17 marzo 2008

gerani

Ogni tanto mi viene la voglia di essere una persona "normale".
Di mettere un po' a posto il casino che mi frulla in testa e quella sensazione di inadeguatezza di fronte ad altri coetanei.
Mi piacerebbe essere una persona da image bank*. Uno di quelli che ha sempre il controllo su tutto; che sa cosa sta facendo e cosa farà.
Non è che la mia vita non mi vada bene, eh!, sia chiaro.
Mi avranno influenzato i troppi film americani che ci propinano famiglie alla "truman show"... chissà.

Per farla breve: la nostra casa, sempre in stato confusionale, per me aveva bisogno di un equilibrio formale e così, dopo un paio di visite ai vivai della zona, mi sono deciso a comprare dei gerani. Sono bellissimi.
(e vorrei vedere, con quello che abbiamo speso)
E mi fanno sembrare "più casa" la nostra casa.



Ovviamente, per festeggiare l'avvenimento, domenica ha grandinato. Nel pieno centro di Miano.
Vabbè.


* image bank = banca immagine; sono delle banche di immagini, appunto, da cui normalmente i pubblicitari attingono per fare dei "layout" da proporre al cliente. Se il layout piace, si compra (o si noleggia) la foto dalla banca immagine. O, per esigenze articolari, si fa uno scatto "ad hoc".
Normalmente, nelle foto delle image bank tutte le persone sono sempre sorridenti, felici, ecc.

04 marzo 2008

c'ho provato...

Giuro che ci ho provato.
L'ho cercato in ogni singolo negozio di dischi che ho incontrato sulla mia strada, ma non l'ho MAI trovato.
E allora? Allora oggi mi sono deciso a scaricarmelo, cercandolo canzone per canzone.
Ed eccolo qua: gli Asia nel loro primo (e omonimo) disco, datato 1982.
Uno dei dischi a cui sono sentimentalmente più legato in assoluto.
Certo, un po' datato. Ha quelle sonorità rockettare influenzate dalla musica prog anni 70... e quelle tastiere...
Ma ammechemmefrega?
Che figata è ascoltare un album intero dopo una ventina d'anni e sentirti uscire dalla bocca ogni singola nota, ogni singola parola con un nano secondo di non previsto anticipo?
E ti stupisci, perché è come ritrovare un vecchio amico.



Lo so: mi accontento di poco.
Ma ammechemmefrega?

03 marzo 2008

e bravo Linus!

Sull'edizione di sabato di Repubblica, nelle pagine di Milano, ho trovato un mini editoriale di Linus che mi ha piacevolmente stupito.
Non provo particolare simpatia per Linus (ma neanche antipatia, per carità), ma devo dire che questo piccolo articolo me l'ha fatto salire di punteggio.

Non ho trovato la versione web, quindi l'ho scansionato e lo metto qua, per chi fosse interessato.
(cliccate sull'immagine sottostanteper ingrandire)

29 febbraio 2008

aggiornamento

È un po' di tempo che non scrivo di Anita.
Ed è un peccato, perché la ragazza sta facendo degli enormi progressi.
Da Natale ad oggi, per esempio, è diventata molto più una bambina, che non una neonata.

Partiamo dal lessico, per esempio.
Parla. E pure troppo, certe volte.
Ma quello che è sconvolgente è sia la quantità di vocaboli che usa con cognizione (parole come unghie, collo, verdure, golfino, scotch - che pronuncia in modo esilarante - e tantissime altre) ma anche il fatto che ormai inizia a fare suoi alcuni concetti come grande/piccolo, tanti/pochi o come "vicino a...".

Poi fa molto ridere quando si inventa delle frasi lunghissime completamente senza senso, dove pronuncia una serie di sillabe infinite e conclude con una parola sensata.
Dice una roba tipo "bablububrabulebabbalubabaMAMMA". Ma è bello vedere come le dice queste frasi. Probabilmente vede me e Dalia che parliamo e lei ci imita oppure vuole intervenire.
Ieri sera a tavola diceva una frase così e poi, appena mi mettevo a parlare con Dalia, lei mi tirava per il maglione e diceva "papà?" e io: "Cosa c'è?" e sparava fuori un'altra frase infinita.
Così per 5 minuti d'orologio. Pensavo di morir dal ridere.

Altro momenti topici sono le finte telefonate.
Prende un qualsiasi oggetto che abbia una forma anche solo vagamente simile a un telefono (l'altro giorno lo faceva con un suo piede!) e si mette a parlare, camminando su e giù per la casa.
Classico incipit: "pronto? come ttai? beeeeenneeeeeee..."
Il problema è che appena prendo la telecamera per filmarla, si blocca; altrimenti sarebbe da vedere, giuro.

