Altro appuntamento con la bilancia, giusto per curiosità: 90,2 kg.
Non è poco, però è meno di prima.
Non capisco: mi sento gonfio, però mi entrano bene pantaloni che prima mi stavano un po' stretti.
E comunque ho la pancia.
Mi sa che devo ricominciare ad andare in palestra.
Anche se con 'sto caldo...
12 giugno 2007
06 giugno 2007
Quando la moglie è in vacanza - 02
Sono di nuovo single. Questa volta, però per un'intera settimana.
Dalia e Anita sono a Celle con la Hross e Marco.
E gli effetti di un uomo in libertà si vedono subito: tanto per cominciare ho giocato a calcio sia lunedì che ieri (e stamattina mi sono svegliato con i muscoli di legno; camminavo come Pinocchio).
Eppoi ho l'occasione di rivedere amici che solitamente non riesco a vedere. Quindi stasera con i pavesi e domani con gli ex-colleghi.
In pratica quando tornerò a Celle, venerdì sera, sarò più stanco di prima, pieno d'alcool e con i muscoli che non mi reggono.
Ovverosia un ravatto.
Bell'esempio di padre.
Dalia e Anita sono a Celle con la Hross e Marco.
E gli effetti di un uomo in libertà si vedono subito: tanto per cominciare ho giocato a calcio sia lunedì che ieri (e stamattina mi sono svegliato con i muscoli di legno; camminavo come Pinocchio).
Eppoi ho l'occasione di rivedere amici che solitamente non riesco a vedere. Quindi stasera con i pavesi e domani con gli ex-colleghi.
In pratica quando tornerò a Celle, venerdì sera, sarò più stanco di prima, pieno d'alcool e con i muscoli che non mi reggono.
Ovverosia un ravatto.
Bell'esempio di padre.
05 giugno 2007
22 maggio 2007
Aggiornamento
Mattia
Sabato mattina (19 maggio) è arrivato Mattia, secondogenito di Dario e Nadia. 3,850 chili: una bella bestiolina, direi. La notte tra venerdì e sabato Carolina (la sorella del neonato) ha dormito da noi, per consentire a Dario di stare in ospedale a "vegliare" Nadia.
Nota: era la prima volta che Carolina dormiva lontano dai genitori, a quattro anni e mezzo.
da via Vitruvio a via Tertulliano
Sempre sabato, però nel pomeriggio, siamo andati alla comunione di Artur (nostro nipote), che, essendo uno studente del celebre istituto Gonzaga di Milano, l'ha celebrata lì insieme ai suoi compagni di scuola.
Che devo dire? All'esterno dell'istituto uno non persepisce nulla, ma quando è dentro... oddio, quando sei dentro hai la sensazine di essere nella Bocconi dei piccoli, con tutti i bambini (sì, ho detto "bambini") in giacca e cravatta. Uno addirittura aveva il doppio petto blu e quella faccia da bambino antipaaaaaaatico, ma così antipatico...
Beh, comunque comunione in grande stile, con fior di genitori trendy e lampadati e bambini con tonaca bianca superstirata; e ovviamente funzione religiosa molto traditional, tipo college inglese (come me li immagino io, perché non ci sono mai stato). Tipo la scena iniziale de "L'attimo fuggente". Assolutamente vietati fotocamere e flash vari, nel rispetto del silenzio da setta religiosa
E fin qui tutto regolare, senonché il giorno dopo vado a messa nella nostra parrocchia e anche lì si celebravano le comunioni: bambini di tutte le razze (dico sul serio, eh!) vestiti in tutti i modi possibili, portatori sani di genitori urlanti con videocamere incorporate nella spalla; e il nostro povero Don Luciano che cercava di arginare la folla vociante.
Un confronto tra due realtà diametralmente opposte, benché a un paio di chilometri di distanza in linea d'aria.
Anita
Anita gattona già da poco meno di una settimana. E ovviamente inizia a tirar giù la roba da tavolini et similia. Però è un piacere vederla partire a quattro zampe, anche se per adesso ha poca autonomia.
Purtroppo in questi ultimi due giorni è a casa febbricitante e vomitante, e vederla conciata così mi fa star male. Preferirei piantarmi un coltello da macellaio nella coscia pur di non vederla così sofferente.

