Diciamolo: il "circo calcio" ha rotto i coglioni. Trasmissioni sportive inutili, calciatori miliardari che fanno le vittime, gente che s'ammazza per una partita sono tutte cose che sfuggono alla mia visione del mondo.
Il calcio inteso come sport invece no: per gente come me che fa di tutto per giocare almeno una volta alla settimana, rimane sempre un gioco divertente e appassionante.
Ed è proprio gente come me che si innamora di personaggi anacronistici come Cristiano Lucarelli.
21 marzo 2007
16 marzo 2007
prima settimana
Sono stanco.
E vabbè, non è una novità.
È passata la prima settimana di lavoro insieme a Steven e cominciano a venire già fuori le differenze tra noi due.
Lui è molto più “ansioso” di me e, di conseguenza, io ai suoi occhi sembro uno che se ne sbatte.
Lui, ovviamente, ai miei occhi invece sembra uno che si fa ottenebrare la mente dall’ansia.
Cerchiamo di accettare le reciproche differenze e se ci riusciamo, potremo compensarci a vicenda.
Ci riusciremo? Non lo so.
Una nota positiva di questa settimana, è che Anita ha ormai imparato a fare "ciao ciao" con la manina (sinistra).
Quindi adesso, quando la mattina esco di casa, Dalia se la porta in braccio e stanno lì a salutarmi, con Anita che fa "ciao ciao" e mi manda i bacini.
Ah, non mi commuovo? Ah no?
E vabbè, non è una novità.
È passata la prima settimana di lavoro insieme a Steven e cominciano a venire già fuori le differenze tra noi due.
Lui è molto più “ansioso” di me e, di conseguenza, io ai suoi occhi sembro uno che se ne sbatte.
Lui, ovviamente, ai miei occhi invece sembra uno che si fa ottenebrare la mente dall’ansia.
Cerchiamo di accettare le reciproche differenze e se ci riusciamo, potremo compensarci a vicenda.
Ci riusciremo? Non lo so.
Una nota positiva di questa settimana, è che Anita ha ormai imparato a fare "ciao ciao" con la manina (sinistra).
Quindi adesso, quando la mattina esco di casa, Dalia se la porta in braccio e stanno lì a salutarmi, con Anita che fa "ciao ciao" e mi manda i bacini.
Ah, non mi commuovo? Ah no?
09 marzo 2007
un saluto
Ultimo post dalla Ogilvy.
Saluto questo posto, che mi ha visto ogni giorno per quasi dieci anni.
Se penso a quando sono arrivato, mi sembrano passate 7 o 8 vite, più o meno.
Vabbè, ma sto straparlando, perché sono ubriaco.
Ciao.
Saluto questo posto, che mi ha visto ogni giorno per quasi dieci anni.
Se penso a quando sono arrivato, mi sembrano passate 7 o 8 vite, più o meno.
Vabbè, ma sto straparlando, perché sono ubriaco.
Ciao.
07 marzo 2007
Aggiornamento
Almeno un aggiornamento, e che diamine!
In effetti è un po' che non scrivo e me ne dispiace.
Mi piace lasciare ricordi in giro, per poi poterli rileggere a distanza di tempo.
D'altronde è un po' con questo spirito che è nato il blog. Questo blog, intendo. Ma anche l'idea del blog in generale. D'altronde (per chi non lo sapesse) deriva da "web log", cioè "diario telematico", quindi...
Ma passiamo a noi:
Anita
Anita cresce un sacco. Ed è simpaticissima. Ci facciamo delle risate galattiche, sia per le facce che fa, sia perché è sempre di buon umore e ride sempre. Siamo proprio fortunati. Unico scotto da pagare: le notti mezze insonni; visto che mangia ancora nel mezzo della notte.
Dalia
Che dire che già non ho detto? Dalia è un amore di donna. Con la bimba è bravissima ed è sempre positiva. Non potevo scegliere una "compagna d'avventura" migliore.
Lavoro
Sono ormai arrivato alla fine della mia avventura in Ogilvy. Tra cinque giorni sarò seduto da un'altra parte. Ovviamente non me ne rendo ancora conto; ma devo dire che l'umore è alto e la voglia di fare è tanta.
Una cosa sconvolgente è il quantitativo di persone che mi dicono "ah, ti sei messo in proprio? allora vediamoci che avrei bisogno di qualcuno che..." ecc. Mi ha telefonato anche gente che non vedevo o sentivo da un'eternità. Ma come diavolo hanno fatto a saperlo? Non è che io sia 'sto mostro di popolarità.
Non andrà tutto in porto, è chiaro: molte cose si fermeranno alla chiacchierata + preventivo. Però li considero degli attestati di stima. D'altronde se mi vengono addirittura a cercare...