Note negative, invece, sono i capricci: 'sta bambina è una testona incredibile.
E non è solo una scusa per "assolverci" come genitori. Ce l'hanno confermato anche le maestre dell'asilo.
Del tipo che se le vuoi mettere una maglia o un paio di calze che non le piacciono, fa delle scenate assurde. Ma roba che i vicini di casa penseranno che la torturiamo.

Sempre su questa falsariga, fa ridere quando vuole che ci vestiamo in un determinato modo. La passione, in particolare, è per i cappelli.
Se entra qualcuno in casa d'improvviso, capace che ci trovi tutti in casa col cappello: sia io, che Dalia, che lei. E qualche volta pure Winnie Pooh.

Vabbè, per oggi, finisco qua questa sessione di aggiornamento.
Se mi viene in mente qualcos'altro, aggiornerò.

20 febbraio 2008

la tecnologia avanza

e io, a fatica, cerco di starle dietro.
Per esempio da ieri posso vedermi i film sull'iPod!

O meglio: potevo vederli già da prima, se solo avessi saputo come fare a trasferirli dal dvd al computer e quindi all'iPod.
Adesso so come farlo. E sono contentissimo.
Magari non ne vedrò neanche uno, ma mi sento molto tecnologico.

19 febbraio 2008

trend new

Una quindicina/ventina di anni fa volevano tutti aprire un chiringuito sulla spiaggia di un isola deserta.
A fine anni 90 invece sentivi solo gente che voleva aprire un agriturismo in Toscana.
Adesso vogliono tutti andare ad abitare in Spagna.

Qual sarà il prossimo trend?
Partecipate, gente, partecipate.

14 febbraio 2008

sulla Tachipirina

Ieri riflettevo sugli effetti (fin troppo) benefici della Tachipirina e sono giunto alla conclusione che probabilmente la Tachi (come la chiamiamo informalmente in famiglia) è la droga più pesante che io abbia provato in vita mia.
Mi spiego meglio.
Verso le tre di notte sto male, ho freddo e ho la febbre.
Prendo una Tachi e nel giro di mezz'ora inizio a sudare così tanto che penso di sciogliermi.

A poco a poco però riprendo il controllo del mio corpo e dopo un'altra mezz'ora sto talmente bene che sono sveglissimo! Non riesco più a dormire.
Come se il mio corpo dicesse: "Vai! Rifatti di tutto ciò che non hai vissuto nella giornata da debole sfigato con due linee di febbre: è il tuo turno."
Peccato che siano le 4 di mattina e nessuno - a parte me - si sente così galvanizzato da fare qualsiasi cosa.
Per concludere: io non so che effetto faccia sniffarsi della cocaina o farsi di anfe, ma caspita un così repentino cambiamento di salute fisica e mentale io non l'ho mai provato.



Sarà che non sono abituato ad assumere medicinali...

13 febbraio 2008

la famiglia Tachipirina

La notte passata c'è stato un momento di vero "brand awareness" (come si direbbe in ambito pubblicitario/marketinghese).
Dalia, Anita ed io: a ciascuno la propria Tachipirina.
Stiamo messi proprio bene.

07 febbraio 2008

Niente coccinella

Avevamo preparato tutto: le antenne, le ali.
Avevamo pure tinto di rosso (con la Coloreria italiana) un body e una maglietta.
Ma Anita oggi è malata: ha la congiuntivite; e quindi niente asilo; e quindi niente festa di Carnevale vestita da coccinella.
Probabilmente a lei non gliene fragherà molto, ma a me e Dalia sì.
Speriamo di riuscire a recuperare sabato.

06 febbraio 2008

Il tipo T-Max

A prescindere dal fatto che non è bello generalizzare, vorrei inaugurare una nuova rubrica che riguarda le persone che normalmente incrocio nella giungla stradale milanese.
Cominciamo con una categoria facile facile: il tipo T-Max.

Il tipo T-Max (scooterone della Yamaha, per chi non lo conoscesse) è solitamente ben vestito. Usa scarpe di legno (quelle da bancario o da agente immobiliare, per intenderci) e giacca tipo barbour.
Classificazione: non pericoloso.
Accessorio d'obbligo: il casco "Momo design".
Stile di Guida: tendente all'agressivo.
Al semaforo rosso si ferma sulle strisce o addirittura oltre e, non vedendo quando scatta il verde, parte solo quando gli altri scooteristi lo superano. Per poi ri-sorpassarli a velocità smodata.
Espressioni facciale: tendente alla sufficienza nei confronti di tutti gli altri.
Reazioni: se subisce un "torto stradale", guarda l'interlocutore in faccia e lo guarda con l'aria di chi dice "tsk, ma va a cagare" aiutando l'espressione con un gesto del braccio come a dire "ma va' sto imbecille".
Upgrade: il tipo T-Max versione 2.0 lo si riconosce perché è un po' più adulto della media (ha sui 50 anni) e guida con il sigaro in bocca. Esemplare abbastanza pericoloso.