primi spostamenti indipendenti
Sabato mattina (19 maggio) è arrivato Mattia, secondogenito di Dario e Nadia. 3,850 chili: una bella bestiolina, direi. La notte tra venerdì e sabato Carolina (la sorella del neonato) ha dormito da noi, per consentire a Dario di stare in ospedale a "vegliare" Nadia.
Nota: era la prima volta che Carolina dormiva lontano dai genitori, a quattro anni e mezzo.
da via Vitruvio a via Tertulliano
Sempre sabato, però nel pomeriggio, siamo andati alla comunione di Artur (nostro nipote), che, essendo uno studente del celebre istituto Gonzaga di Milano, l'ha celebrata lì insieme ai suoi compagni di scuola.
Che devo dire? All'esterno dell'istituto uno non persepisce nulla, ma quando è dentro... oddio, quando sei dentro hai la sensazine di essere nella Bocconi dei piccoli, con tutti i bambini (sì, ho detto "bambini") in giacca e cravatta. Uno addirittura aveva il doppio petto blu e quella faccia da bambino antipaaaaaaatico, ma così antipatico...
Beh, comunque comunione in grande stile, con fior di genitori trendy e lampadati e bambini con tonaca bianca superstirata; e ovviamente funzione religiosa molto traditional, tipo college inglese (come me li immagino io, perché non ci sono mai stato). Tipo la scena iniziale de "L'attimo fuggente". Assolutamente vietati fotocamere e flash vari, nel rispetto del silenzio da setta religiosa
E fin qui tutto regolare, senonché il giorno dopo vado a messa nella nostra parrocchia e anche lì si celebravano le comunioni: bambini di tutte le razze (dico sul serio, eh!) vestiti in tutti i modi possibili, portatori sani di genitori urlanti con videocamere incorporate nella spalla; e il nostro povero Don Luciano che cercava di arginare la folla vociante.
Un confronto tra due realtà diametralmente opposte, benché a un paio di chilometri di distanza in linea d'aria.
Anita
Anita gattona già da poco meno di una settimana. E ovviamente inizia a tirar giù la roba da tavolini et similia. Però è un piacere vederla partire a quattro zampe, anche se per adesso ha poca autonomia.
Purtroppo in questi ultimi due giorni è a casa febbricitante e vomitante, e vederla conciata così mi fa star male. Preferirei piantarmi un coltello da macellaio nella coscia pur di non vederla così sofferente.
primi spostamenti indipendenti
14 maggio 2007
10 maggio 2007
Pinocchio e Chris Cornell
Sono notti insonni, queste. E non certo per volontà mia.
Ieri Anita sì è svegliata un'altra volta alle 3 e mezza di notte e non c'era verso di farla addormentare.
E così, nel mio ruolo di padre assolutamente impreparato, ho cominciato a raccontarle la favola di Pinocchio.
E così, con una notevole capacità di improvvisazone (non è che uno riesce a collegare tutti gli avvenimenti in maniera perfetta a quell'ora; soprattutto se l'ultima volta che ha sentito la favola di Pinocchio erano eoni fa) ho dato vita a una favola postmoderna fatta di personaggi più o meno reali (Berlusconi e Prodi hanno preso il posto del gatto e la volpe, tanto per intenderci) e composta da avvenimenti assolutamente unici.
Per esempio: voi vi ricordate com'è che Geppetto finisce nella pancia della balena? Io ho detto che era ad un rave sulla spiaggia ed è caduto in acqua per il troppo alcool (beveva per dispiacere, ovviamente)
E così quando si ritrova con Pinocchio riescono a uscire da lì e tornano sulla spiaggia dove - Anita non si decideva a dormire, quindi ho dovuto allungare - c'era Chris Cornell sul palco che cantava.
E così mi sono messo a cantare Blackhole Sun, che, sempre per il motivo di cui prima, è durata qualcosa tipo otto strofe + una decina di ritornelli.
Alla fine si è addormentata.
O forse ha fatto finta, per pietà nei confronti di suo padre.
Ieri Anita sì è svegliata un'altra volta alle 3 e mezza di notte e non c'era verso di farla addormentare.