Insomma, è un periodo intensissimo. Sono stanco morto, ma le soddisfazioni nel campo affettivo (soprattutto) e lavorativo non mancano. Spero solo di reggere fisicamente.
colonna sonora del giorno "3 libras" - a Perfect Circle
In effetti è un po' che non scrivo e me ne dispiace.
Mi piace lasciare ricordi in giro, per poi poterli rileggere a distanza di tempo.
D'altronde è un po' con questo spirito che è nato il blog. Questo blog, intendo. Ma anche l'idea del blog in generale. D'altronde (per chi non lo sapesse) deriva da "web log", cioè "diario telematico", quindi...
Ma passiamo a noi:
Anita
Anita cresce un sacco. Ed è simpaticissima. Ci facciamo delle risate galattiche, sia per le facce che fa, sia perché è sempre di buon umore e ride sempre. Siamo proprio fortunati. Unico scotto da pagare: le notti mezze insonni; visto che mangia ancora nel mezzo della notte.
Dalia
Che dire che già non ho detto? Dalia è un amore di donna. Con la bimba è bravissima ed è sempre positiva. Non potevo scegliere una "compagna d'avventura" migliore.
Lavoro
Sono ormai arrivato alla fine della mia avventura in Ogilvy. Tra cinque giorni sarò seduto da un'altra parte. Ovviamente non me ne rendo ancora conto; ma devo dire che l'umore è alto e la voglia di fare è tanta.
Una cosa sconvolgente è il quantitativo di persone che mi dicono "ah, ti sei messo in proprio? allora vediamoci che avrei bisogno di qualcuno che..." ecc. Mi ha telefonato anche gente che non vedevo o sentivo da un'eternità. Ma come diavolo hanno fatto a saperlo? Non è che io sia 'sto mostro di popolarità.
Non andrà tutto in porto, è chiaro: molte cose si fermeranno alla chiacchierata + preventivo. Però li considero degli attestati di stima. D'altronde se mi vengono addirittura a cercare...
Insomma, è un periodo intensissimo. Sono stanco morto, ma le soddisfazioni nel campo affettivo (soprattutto) e lavorativo non mancano. Spero solo di reggere fisicamente.
colonna sonora del giorno "3 libras" - a Perfect Circle
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19 febbraio 2007
una domenica tutta per noy
Che titolo orribile. Vabbè.
Ieri ci siamo concessi un po' una giornata di relax. La casa fa un po' schifo, c'è un sacco di roba da lavare e stirare, ma chissenefrega.
E così siamo usciti a pranzo. Sì, perché a cena non riusciamo, quindi abbiamo optato per un brunch domenicale.
Sotto consiglio di una delle amiche di Dalia siamo andati al "noy", locale molto carino (e molto trendy) con un buffet a dir poco ricco (dalle patatine fritte alle ostriche) dove non c'è la solita ressa di tavolini, ma degli ampi spazi con divani, tavoli bassi, ecc.
Inutile dire che siamo stati molto bene.

Poi abbiamo fatto un salto a trovare Michele in ufficio e poi a casa, dove sono stato assalito dai sensi di colpa, soprattutto vedendo la casa in quello stato, allora mi sono messo a fare il filippino e ho lavato tutto finché non ha fatto proprio buio che non si vedeva più nulla.
Comunque è stata una bella giornata. Qualsiasi giornata riesco a passare in compagnia di mia figlia è una bella giornata, anche se ho un sacco di roba da fare.
Ieri ci siamo concessi un po' una giornata di relax. La casa fa un po' schifo, c'è un sacco di roba da lavare e stirare, ma chissenefrega.
E così siamo usciti a pranzo. Sì, perché a cena non riusciamo, quindi abbiamo optato per un brunch domenicale.
Sotto consiglio di una delle amiche di Dalia siamo andati al "noy", locale molto carino (e molto trendy) con un buffet a dir poco ricco (dalle patatine fritte alle ostriche) dove non c'è la solita ressa di tavolini, ma degli ampi spazi con divani, tavoli bassi, ecc.
Inutile dire che siamo stati molto bene.
Poi abbiamo fatto un salto a trovare Michele in ufficio e poi a casa, dove sono stato assalito dai sensi di colpa, soprattutto vedendo la casa in quello stato, allora mi sono messo a fare il filippino e ho lavato tutto finché non ha fatto proprio buio che non si vedeva più nulla.
Comunque è stata una bella giornata. Qualsiasi giornata riesco a passare in compagnia di mia figlia è una bella giornata, anche se ho un sacco di roba da fare.
14 febbraio 2007
Buon viaggio, Luca!
