No, in questo post non c'entrano i bambini.
Non vi aspettate una cosa tipo mi piace che sia tutto bianco e i bambini fanno i pupazzi, perché questo post è molto più cinico. O forse sarebbe meglio dire pratico.
Non che io sia insensibile, eh! Anche a me piace la neve. È che spesso questo fenomeno meteorologico comporta disagi. Motivo per cui a Milano sentirete più gente smadonnare che essere felice, quando nevica.
Ecco, a me proprio questo piace: i disagi.
In una città che ha fatto dell'efficienza il suo fattore primario e del correre il suo status mentale, la neve fa saltare gli schemi e concede un po' di spazio al fattore naturale, che troppo spesso viene dimenticato.
Ad esempio: un ritardo di mezz'ora in un giorno ordinario sarebbe intollerabile. Oggi è possibile, e nessuno ha da ridire.
E vogliamo parlare dei clacson? Strumento da me odiato all'inverosimile perché usato abbondantemente a sproposito? Oggi è meno frequente sentire l'orribile strumento sbraitare perché quei pochi pirla che hanno preso la macchina o si sono mossi con abbondante anticipo, oppure - appunto - mettono già in conto che potranno arrivare in ritardo.
Senza contare che, voi magari non lo sapete, ma Milano è invasa da imbecilli col Cayenne che vengono dalla Svizzera o dalla Brianza, e tutti questi oggi se ne guardano bene dal muoversi, quindi c'è molto ma molto meno traffico.
E poi la gente bloccata a casa o in macchina significa meno persone in ufficio, ergo meno rotture di coglioni.
Insomma, una bella giornata rilassata.
Ed ho pure una scusa per uscire prima dall'ufficio.
Beh, messa così non fa una piega.
RispondiElimina;)