E così, nel mio ruolo di padre assolutamente impreparato, ho cominciato a raccontarle la favola di Pinocchio.
E così, con una notevole capacità di improvvisazone (non è che uno riesce a collegare tutti gli avvenimenti in maniera perfetta a quell'ora; soprattutto se l'ultima volta che ha sentito la favola di Pinocchio erano eoni fa) ho dato vita a una favola postmoderna fatta di personaggi più o meno reali (Berlusconi e Prodi hanno preso il posto del gatto e la volpe, tanto per intenderci) e composta da avvenimenti assolutamente unici.
Per esempio: voi vi ricordate com'è che Geppetto finisce nella pancia della balena? Io ho detto che era ad un rave sulla spiaggia ed è caduto in acqua per il troppo alcool (beveva per dispiacere, ovviamente)
E così quando si ritrova con Pinocchio riescono a uscire da lì e tornano sulla spiaggia dove - Anita non si decideva a dormire, quindi ho dovuto allungare - c'era Chris Cornell sul palco che cantava.
E così mi sono messo a cantare Blackhole Sun, che, sempre per il motivo di cui prima, è durata qualcosa tipo otto strofe + una decina di ritornelli.
Alla fine si è addormentata.
O forse ha fatto finta, per pietà nei confronti di suo padre.
07 maggio 2007
Un saluto alla Sicilia!
Nei commenti al post precedente spicca quello di Irene e Lucy, due mie amiche siciliane. E pure sorelle; tra di loro, intendo, non mie sorelle.
Questo post è dunque dedicato a loro e a Oriana, ovviamente, che me le ha fatte conoscere.
Però scrivetemi un vostro indirizzo email, che altrimenti non so come recuperarvi!
Nel frattempo un'altra immagine di Anita.
Lo so: sono monotematico.
E allora?
Questo post è dunque dedicato a loro e a Oriana, ovviamente, che me le ha fatte conoscere.
Però scrivetemi un vostro indirizzo email, che altrimenti non so come recuperarvi!
Nel frattempo un'altra immagine di Anita.
Lo so: sono monotematico.
E allora?

04 maggio 2007
the Fratellis
A mia figlia piacciono i "the Fratellis".
Visto che in casa abbiamo il multilettore (si chiamerà così?) di cd, dopo tutte le menate shanti e le musiche rilassanti (come consigliano i libri di puericultura) c'è il cd dei "the Fratellis".
E come parte la prima canzone lei inizia a dimenarsi e sembra che balli.
Forse anziché Anita dovevamo chiamarla "Henrietta".
Visto che in casa abbiamo il multilettore (si chiamerà così?) di cd, dopo tutte le menate shanti e le musiche rilassanti (come consigliano i libri di puericultura) c'è il cd dei "the Fratellis".
E come parte la prima canzone lei inizia a dimenarsi e sembra che balli.
Forse anziché Anita dovevamo chiamarla "Henrietta".
02 maggio 2007
la prima Olbata della stagione
Rieccoci a Milano, tutti insieme.
Ieri ho riportato a casa Dalia e Anita dopo 10 giorni di mare.
Anita sembrava contentissima di tornare a casa: già dal portone ha iniziato a urlare e fare strani versi di gioia. Noi siamo un po' meno contenti di tornare al nostro tran-tran, ma va bene così.
Ma torniamo ad Anita: è veramente un fiore che sboccia. Impara un sacco di cose e ogni giorno ci sono nuove scoperte. Ieri per esempio l'abbiamo portata per la prima volta ad Olba ed era uno spettacolo; sembrava incantata da tutto quel verde. L'abbiamo messa sul prato ed era bellissimo stare lì a guardarla mentre esplorava, strappava l'erba (e - ovviamente - cercava di mangiarsela). Ma una roba proprio da impazzire dalla felicità.

Un'altra cosa: ieri eravamo a Olba perché abbiamo festeggiato il 42° anniversario di matrimonio dei miei genitori. C'eravamo tutti e la giornata è stata veramente piacevole.
Ogni tanto mi piacerebbe fare - chessò - una settimana tutti insieme; ma poi penso che dopo una settimana magari ci scanneremmo. Vabbè, finché non proviamo non sappiamo.
photo courtesy by Andrea MB
Ieri ho riportato a casa Dalia e Anita dopo 10 giorni di mare.