Ieri sera è venuto Luca a cena a casa nostra. Sta facendo il giro di saluti di tutti gli amici, perché lunedì prossimo lui e Alessio partono e vanno a vivere a Barcellona.
Ovviamente, dopo che se n'è andato, sono partite un po' di riflessioni personali, del tipo:
1 - cazzarola, io pensavo di trasferirmi a Barcellona (e avevo fatto pure dei colloqui in varie agenzie di pubblicità) nel febbraio del 1999. No, dico: 1999. Ero avantissimo; e lo dico con pochissima modestia.
A parte gli scherzi: si capiva già da allora che questa città incarnava il progresso a misura d'uomo. E ne ho avuto conferma da Luca: mi ha detto di alcune novità (io non ci vado dal 2002, mi sembra) che favoriscono decisamente le persone a scapito di macchine, traffico, ecc.
Per non parlare della situazione a livello di istituzioni statali, che... vabbè... non c'è neanche bisogno di dirlo.

2 - come diceva John Lennon "life is what happens while you are making other plans". Quanto tempo passiamo a sperare, sognare, desiderare e quanto poco ad agire? Certo: non è che bisogna essere degli irresponsabili. Bisogna fare le cose con un certo criterio. Ma se questa vita ci sta stretta, perché dobbiamo farcela andare bene lo stesso?
Sono anche questi pensieri che mi hanno portato a licenziarmi. Il mio è un progetto a lungo termine: questo è solo il primo passo. Magari rimarrà l'unico. Ma "ci sto provando, Ringo, ci sto provando".
A chiusura di tutto, non dimentichiamoci il motivo principale di questo post: perderò un amico (che peraltro non vedevo neanche così spesso) ma sono molto felice per lui.
Buon viaggio, Luca!
In bocca al lupo.
Ovviamente, dopo che se n'è andato, sono partite un po' di riflessioni personali, del tipo:
1 - cazzarola, io pensavo di trasferirmi a Barcellona (e avevo fatto pure dei colloqui in varie agenzie di pubblicità) nel febbraio del 1999. No, dico: 1999. Ero avantissimo; e lo dico con pochissima modestia.
A parte gli scherzi: si capiva già da allora che questa città incarnava il progresso a misura d'uomo. E ne ho avuto conferma da Luca: mi ha detto di alcune novità (io non ci vado dal 2002, mi sembra) che favoriscono decisamente le persone a scapito di macchine, traffico, ecc.
Per non parlare della situazione a livello di istituzioni statali, che... vabbè... non c'è neanche bisogno di dirlo.
2 - come diceva John Lennon "life is what happens while you are making other plans". Quanto tempo passiamo a sperare, sognare, desiderare e quanto poco ad agire? Certo: non è che bisogna essere degli irresponsabili. Bisogna fare le cose con un certo criterio. Ma se questa vita ci sta stretta, perché dobbiamo farcela andare bene lo stesso?
Sono anche questi pensieri che mi hanno portato a licenziarmi. Il mio è un progetto a lungo termine: questo è solo il primo passo. Magari rimarrà l'unico. Ma "ci sto provando, Ringo, ci sto provando".
A chiusura di tutto, non dimentichiamoci il motivo principale di questo post: perderò un amico (che peraltro non vedevo neanche così spesso) ma sono molto felice per lui.
Buon viaggio, Luca!
In bocca al lupo.
12 febbraio 2007
Pappa
Ieri Anita ha fatto la sua prima pappa.
Sembrava dovesse partire per militare, da quanto abbiamo armeggiato per fargliela fare: lava i piatti di plastica, prepara il brodo, monta il seggiolone, compra i cucchiani di plastica, ecc.
Lei, per fortuna, non si è accorta di nulla: ha mangiato la sua pappa (poca per la verità) senza troppi indugi e senza fare scenate o altro. Sembrava una cosa naturale.
Peccato che un'ora dopo avesse fatto una dose inquietante di cacca all'aroma di crema di riso ed avesse ancora fame. Vabbè.
Sembrava dovesse partire per militare, da quanto abbiamo armeggiato per fargliela fare: lava i piatti di plastica, prepara il brodo, monta il seggiolone, compra i cucchiani di plastica, ecc.
Lei, per fortuna, non si è accorta di nulla: ha mangiato la sua pappa (poca per la verità) senza troppi indugi e senza fare scenate o altro. Sembrava una cosa naturale.
Peccato che un'ora dopo avesse fatto una dose inquietante di cacca all'aroma di crema di riso ed avesse ancora fame. Vabbè.
