17 luglio 2019

benvenuti in paradiso

Per controbilanciare le atmosfere pesanti di Chernobyl, in questi giorni mi sono fatto quattro risate guardando anche The Good Place.
Cos'è The Good Place? Una comedy serie nel classico formato americano di una ventina di minuti, in cui bisogna solo spegnere il cervello e farsi lasciare portare in giro dalla sua assurda storia.

Eleanor Shellstrop - una straordinaria Kristen Bell - è appena morta e si risveglia nella "parte buona" dell'aldilà, zona assai elitaria perché pochissimi vi possono accedere.
Il problema è che Eleanor in vita non è stata affatto una brava persona, bensì un'egoista e superficiale ragazzotta che lavorava in un'azienda che vendeva falsi farmaci agli anziani. Allora come è finita lì? Per un'omonimia che ha "salvato" lei e condannato un'altra donna. E lei ovviamente si guarda bene dal far notare l'errore.

C'è poco da fare: gli americani certe cagate le sanno fare ad arte. Le gag sono molteplici (fortunatamente mi hanno risparmiato le odiosissime risate registrate) e lo sviluppo della trama è un vortice da cui mi sono fatto assorbire completamente.
E poi c'è un Ted Danson - nella parte del creatore - in grandissimo spolvero.
Consigliato.


10 luglio 2019

il costo delle bugie

"Qual è il costo delle bugie?" si chiede lo scienziato Valerji Legasov, nella prima scena di Chernobyl, la serie tv andata in onda su HBO in questi giorni, che ripercorre i giorni del terribile incidente nucleare avvenuto nella centrale russa nell'aprile del 1986.
Una domanda che pesa come un macigno per tutte e 5 le puntate che compongono questo film a episodi.

Le bugie in questione, intese come verità non dette o celate, caratteristica assai presente nell'URSS ai tempi delle guerra fredda, portano con se due conseguenze.
La prima, più immediata, è quella di far vivere le persone all'oscuro della verità, per esempio minimizzando un disastro (che poteva essere di portata mondiale) e causando decine di morti, per non aver immediatamente evacuato città e paesi.
La seconda, che si sviluppa nel tempo, è quella di mascherare il tutto con altre menzogne, creando una spirale sempre più pericolosa che fa sprofondare tutto il castello di carte.

Emblematica in tal senso, è la bellissima scena del processo dell'ultima puntata, dove Legasov spiega le azioni e reazioni che regolano la fusione nucleare e da dove è partito l'errore che ha fatto esplodere il reattore n° 4 dell'impianto di Chernobyl.
Parallelamente, attraverso l'uso dei flashback, si capisce come è cominciato il disastro a livello umano e le relative conseguenze che hanno portato a quella tragica notte.

Qual è il costo delle bugie, quindi? A Chernobyl il costo è stato altissimo. E avrebbe potuto essere molto ma molto peggio, se non fossero intervenuti scienziati come Legasov, che hanno messo in gioco la propria vita in nome di un bene comune.