Anita sembrava contentissima di tornare a casa: già dal portone ha iniziato a urlare e fare strani versi di gioia. Noi siamo un po' meno contenti di tornare al nostro tran-tran, ma va bene così.
Ma torniamo ad Anita: è veramente un fiore che sboccia. Impara un sacco di cose e ogni giorno ci sono nuove scoperte. Ieri per esempio l'abbiamo portata per la prima volta ad Olba ed era uno spettacolo; sembrava incantata da tutto quel verde. L'abbiamo messa sul prato ed era bellissimo stare lì a guardarla mentre esplorava, strappava l'erba (e - ovviamente - cercava di mangiarsela). Ma una roba proprio da impazzire dalla felicità.

Un'altra cosa: ieri eravamo a Olba perché abbiamo festeggiato il 42° anniversario di matrimonio dei miei genitori. C'eravamo tutti e la giornata è stata veramente piacevole.
Ogni tanto mi piacerebbe fare - chessò - una settimana tutti insieme; ma poi penso che dopo una settimana magari ci scanneremmo. Vabbè, finché non proviamo non sappiamo.
photo courtesy by Andrea MB
23 aprile 2007
Quando la moglie è in vacanza
Eccomi qua: a fare il marito-lavoratore con la moglie al mare.
Sì, perché sabato siamo andati in Liguria (passando dall'outlet di Serravalle Scrivia, dove abbiamo speso un po' di soldini) e Dalia si è fermata a Celle con Anita. Io, invece, faccio lo pseudo pendolare, sfruttando il fatto che mercoledì è il 25 aprile. In pratica mi faccio 2 notti a Milano da solo; tutte le altre le passo a Celle, magari svegliandomi alle 6 per venire qua.
A questo proposito vorrei raccontare quello che è successo stamattina.
Sono partito da Celle alle 6,30; il sole non era ancora sorto; in giro non c'era nessuno. Mi sono sistemato in macchina, sono uscito dal cancello, ho pulito un po' i vetri, ho deciso se avevo caldo o freddo, e tutte queste cose; dopodiché mi sono trovato in autostrada e lì ho realizzato: cazzo, un'ora e mezzo da solo in macchina: cosa ascolto? Perché non ci ho pensato prima?
Sì, perché una persona normale accenderebbe la radio o metterebbe su un cd di "musica da tappezzeria" (come la chiamava John Lennon). Io no. Io devo trovare il cd giusto per il momento giusto. Ho frugato in tutta la macchina e non ce n'era neanche uno "da mattina presto": the Killers? Naaahhhh. Soundgarden? Troppo presto. Pearl Jam? Troppo presto. Nirvana unplugged? Troppo pessimista. Arctic Monkeys? Alice in Chains? Queens of the Stone Age? No, no, no.
Magari nel cassetto.. Dire Straits? Ni. Se ci fosse... Magari... Neffa no... Forse... ma quello è... ECCOLO! Ecco cosa ci vuole per un'alba in solitaria in autostrada.

E provate a dire di no.
Sì, perché sabato siamo andati in Liguria (passando dall'outlet di Serravalle Scrivia, dove abbiamo speso un po' di soldini) e Dalia si è fermata a Celle con Anita. Io, invece, faccio lo pseudo pendolare, sfruttando il fatto che mercoledì è il 25 aprile. In pratica mi faccio 2 notti a Milano da solo; tutte le altre le passo a Celle, magari svegliandomi alle 6 per venire qua.
A questo proposito vorrei raccontare quello che è successo stamattina.
Sono partito da Celle alle 6,30; il sole non era ancora sorto; in giro non c'era nessuno. Mi sono sistemato in macchina, sono uscito dal cancello, ho pulito un po' i vetri, ho deciso se avevo caldo o freddo, e tutte queste cose; dopodiché mi sono trovato in autostrada e lì ho realizzato: cazzo, un'ora e mezzo da solo in macchina: cosa ascolto? Perché non ci ho pensato prima?