09 febbraio 2007
Lettera
Milano, 9 febbraio 2007
I 9 anni trascorsi presso la Vostra azienda sono stati anni, per me, di proficua collaborazione, durante i quali sono cresciuto sia del punto di vista professionale che dal punto di vista personale.
Ho partecipato a progetti di importanza internazionale e le mie competenze sono arrivate ad un livello manageriale. È giunto per me il momento di provare a mettermi in proprio e rassegno, quindi, le mie dimissioni a partire da oggi, 9 febbraio 2007.
Certo che il mio contributo sia stato da Voi apprezzato e di valore aggiunto per l’azienda, resto a disposizione per permettere un adeguato passaggio di consegne, al mio successore, rispettando i termini previsti dal contratto di lavoro sottoscritto.
Saluto e ringrazio tutti.
Filippo Marrè Brunenghi.
I 9 anni trascorsi presso la Vostra azienda sono stati anni, per me, di proficua collaborazione, durante i quali sono cresciuto sia del punto di vista professionale che dal punto di vista personale.
Ho partecipato a progetti di importanza internazionale e le mie competenze sono arrivate ad un livello manageriale. È giunto per me il momento di provare a mettermi in proprio e rassegno, quindi, le mie dimissioni a partire da oggi, 9 febbraio 2007.
Certo che il mio contributo sia stato da Voi apprezzato e di valore aggiunto per l’azienda, resto a disposizione per permettere un adeguato passaggio di consegne, al mio successore, rispettando i termini previsti dal contratto di lavoro sottoscritto.
Saluto e ringrazio tutti.
Filippo Marrè Brunenghi.
08 febbraio 2007
ci siamo
Oggi o, più probabilmente, domani mi licenzierò.
Mi lancio nel pericoloso mondo del mettersi in proprio.
Mi ha chiamato Steven da Vicenza, ché il cliente ha firmato il contratto.
Ci sarà una marea di lavoro da fare, ma non mi spaventa lavorare tanto.
Adesso devo vedere tempi e modalità.
Mi lancio nel pericoloso mondo del mettersi in proprio.
Mi ha chiamato Steven da Vicenza, ché il cliente ha firmato il contratto.
Ci sarà una marea di lavoro da fare, ma non mi spaventa lavorare tanto.
Adesso devo vedere tempi e modalità.
06 febbraio 2007
Bologna
L'altro eri siamo stati a Bologna, al matrimonio di Monica (cugina di Dalia) e Marc (un ragazzo francese che è il sosia pelato di Bob Geldof). Nel complesso è stata una giornata divertente. Giusto alcune osservazioni, a margine:
1 - i francesi si vestono malissimo.
2 - Anita è stata veramente brava: niente scene, pianti, isterismi,
nonostante la folla vociante e una serie di zie/cugine che le si
appiccicavano e non la mollavano più.
3 - il mio nuovo ruolo di padre, mi costringe alle passeggiate nelle sale attigue, mentre la gente mangia, giusto perché la bimba si rompe a stare sempre seduta. Passeggiate che, ammettiamolo, mi procurano anche una bella dose di piacere e mi fanno sentire molto papà.
Incoveniente: gli altri papà. La maggior parte sono noiosissimi e hanno un atteggiamento (Anita era la più piccola di tutti) da padri ormai navigati, lasciandosi andare a frasi tipo "eh, caro mio, poi vedrai.." e cose di questo tipo.
A parte il fatto che non sono caro tuo, vedrò cosa?
Perché non ti godi tua/o figlia/o anziché voler dimostrare a me che sei un superpapà?
Ma soprattutto: e se divento anch'io così?
02 febbraio 2007
Pensieri sparsi
Il lavoro, in questo periodo, mi sta uccidendo.
In questo momento (venerdì sera, ore 19:04) ho ancora un sacco di robe da fare, ma sono stanchissimo. Sto cercando di capire se mollare tutto e andare a casa (e ritrovarmi un inizio settimana da brivido) o se rimanere a finire e arrivare a casa tardi (sarebbe la terza volta negli ultimi 3 giorni). Ma è vita, questa?, ci si può domandare.
Purtroppo sì, anche perché, di mia indole, non riesco a fare i lavori "alla cazzo" e mollare tutto alle 18,00. Non ce la faccio.
Quindi vado avanti così: finché una cosa non mi soddisfa, continuo a lavorarci.
Dalia ha ricominciato a lavorare. Fà qualche freelance da casa, anche se sarebbe troppo presto, secondo sia lei che me. Però, dice, se non tiene i contatti, dopo sarà più difficile riprendere.
Anita sta che è una meraviglia. Ride sempre e, quando mi vede, mi fa un sacco di feste: inizia a fare gridolini di gioia e agita le braccia e le gambe. Chi non ci è passato non può sapere che gioia sia. Al limite del sopportabile, giuro. Anche adesso che ne scrivo, mi viene da piangere da quanto mi fa felice.
