Ieri sera, a un certo punto sento Anita frignare.
Vado a vedere cosa succede e la trovo in piedi, in corridoio che si lamenta e indica per terra.
Per terra non c'è niente. Non capisco.
Continua a indicare e cammina un po' avanti, un po' indietro e si lamenta.
Finalmente capisco: ha scoperto che ha un'ombra. Che la insegue; o meglio, che la precede. E non riesce a darsene una spiegazione.
Trattenendo a stento le risate, le faccio vedere che con l'ombra ci si può anche giocare, che non è una cosa negativa.
E abbiamo passato la serata facendo "ciao ciao" alla nostra ombra, in quel determinato punto del corridoio, dove la luce la disegna in maniera netta.
photo courtesy by EstroVersa
spettacolare filo!
RispondiEliminapeter panna
RispondiEliminaEccola, l'ombra di EstroVersa, proiettata su una spiaggia della Liguria... ;-)
RispondiEliminafantastico!
RispondiEliminabellissimo post
RispondiEliminabravo