Sì, perché una persona normale accenderebbe la radio o metterebbe su un cd di "musica da tappezzeria" (come la chiamava John Lennon). Io no. Io devo trovare il cd giusto per il momento giusto. Ho frugato in tutta la macchina e non ce n'era neanche uno "da mattina presto": the Killers? Naaahhhh. Soundgarden? Troppo presto. Pearl Jam? Troppo presto. Nirvana unplugged? Troppo pessimista. Arctic Monkeys? Alice in Chains? Queens of the Stone Age? No, no, no.
Magari nel cassetto.. Dire Straits? Ni. Se ci fosse... Magari... Neffa no... Forse... ma quello è... ECCOLO! Ecco cosa ci vuole per un'alba in solitaria in autostrada.
E provate a dire di no.
20 aprile 2007
Pera e albicocca
Ieri sono passato dall'Esselunga a prendere un paio di cose e, visto che avevamo finito il succo di frutta, ho preso quello all'albicocca, il gusto preferito da Dalia. Quando sono tornato a casa noto che anche lei o aveva comprato, però alla pera, che è il mio gusto preferito.
Ora, che ci crediate o no, io penso che il nostro rapporto funzioni anche per questo: il gusto del succo di frutta non è una cosa importante. Ma il fatto che uno pensi a fare un piccolo piacere all'altro al momento dell'acquisto... beh, per me vuol dire tanto.
Ora, che ci crediate o no, io penso che il nostro rapporto funzioni anche per questo: il gusto del succo di frutta non è una cosa importante. Ma il fatto che uno pensi a fare un piccolo piacere all'altro al momento dell'acquisto... beh, per me vuol dire tanto.
16 aprile 2007
Hey, teacher, leave the kids alone!
Oggi è cominciata la mia nuova carriera di insegnante: insegno art direction all’Istituto Europeo di Design.
I primi dieci minuti sono stati da panico e lingua secca; poi, a poco a poco, mi sono sciolto un po’. Non so ancora bene cosa insegnare a questi ragazzi. O meglio: so cosa insegnarli, ma non so in che ordine; non so se fare il duro o fare l’amicone; se schiavizzarli o essere tollerante. Insomma, un’esperienza totalmente nuova che mi galvanizza e mi terrorizza contemporaneamente.
E comunque fa ridere un sacco sentirsi chiamare “prof”.
I primi dieci minuti sono stati da panico e lingua secca; poi, a poco a poco, mi sono sciolto un po’. Non so ancora bene cosa insegnare a questi ragazzi. O meglio: so cosa insegnarli, ma non so in che ordine; non so se fare il duro o fare l’amicone; se schiavizzarli o essere tollerante. Insomma, un’esperienza totalmente nuova che mi galvanizza e mi terrorizza contemporaneamente.
E comunque fa ridere un sacco sentirsi chiamare “prof”.
10 aprile 2007
dopo Pasqua
Sono passate le vacanze di Pasqua ("vacanze"... oddio: tre giorni!) e si ritorna al lavoro, ma con un altro spirito: le giornate sono belle, la temperatura si fa più piacevole e, soprattutto, sono venuto a lavorare con il mio nuovo motorino!
A parte gli scherzi, era da gennaio che non andavamo a Celle e questo cambio d'aria ci ha fatto proprio bene.
Talmente tanto bene che sto progettando dieci giorni di mare, sfruttando i ponti del 25 aprile e del 1° maggio.
Che poi saranno dieci giorni per Dalia e Anita; per me un po' meno, ma partendo la mattina presto da Celle e rimanendo a Milano solo l'indispensabile per lavorare, una settimana di riffa o di raffa ci esce anche per me.
Comunque, grande respiro e grandi passeggiate: Celle Ligure è veramente una bella e pratica soluzione.
Siamo stati molto bene. Anita, poi, sembrava più sveglia e vivace del solito: ha imparato dalla nonna a fare "cucù-sette" e ha così passato un quarto del viaggio di ritorno a tirarsi su la copertina sul viso, aspettando che Dalia le dicesse "cucù", per poi ovviamente (con tempi assolutamente variabili) tirarla giù e ridere non appena Dalia diceva "sette".
Per fortuna dopo un po' si è addormentata, sennò rischiavamo l'ìisteria collettiva.
A parte gli scherzi, era da gennaio che non andavamo a Celle e questo cambio d'aria ci ha fatto proprio bene.