Per la cronaca: domenica compie 6 mesi.

L'alternativa lavorativa prosegue. All'appello manca ancora una firma. Una cazzo di singola firma. Se riusciamo ad avere quella (settimana prossima?), posso licenziarmi. E - novità del giorno - ho solo 30 giorni di preavviso. Insomma: è tutto dietro l'angolo. Bisogna solo girarlo. Ma purtroppo non dipende solo da me o da Steven.
In questo momento (venerdì sera, ore 19:04) ho ancora un sacco di robe da fare, ma sono stanchissimo. Sto cercando di capire se mollare tutto e andare a casa (e ritrovarmi un inizio settimana da brivido) o se rimanere a finire e arrivare a casa tardi (sarebbe la terza volta negli ultimi 3 giorni). Ma è vita, questa?, ci si può domandare.
Purtroppo sì, anche perché, di mia indole, non riesco a fare i lavori "alla cazzo" e mollare tutto alle 18,00. Non ce la faccio.
Quindi vado avanti così: finché una cosa non mi soddisfa, continuo a lavorarci.
Dalia ha ricominciato a lavorare. Fà qualche freelance da casa, anche se sarebbe troppo presto, secondo sia lei che me. Però, dice, se non tiene i contatti, dopo sarà più difficile riprendere.
Anita sta che è una meraviglia. Ride sempre e, quando mi vede, mi fa un sacco di feste: inizia a fare gridolini di gioia e agita le braccia e le gambe. Chi non ci è passato non può sapere che gioia sia. Al limite del sopportabile, giuro. Anche adesso che ne scrivo, mi viene da piangere da quanto mi fa felice.
Per la cronaca: domenica compie 6 mesi.

L'alternativa lavorativa prosegue. All'appello manca ancora una firma. Una cazzo di singola firma. Se riusciamo ad avere quella (settimana prossima?), posso licenziarmi. E - novità del giorno - ho solo 30 giorni di preavviso. Insomma: è tutto dietro l'angolo. Bisogna solo girarlo. Ma purtroppo non dipende solo da me o da Steven.
30 gennaio 2007
botte da orbi
Ieri sera. La scena è la seguente: sono fermo ad un semaforo; di fianco a me un motorino guidato da un tamarro (che chiameremo Scooter1).
Scatta il verde. Io parto, il motorino sta partendo, ma tra me e Scooter1 sfreccia a razzo uno scooter (che chiamaremo Scooter2) che arrivava in corsa e quindi ci "brucia" la partenza, facendo però un pelo mostruoso a Scooter1.
Da lì al semaforo successivo, il tamarro raggiunge in tutta fretta Scooter2 e inizia ad insultarlo a gesti. Vedo che l'altro gli risponde. Vanno avant a gesticolare fino al semoforo, che è rosso.
Al che scendono tutti e due, cavallettando i rispettivi bolidi. Il tamarro si leva in tutta fratta il casco, lo sbatte per terra e inizia a spintonare Scooter2, che, anziché cercare di placare la situazione (era in torto marcio), inizia a spintonare anche lui.
E da lì in un nanosecondo sono passati alle mani, suonandosele di santa ragione.
Tutto questo per dire che cosa?
1 - che la gente a Milano guida veramente male. In special modo gli scooteristi.
2 - rimango sempre allibito di fronte a queste scene. Che significato ha picchiarsi per la strada per un incidente che non c'è neanche stato? C'è bisogno di venire alle mani? La nostra società sta regredendo a tal punto che l'uso delle parole non basta più?
Scatta il verde. Io parto, il motorino sta partendo, ma tra me e Scooter1 sfreccia a razzo uno scooter (che chiamaremo Scooter2) che arrivava in corsa e quindi ci "brucia" la partenza, facendo però un pelo mostruoso a Scooter1.
Da lì al semaforo successivo, il tamarro raggiunge in tutta fretta Scooter2 e inizia ad insultarlo a gesti. Vedo che l'altro gli risponde. Vanno avant a gesticolare fino al semoforo, che è rosso.
Al che scendono tutti e due, cavallettando i rispettivi bolidi. Il tamarro si leva in tutta fratta il casco, lo sbatte per terra e inizia a spintonare Scooter2, che, anziché cercare di placare la situazione (era in torto marcio), inizia a spintonare anche lui.
E da lì in un nanosecondo sono passati alle mani, suonandosele di santa ragione.
Tutto questo per dire che cosa?
1 - che la gente a Milano guida veramente male. In special modo gli scooteristi.
