a orecchio. 
È che a me la musica tamarra piace, c'è poco da fare. E qua di tamarraggine ce n'è a vendere.

Molti pezzi sono hard rock, in stile americano. Infatti, a partire dalla title track, ci sono un bel po' di brani come One Last Thrill, You're a Lie (primo singolo estratto) o Hard & Fast che costringono il metronomo a fare gli straordinari.
Il tutto intervallato con qualche mid-temo e poche (per fortuna) ballad.
Insomma, il disco nom brilla per originalità, ne' tentomeno riesce a ripetere i fasti del disco d'esordio, però si lascia ascoltare volentieri. Come già detto per altri dischi, skippando le ballad, è un ottimo sottofondo per fare palestra o una bella corsetta al parco.



15 giugno 2012

festa carabelli

Oggi c'è stato lo spettacolo estivo della Scuola Materna Carabelli. Come sempre il pubblico era in delirio. Abbiamo trattenuto a stento i fan. È stata dura ma ce l'abbiamo fatta.

11 giugno 2012

essenziale

Togliere, levare, scartare, arrivare all'osso.
Il diktat che ho preso già da tempo necessita di decisioni più drastiche e repentine.
Abbiamo (ho?) troppi strati inutili. Ho bisogno di poco.
Anzi, meno.

 

04 giugno 2012

maledetti frònscési!

In realtà quest post si dovrebbe chiamare una cosa tipo "la giornata mondiale delle famiglie" o "il papa a Milano", ma non ho resistito alla tentazione di dire una minchiata e così l'ho chiamato in un modo che mi faccia ridere.
(e con questo abbiamo chiarito, per quei pochi che non se n'erano accorti, la scarsissima affidabilità giornalistico/lessicale dell'autore del blog).

Allora, stavamo dicendo: durante il w/end appena trascorso c'era l'incontro mondiale delle famiglie proprio nella nostra a Milano. Che poi le famiglie sarebbe sottointeso che debbano essere cattoliche, visto che si tratta di una festa di stampo cristiano, però - per fortuna - non c'è scritto, sennò sai che casino!

Quindi, ricominciamo: c'era l'incontro mondiale delle famiglie e noi, che sì, siamo cattolici e pure praticanti, però non è che siamo proprio il ritratto della famiglia come vorrebbe il cliché, abbiamo partecipato come meglio sappiamo fare, ovvero dando la ns disponbilità per le questioni pratiche e disertando tutti gli incontri a tema religioso. Quindi niente incontri tipo messa papale, ma abbiamo ospitato volentieri una famiglia francese per tre giorni/due notti.

Non li abbiamo solo ospitati a dormire, eh! Li abbiamo anche accompagnati in centro, aiutati nelle organizzazioni, etcetera. E tutto sommato è stato anche abbastanza divertente. Poi, vabbè, un salto in Piazza Duomo per vedere il Papa l'abbiamo fatto anche noi, se non altro per pura curiosità nei confronti di un evento di portata mondiale; e che per di più si svolgeva a due passi da casa nostra.

E devo dire che l'atmosfera in questo tipo di eventi è sempre carica di positività. C'è un sacco di gente che suona, canta, fa casino, tutti allegri. È un piacere far respirare alle bambine un po' di quest'aria di festa. Mette in circolo delle energie positive, che ci vogliono sempre.