Talmente tanto bene che sto progettando dieci giorni di mare, sfruttando i ponti del 25 aprile e del 1° maggio.
Che poi saranno dieci giorni per Dalia e Anita; per me un po' meno, ma partendo la mattina presto da Celle e rimanendo a Milano solo l'indispensabile per lavorare, una settimana di riffa o di raffa ci esce anche per me.
Comunque, grande respiro e grandi passeggiate: Celle Ligure è veramente una bella e pratica soluzione.
Siamo stati molto bene. Anita, poi, sembrava più sveglia e vivace del solito: ha imparato dalla nonna a fare "cucù-sette" e ha così passato un quarto del viaggio di ritorno a tirarsi su la copertina sul viso, aspettando che Dalia le dicesse "cucù", per poi ovviamente (con tempi assolutamente variabili) tirarla giù e ridere non appena Dalia diceva "sette".
Per fortuna dopo un po' si è addormentata, sennò rischiavamo l'ìisteria collettiva.
05 aprile 2007
Sempre sul calcio
Il calcio mi piace, come già detto un paio di post fa.
E ne ho avuto la conferma sabato scorso, a Rogoredo, dove ero andato a visionare il motorino.
Mentre tornavo verso casa, ho sentito urla, miniboati e tutti gli altri segnali che indicavano la presenza di una partita in svolgimento nelle vicinanze.
Tanto ho fatto finché non ho trovato il campo e... meraviglia delle meraviglie: un centro sportivo con tre partite in svolgimento contemporaneamente. Bambini dai 6/7 fino ai 13/14 anni, fantastico.
Mi appassiona un sacco vederli giocare. Affondano (soprattutto i più piccini) dentro maglie più grandi di loro di almeno 3 o 4 taglie, corrono dietro alla palla e - soprattutto - si divertono! Si divertono come dei matti. Li vedi che ridono e, quando segnano, esultano come Montella o come altri campioni che vogliono emulare. Penso che siano bellissimi.
E penso che il calcio, almeno, in questo sia uno sport veramente affascinante.
E ne ho avuto la conferma sabato scorso, a Rogoredo, dove ero andato a visionare il motorino.
Mentre tornavo verso casa, ho sentito urla, miniboati e tutti gli altri segnali che indicavano la presenza di una partita in svolgimento nelle vicinanze.
Tanto ho fatto finché non ho trovato il campo e... meraviglia delle meraviglie: un centro sportivo con tre partite in svolgimento contemporaneamente. Bambini dai 6/7 fino ai 13/14 anni, fantastico.
Mi appassiona un sacco vederli giocare. Affondano (soprattutto i più piccini) dentro maglie più grandi di loro di almeno 3 o 4 taglie, corrono dietro alla palla e - soprattutto - si divertono! Si divertono come dei matti. Li vedi che ridono e, quando segnano, esultano come Montella o come altri campioni che vogliono emulare. Penso che siano bellissimi.
E penso che il calcio, almeno, in questo sia uno sport veramente affascinante.
03 aprile 2007
Liberty 125
21 marzo 2007
il senso del calcio
Diciamolo: il "circo calcio" ha rotto i coglioni. Trasmissioni sportive inutili, calciatori miliardari che fanno le vittime, gente che s'ammazza per una partita sono tutte cose che sfuggono alla mia visione del mondo.
Il calcio inteso come sport invece no: per gente come me che fa di tutto per giocare almeno una volta alla settimana, rimane sempre un gioco divertente e appassionante.
Ed è proprio gente come me che si innamora di personaggi anacronistici come Cristiano Lucarelli.
Il calcio inteso come sport invece no: per gente come me che fa di tutto per giocare almeno una volta alla settimana, rimane sempre un gioco divertente e appassionante.
Ed è proprio gente come me che si innamora di personaggi anacronistici come Cristiano Lucarelli.
16 marzo 2007
prima settimana
Sono stanco.
E vabbè, non è una novità.
È passata la prima settimana di lavoro insieme a Steven e cominciano a venire già fuori le differenze tra noi due.
Lui è molto più “ansioso” di me e, di conseguenza, io ai suoi occhi sembro uno che se ne sbatte.