2 - rimango sempre allibito di fronte a queste scene. Che significato ha picchiarsi per la strada per un incidente che non c'è neanche stato? C'è bisogno di venire alle mani? La nostra società sta regredendo a tal punto che l'uso delle parole non basta più?
24 gennaio 2007
un po' di scaramanzia
Un po' di scaramanzia non guasta.
Ma mi sa che stavolta forZe - forZe! - ci siamo.
Ma mi sa che stavolta forZe - forZe! - ci siamo.
23 gennaio 2007
domenica mattina
(sottotitolo: mi hanno detto di metterla sul blog, quindi lo faccio)
domenica mattina, arriva Dalia in cucina e vede che ho preparato:
- il pane
- il primo per il pranzo
- l'insalata per il pranzo
- il contorno per la sera
- una torta salata per lunedì (in modo che Dalia non debba cucinare)
Dalia mi ha guarda e mi dice: "posso risposarti?"
e io: "mi spiace, sono già impegnato".
domenica mattina, arriva Dalia in cucina e vede che ho preparato:
- il pane
- il primo per il pranzo
- l'insalata per il pranzo
- il contorno per la sera
- una torta salata per lunedì (in modo che Dalia non debba cucinare)
Dalia mi ha guarda e mi dice: "posso risposarti?"
e io: "mi spiace, sono già impegnato".
22 gennaio 2007
clerks II
Avete mai visto un "sequel" che non rovina il ricordo del film originale?
io sì: è Clerks 2; pellicola dell'ormai famoso Kevin Smith che però (oltre al primo "clerks", ovviamente) non ha mai mantenuto le aspettative.
Questo fim, invece, è davvero esilarante, dissacrante, volgare, razzista... insomma: da spanciarsi dalle risate.
Solite (dis)avventure degli "ormai amici" (come li ha giustamente definiti Ale) Dante e Randall, alle prese con un fast food, un collega imbranatissimo (l'attore che lo interpreta merita l'Oscar, da quanto è imbranato), i soliti due spacciatori (Jay & Silent Bob), ex-compagni di scuola e avventori vari.

Avviso ai maschietti: questo film ha una controindicazione.
Terminata la visione sarete perdutamente innamorati di Rosario Dawson che, nonostante il nome, è una donna.
E che donna!
io sì: è Clerks 2; pellicola dell'ormai famoso Kevin Smith che però (oltre al primo "clerks", ovviamente) non ha mai mantenuto le aspettative.
Questo fim, invece, è davvero esilarante, dissacrante, volgare, razzista... insomma: da spanciarsi dalle risate.
Solite (dis)avventure degli "ormai amici" (come li ha giustamente definiti Ale) Dante e Randall, alle prese con un fast food, un collega imbranatissimo (l'attore che lo interpreta merita l'Oscar, da quanto è imbranato), i soliti due spacciatori (Jay & Silent Bob), ex-compagni di scuola e avventori vari.
Avviso ai maschietti: questo film ha una controindicazione.
Terminata la visione sarete perdutamente innamorati di Rosario Dawson che, nonostante il nome, è una donna.
E che donna!
19 gennaio 2007
presunzione
ve l'ho detto che sono intelligente?
Nel caso qualcuno ancora non lo sapesse io sono molto intelligente.
Intendiamoci: non sono Einstein. Ma sicuramente sono più intelligente della media.
Presunzione? Può darsi.
Ma a confermare la mia tesi ci sono ogni giorno tantisssssssime persone che fanno di tutto per confermarmelo.
Io lavoro in un'agenzia di pubblicità, nella città cosidetta "più europea d'Italia", che è Milano.
Insomma: ci sono tutte le prerogative per pensare che lavoro in un ambiente vivace, insieme a gente culturalmente e mentalmente ricettiva.
E allora come mai la stragrande maggioranza dei discorsi che sento fare sono di una banalità sconcertante?
Perché la gente arriva e mi dice "a te che piace la musica, questo ti piace di sicuro" e mi mostra l'ultimo cd di Ben Harpoer come se fosse una assoluta novità, mentre io Ben Harper lo ascoltavo dieci anni fa?
Perché i miei colleghi si divertono ancora come matti a recitare a memoria tutti i pezzi di "Frankenstein junior", cosa che io facevo 15 anni fa (se non di più)?
Perché so già quello che la gente sta per dirmi, quando vuole convincermi a fare qualcosa (o a non farla)?
Perché i miei colleghi (persone che dovrebbero essere curiose, brillanti, geniali) fanno discorsi da 3° media, utilizzando frasi fatte come la peggio casalinga ignorante?
Ripeto: non penso di essere Einstein, ma ogni tanto mi assale lo sconforto.
Is there anybody out there?
