31 gennaio 2012

ottimismo funerario

Il nuovo disco di Mark Lanegan, "Blues Funeral", sarà il classico disco che spaccherà in due i fan: chi lo adora e chi lo odia. Quando si ha a che fare con un personaggio dal passato così importante e così ingombrante c'è da aspettarselo.

C'è chi continuerà a seguirlo e a difenderlo anche quando farà un disco inascoltabile e chi invece lo condannerà a prescindere perché "non è più lui", ecc ecc.

Sì, ma tu che ne pensi? Moi? Io non sono mai stato un fan di Lanegan, ma sono uno che si appassiona facilmente, quindi penso che sia un bel disco, non trascendentale, ma più che ascoltabile. È la naturale evoluzione di "Bubblegum" di otto - dicasi otto! - anni fa.
Certo, non è che luilì è rimato 8 anni a tirar sassi in acqua. Ha fatto altro, ha avuto qualche distrazione, ma alla fine è tornato. Ed è ciò che conta.

Poi ci sarà chi predilige i pezzi laneganiani classici tipo "Leviathan" e denigra quelli un po' più nuovi (leggasi "con un sintetizzatore in più") tipo "Ode to Sad Disco", e chi invece farà viceversa. Ma si sa che alla gente ci piace rompere i coglioni.
Noi invece cerchiamo di prendere di buono quello che ci capita per le orecchie. E mister Mark-sonovivopermiracolo-Lanegan porta sempre con se' qualche cosa che vale la pena di ascoltare.


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