15 dicembre 2020

proprio come Te

Alla fine il buon vecchio Nick Hornby si sta trasformando in Anne Tyler, sua scrittrice preferita (stando a una sua intervista di parecchi anni fa). Infatti, appena ho finito di leggere il suo ultimo libro, Proprio come Te, ho avuto la stessa sensazione: narrazione di storie "piccole", fatte di gente comune e di vita quotidiana. Uno sguardo onesto che, pur davanti a scelte ordinarie, ci pone davanti a domande profonde e decisioni importanti.

È la storia di due persone che non c'entrano niente l'una coll'altra: differente estrazione sociale, differente età, differenti abitudini e differente situazione familiare. Ma allora cosa accomuna i protagonisti di questo libro? 

Probabilmente il fatto che nessuno dei due appartiene al contesto in cui vive. Né Lucy - insegnante 40enne e madre di due bambini - né Joseph - ragazzo 22enne nero che si arrangia con piccoli lavori - sentono veramente di appartenere al mondo che frequentano. 

In un Inghilterra spaccata in due dal referendum sulla Brexit, i due si conoscono e si frequentano grazie e nonostante le loro differenze, estranei in un contesto sociale in cui non si ritrovano e con tutta la fragilità delle loro vite.

Come dicevo, Nick Hornby ci parla di argomenti comuni, ma riesce a smuovere i sentimenti più profondi.