Nel caso qualcuno ancora non lo sapesse io sono molto intelligente.
Intendiamoci: non sono Einstein. Ma sicuramente sono più intelligente della media.
Presunzione? Può darsi.
Ma a confermare la mia tesi ci sono ogni giorno tantisssssssime persone che fanno di tutto per confermarmelo.
Io lavoro in un'agenzia di pubblicità, nella città cosidetta "più europea d'Italia", che è Milano.
Insomma: ci sono tutte le prerogative per pensare che lavoro in un ambiente vivace, insieme a gente culturalmente e mentalmente ricettiva.
E allora come mai la stragrande maggioranza dei discorsi che sento fare sono di una banalità sconcertante?
Perché la gente arriva e mi dice "a te che piace la musica, questo ti piace di sicuro" e mi mostra l'ultimo cd di Ben Harpoer come se fosse una assoluta novità, mentre io Ben Harper lo ascoltavo dieci anni fa?
Perché i miei colleghi si divertono ancora come matti a recitare a memoria tutti i pezzi di "Frankenstein junior", cosa che io facevo 15 anni fa (se non di più)?
Perché so già quello che la gente sta per dirmi, quando vuole convincermi a fare qualcosa (o a non farla)?
Perché i miei colleghi (persone che dovrebbero essere curiose, brillanti, geniali) fanno discorsi da 3° media, utilizzando frasi fatte come la peggio casalinga ignorante?
Ripeto: non penso di essere Einstein, ma ogni tanto mi assale lo sconforto.
Is there anybody out there?
18 gennaio 2007
Notti in piedi
Per anni ho sofferto di insonnia, chi mi conosce da un po' di anni lo sa.
Non so quali fossero le cause; probabilmente ansie ed affini.
Le stesse cose (presumo) che mi hanno fatto perdere un discreto quantitativo di capelli.
No, per la ciccia, mi sono applicato molto io, non ci sono concause, non vi preoccupate.

Vabbè, tutto questo per dire cosa? che è da un po' di anni che non soffro di insonnia.
Però le notti hanno preso comunque una piega decisamente... originale.
Come la notte scorsa: perché uno dovrebbe dormire otto ore filate? che bisogno c'è? chi l'ha detto che fa bene?
Le 5,30 vi sembra un'ora in cui dormire? Ma siete matti?
È così bello passeggiare per casa, mentre tutta la città dorme.
Tranne tua figlia. Che continua a giocare con il tuo braccialetto e, nonostante tu abbia esaurito tutte le strofe di tutte le ninnananne che conosci, non accenna nemmeno a chiudere mezzo occhio.
Non so quali fossero le cause; probabilmente ansie ed affini.
Le stesse cose (presumo) che mi hanno fatto perdere un discreto quantitativo di capelli.
No, per la ciccia, mi sono applicato molto io, non ci sono concause, non vi preoccupate.
Vabbè, tutto questo per dire cosa? che è da un po' di anni che non soffro di insonnia.
Però le notti hanno preso comunque una piega decisamente... originale.
Come la notte scorsa: perché uno dovrebbe dormire otto ore filate? che bisogno c'è? chi l'ha detto che fa bene?
Le 5,30 vi sembra un'ora in cui dormire? Ma siete matti?
È così bello passeggiare per casa, mentre tutta la città dorme.
Tranne tua figlia. Che continua a giocare con il tuo braccialetto e, nonostante tu abbia esaurito tutte le strofe di tutte le ninnananne che conosci, non accenna nemmeno a chiudere mezzo occhio.
15 gennaio 2007
novantadue
Del peso non me n'è mai importato nulla. L'importante è essere in forma, essere in salute.
Gli addominali scolpiti? Non ce li ho, ma per me non è un problema.
L'aspetto fisico? Lo cura chi non ha una personalità, chi fa dell'apparire una questione più importante dell'essere.
Abbasso il look, viva la personalità, l'intelligenza, lo star bene fisicamente.

Ma allora perché stamattina sono rimasto folgorato dalla scritta novantaduepuntozerozero?
Gli addominali scolpiti? Non ce li ho, ma per me non è un problema.
L'aspetto fisico? Lo cura chi non ha una personalità, chi fa dell'apparire una questione più importante dell'essere.
Abbasso il look, viva la personalità, l'intelligenza, lo star bene fisicamente.
Ma allora perché stamattina sono rimasto folgorato dalla scritta novantaduepuntozerozero?
13 gennaio 2007
sabato pomeriggio in centro
Oggi abbiamo dedicato la giornata ad alcuni acquisti obbligati, lanciando ogni tanto un'occhiata ai saldi, nella speranza di trovare qualcosa di carino ad un prezzo abbordabile. Così io, Dalia e Anita, imbaccuccati fino all’osso, siamo andati in centro per le nostre compere, con il nostro itinerario già ben delineato.
