Siamo a Milano perché Anita sta male. Ha avuto una complicazione allergica simile a quella che le capitò un anno e mezzo fa.
Questa volta, se non altro, eravamo preparati e armati di Zirtec e cortisone siamo riusciti a combattere i ponfi che erano comparsi sul corpo di Anita e a tenerla calma. Ce la siamo cavata in un paio d'ore e, verso le 5 di mattina, siamo tornati a dormire.
Parlo degli altri, ovviamente. Perché la mia insonnia non mi ha dato tregua, come al solito.
Nel buio della notte riflettevo su questa festività che avremmo dovuto trascorrere a Celle, in compagnia della mia famiglia e che, invece, passiamo a Milano. Mi sforzo di trovare un perché a tutto ciò, come se un ordine superiore avesse interceduto affinché succedesse una determinata cosa. O come se dovessi ricavare chissà quale insegnamento per la mia vita. È una cosa che mi capita spesso.
Ma probabilmente è solo sfiga. E allora? Perché abbiamo così bisogno di trovare un senso a tutto? Ci è così necessario pensare che facciamo parte di un disegno superiore? È così difficile accettare che le nostre azioni sono solo frutto di un grande caos?
Lo zirtec lo usiamo anche noi per
RispondiEliminaStefano. La sua allergia si
manifesta in una fastidiossima
congiuntivite che si presenta
da marzo a settembre, periodo nel
quale giriamo sempre armati di
vari colliri (da usare a seconda dell'intensità
dell'attacco) e gocce.
coraggio, filippo :-)