Lui, ovviamente, ai miei occhi invece sembra uno che si fa ottenebrare la mente dall’ansia.
Cerchiamo di accettare le reciproche differenze e se ci riusciamo, potremo compensarci a vicenda.
Ci riusciremo? Non lo so.
Una nota positiva di questa settimana, è che Anita ha ormai imparato a fare "ciao ciao" con la manina (sinistra).
Quindi adesso, quando la mattina esco di casa, Dalia se la porta in braccio e stanno lì a salutarmi, con Anita che fa "ciao ciao" e mi manda i bacini.
Ah, non mi commuovo? Ah no?
E vabbè, non è una novità.
È passata la prima settimana di lavoro insieme a Steven e cominciano a venire già fuori le differenze tra noi due.
Lui è molto più “ansioso” di me e, di conseguenza, io ai suoi occhi sembro uno che se ne sbatte.
Lui, ovviamente, ai miei occhi invece sembra uno che si fa ottenebrare la mente dall’ansia.
Cerchiamo di accettare le reciproche differenze e se ci riusciamo, potremo compensarci a vicenda.
Ci riusciremo? Non lo so.
Una nota positiva di questa settimana, è che Anita ha ormai imparato a fare "ciao ciao" con la manina (sinistra).
Quindi adesso, quando la mattina esco di casa, Dalia se la porta in braccio e stanno lì a salutarmi, con Anita che fa "ciao ciao" e mi manda i bacini.
Ah, non mi commuovo? Ah no?
09 marzo 2007
un saluto
Ultimo post dalla Ogilvy.
Saluto questo posto, che mi ha visto ogni giorno per quasi dieci anni.
Se penso a quando sono arrivato, mi sembrano passate 7 o 8 vite, più o meno.
Vabbè, ma sto straparlando, perché sono ubriaco.
Ciao.
Saluto questo posto, che mi ha visto ogni giorno per quasi dieci anni.
Se penso a quando sono arrivato, mi sembrano passate 7 o 8 vite, più o meno.
Vabbè, ma sto straparlando, perché sono ubriaco.
Ciao.
07 marzo 2007
Aggiornamento
Almeno un aggiornamento, e che diamine!
In effetti è un po' che non scrivo e me ne dispiace.
Mi piace lasciare ricordi in giro, per poi poterli rileggere a distanza di tempo.
D'altronde è un po' con questo spirito che è nato il blog. Questo blog, intendo. Ma anche l'idea del blog in generale. D'altronde (per chi non lo sapesse) deriva da "web log", cioè "diario telematico", quindi...
Ma passiamo a noi:
Anita
Anita cresce un sacco. Ed è simpaticissima. Ci facciamo delle risate galattiche, sia per le facce che fa, sia perché è sempre di buon umore e ride sempre. Siamo proprio fortunati. Unico scotto da pagare: le notti mezze insonni; visto che mangia ancora nel mezzo della notte.
Dalia
Che dire che già non ho detto? Dalia è un amore di donna. Con la bimba è bravissima ed è sempre positiva. Non potevo scegliere una "compagna d'avventura" migliore.
Lavoro
Sono ormai arrivato alla fine della mia avventura in Ogilvy. Tra cinque giorni sarò seduto da un'altra parte. Ovviamente non me ne rendo ancora conto; ma devo dire che l'umore è alto e la voglia di fare è tanta.
Una cosa sconvolgente è il quantitativo di persone che mi dicono "ah, ti sei messo in proprio? allora vediamoci che avrei bisogno di qualcuno che..." ecc. Mi ha telefonato anche gente che non vedevo o sentivo da un'eternità. Ma come diavolo hanno fatto a saperlo? Non è che io sia 'sto mostro di popolarità.
Non andrà tutto in porto, è chiaro: molte cose si fermeranno alla chiacchierata + preventivo. Però li considero degli attestati di stima. D'altronde se mi vengono addirittura a cercare...
Insomma, è un periodo intensissimo. Sono stanco morto, ma le soddisfazioni nel campo affettivo (soprattutto) e lavorativo non mancano. Spero solo di reggere fisicamente.
colonna sonora del giorno "3 libras" - a Perfect Circle
In effetti è un po' che non scrivo e me ne dispiace.