Ed ho scoperto che il bagno di folla in generale non fa più per me. Innanzitutto perché ho una bambina (con il passeggino non passi, la gente ti scontra, ecc.), secondo perché forse non ho più l’età (TUTTE le commesse mi hanno dato del lei) e terzo perché intanto io nei negozi non ci trovo più niente.
Sì, perché gli abiti per me non esistono più. Se vado da Stefanel, Sisley ed altri negozi che ero solito girare, ormai ci trovo solo o roba da finocchi o roba da truzzi. Senza contare il fatto che, anche se rientrassi in una delle due categorie, comunque, non c’ho più il fisico per entrare in ‘sti maglioncini attillati che vanno tanto di moda. Mi si vede il buzzo prominente.

E comunque la cosa che mi ha più sconvolto, nell'arco della giornata, è un’altra: andando in giro con una bimba di 5 mesi non si riesce a fare 10 metri senza che ci sia qualcuno che “com’è carina” “come si chiama?” “ma che bella” “ma com’è brava”. Pieno pieno pieno di gente: giovani, meno giovani, anziani (la maggioranza), svitati (uno è già la seconda volta che lo incontriamo; Dalia ha iniziato ad accelerare il passo e impugnava i manici del passeggino con una forza che pensavo volesse polverizzarli). Anche le persone con cui ero in coda alla cassa e che mi hanno guardato male fino a un secondo prima, come è arrivata Dalia con il passeggino, improvvisamente si sono sciolte: “oh ma com’è carina” “ma quanti mesi ha?” “ma sembra proprio una bambola”. Pazzesco.
Ed ho scoperto che il bagno di folla in generale non fa più per me. Innanzitutto perché ho una bambina (con il passeggino non passi, la gente ti scontra, ecc.), secondo perché forse non ho più l’età (TUTTE le commesse mi hanno dato del lei) e terzo perché intanto io nei negozi non ci trovo più niente.
Sì, perché gli abiti per me non esistono più. Se vado da Stefanel, Sisley ed altri negozi che ero solito girare, ormai ci trovo solo o roba da finocchi o roba da truzzi. Senza contare il fatto che, anche se rientrassi in una delle due categorie, comunque, non c’ho più il fisico per entrare in ‘sti maglioncini attillati che vanno tanto di moda. Mi si vede il buzzo prominente.
E comunque la cosa che mi ha più sconvolto, nell'arco della giornata, è un’altra: andando in giro con una bimba di 5 mesi non si riesce a fare 10 metri senza che ci sia qualcuno che “com’è carina” “come si chiama?” “ma che bella” “ma com’è brava”. Pieno pieno pieno di gente: giovani, meno giovani, anziani (la maggioranza), svitati (uno è già la seconda volta che lo incontriamo; Dalia ha iniziato ad accelerare il passo e impugnava i manici del passeggino con una forza che pensavo volesse polverizzarli). Anche le persone con cui ero in coda alla cassa e che mi hanno guardato male fino a un secondo prima, come è arrivata Dalia con il passeggino, improvvisamente si sono sciolte: “oh ma com’è carina” “ma quanti mesi ha?” “ma sembra proprio una bambola”. Pazzesco.
11 gennaio 2007
sacro e profano
È strano che io legga due libri contemporaneamente; non lo faccio quasi mai.
Lo faccio solo se entrambi sono libri che non vanno o non possono essere letti tutti d'un fiato. E questo succede perché i contenuti sono molto "spessi", o perché il libro è una raccolta di racconti/pensieri/recensioni quindi "slegato".
In questo momento sto leggendo due libri alquanto differenti tra di loro, ma che rientrano nelle categorie sopracitate:
"Diari" di Kurt Cobain e "la Differenza cristiana" di Enzo Bianchi.
Per chi non lo sapesse, Enzo Bianchi è il fondatore della comunità di Bose.
No, non ha niente a che fare con gli altoparlanti.
Lo faccio solo se entrambi sono libri che non vanno o non possono essere letti tutti d'un fiato. E questo succede perché i contenuti sono molto "spessi", o perché il libro è una raccolta di racconti/pensieri/recensioni quindi "slegato".
In questo momento sto leggendo due libri alquanto differenti tra di loro, ma che rientrano nelle categorie sopracitate:
"Diari" di Kurt Cobain e "la Differenza cristiana" di Enzo Bianchi.
Per chi non lo sapesse, Enzo Bianchi è il fondatore della comunità di Bose.
No, non ha niente a che fare con gli altoparlanti.
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