Mi piace lasciare ricordi in giro, per poi poterli rileggere a distanza di tempo.
D'altronde è un po' con questo spirito che è nato il blog. Questo blog, intendo. Ma anche l'idea del blog in generale. D'altronde (per chi non lo sapesse) deriva da "web log", cioè "diario telematico", quindi...
Ma passiamo a noi:
Anita
Anita cresce un sacco. Ed è simpaticissima. Ci facciamo delle risate galattiche, sia per le facce che fa, sia perché è sempre di buon umore e ride sempre. Siamo proprio fortunati. Unico scotto da pagare: le notti mezze insonni; visto che mangia ancora nel mezzo della notte.
Dalia
Che dire che già non ho detto? Dalia è un amore di donna. Con la bimba è bravissima ed è sempre positiva. Non potevo scegliere una "compagna d'avventura" migliore.
Lavoro
Sono ormai arrivato alla fine della mia avventura in Ogilvy. Tra cinque giorni sarò seduto da un'altra parte. Ovviamente non me ne rendo ancora conto; ma devo dire che l'umore è alto e la voglia di fare è tanta.
Una cosa sconvolgente è il quantitativo di persone che mi dicono "ah, ti sei messo in proprio? allora vediamoci che avrei bisogno di qualcuno che..." ecc. Mi ha telefonato anche gente che non vedevo o sentivo da un'eternità. Ma come diavolo hanno fatto a saperlo? Non è che io sia 'sto mostro di popolarità.
Non andrà tutto in porto, è chiaro: molte cose si fermeranno alla chiacchierata + preventivo. Però li considero degli attestati di stima. D'altronde se mi vengono addirittura a cercare...
Insomma, è un periodo intensissimo. Sono stanco morto, ma le soddisfazioni nel campo affettivo (soprattutto) e lavorativo non mancano. Spero solo di reggere fisicamente.
colonna sonora del giorno "3 libras" - a Perfect Circle
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19 febbraio 2007
una domenica tutta per noy
Che titolo orribile. Vabbè.
Ieri ci siamo concessi un po' una giornata di relax. La casa fa un po' schifo, c'è un sacco di roba da lavare e stirare, ma chissenefrega.
E così siamo usciti a pranzo. Sì, perché a cena non riusciamo, quindi abbiamo optato per un brunch domenicale.
Sotto consiglio di una delle amiche di Dalia siamo andati al "noy", locale molto carino (e molto trendy) con un buffet a dir poco ricco (dalle patatine fritte alle ostriche) dove non c'è la solita ressa di tavolini, ma degli ampi spazi con divani, tavoli bassi, ecc.
Inutile dire che siamo stati molto bene.

Poi abbiamo fatto un salto a trovare Michele in ufficio e poi a casa, dove sono stato assalito dai sensi di colpa, soprattutto vedendo la casa in quello stato, allora mi sono messo a fare il filippino e ho lavato tutto finché non ha fatto proprio buio che non si vedeva più nulla.
Comunque è stata una bella giornata. Qualsiasi giornata riesco a passare in compagnia di mia figlia è una bella giornata, anche se ho un sacco di roba da fare.
Ieri ci siamo concessi un po' una giornata di relax. La casa fa un po' schifo, c'è un sacco di roba da lavare e stirare, ma chissenefrega.
E così siamo usciti a pranzo. Sì, perché a cena non riusciamo, quindi abbiamo optato per un brunch domenicale.
Sotto consiglio di una delle amiche di Dalia siamo andati al "noy", locale molto carino (e molto trendy) con un buffet a dir poco ricco (dalle patatine fritte alle ostriche) dove non c'è la solita ressa di tavolini, ma degli ampi spazi con divani, tavoli bassi, ecc.
Inutile dire che siamo stati molto bene.
Poi abbiamo fatto un salto a trovare Michele in ufficio e poi a casa, dove sono stato assalito dai sensi di colpa, soprattutto vedendo la casa in quello stato, allora mi sono messo a fare il filippino e ho lavato tutto finché non ha fatto proprio buio che non si vedeva più nulla.
Comunque è stata una bella giornata. Qualsiasi giornata riesco a passare in compagnia di mia figlia è una bella giornata, anche se ho un sacco di roba da fare.
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