29 gennaio 2008

Van Guievic back in town

Con Guie la stavamo organizzando da un po' e finalmente ce l'abbiamo fatta: sfruttando un suo corso di aggiornamento a Milano di due giorni (ieri e oggi) gli abbiamo fatto fare la mitica "rentrée" sul prestigioso campo di calcetto del Lampedusa.
È stato veramente piacevole rigiocare insieme a lui. Ancora più belle poi le chiacchiere post-match con il gruppo del calcetto, a rivangare vecchi fasti e - perché no? - a rimpiangere un po' i tempi passati.
Nella speranza (ce la faremo mai?) di organizzare una trasferta calcistica a Vicenza tutti insieme.



Cazzarola, Guie, uno come te manca proprio alla scena milanese. E non solo alla scena calcistica, intendo.

25 gennaio 2008

Ricominciamo

Ci risiamo: è caduto il governo Prodi e siamo turna e a capo.
Questa politica è sempre più lontana dalla gente comune e non c'è modo di colmare questo gap.
Eppo quello che fa incazzare più di tutto è che la colpa di questa caduta è di un personagio orribile come Mastella. Uno che in qualsiasi altra nazione sarebbe in galera. E invece no: ha addosso sette capi d'accusa; sua moglie e tutto il suo partito sono indagati e gliene viene pure. Fa le sceneggiate, citando Neruda.



E adesso molto probabilmente ci tocca un Berlusconi ter.
Che voglia di espatriare...

22 gennaio 2008

Il circolo del cucito

Uno pensa che lo spogliatoio maschile di una palestra sia un andirivieni di uomini "che non devono chiedere mai" e che si parli solo di figa, di calcio e di steroidi.
Nella palestra che frequento io, oggi, Matteo (uno degli istruttori, molto simpatico) mi ha coinvolto in una partita a calcio a sette e - chiacchierando sull'orario, che sarebbe dalle 22 alle 23 - ho fatto presente che per me è perfetto, così ho tempo di andare a casa, stare un po' con la famiglia e poi uscire.
Finendo con "sperando che mia figlia si addormenti presto".

E da lì è partito il controspogliatoio, quello che non ti immagini.
Un tizio fisicatissimo (quello che dovrebbe giocare in porta) che a vederlo sembra un coglione fatto e finito ha iniziato a dire: "Eh, io ne ho due. Quello più grande se non riesco a farlo addormentare me lo porto dietro".
E da lì è stato un susseguirsi di consigli su come far dormire i bambini, quando passare dall'allattamento materno a quello artificiale e via dicendo.
Sembrava un circolo di comari.
Giuro: una scena da sbellicarsi. Degna di un film.

17 gennaio 2008

Santa Brabra

Ieri sera finalmente io e Dalia siamo usciti da soli.
A farci da baby sitter è stata Barbara (pronuncia: "Brabra" secondo i canoni di mia figlia) una ragazza che lavora all'asilo nido dove va Anita.
Ragazza a cui Anita si è affezionata. Ma non solo: sembra che anche lei si sia affezionata ad Anita.
E così all'uscita dal nido Anita ha chiesto: "mamma?" e Barbara le ha detto "la mamma viene dopo". Ed è stata l'unica volta che ha chiesto di noi.
Bene. Anzi: molto bene.



Ma una cosa mi fa girare le palle: perché con lei si è addormentata alle 21,45, mentre a casa non ne vuole sapere (quando va bene) prima delle undici e mezza?

14 gennaio 2008

Back to the Roots*

Con molto piacere e una certa soddisfazione, vorrei annunciarvi che Anita ieri ha mangiato la sua prima pasta al pesto!
Certo: un pesto un po' edulcorato, senza aglio, ne' pinoli... insomma un trito di basilico con olio e grana, che però non era malaccio. Ovviamente le è piaciuto. Anche perché se non fosse stato così l'avrei diseredata.



* la citazione contenuta nel titolo la può capire solo mio fratello. E forZe - forZe! - Monty.

08 gennaio 2008

86,4

Visto che un po' sono dimagrito (ma non troppo, eh! Va' contro i miei principi) e visto che sono reduce dagli stravizi di Natale e Capodanno, ho deciso di pesarmi.
Ottantasei chili e quattrocento grammi dice la bilancia.
Adesso (seguendo i consigli di EstroVersa) dovrei darmi un obiettivo.
85? troppo facile.
80? troppo dura.
che faccio?

07 gennaio 2008

Yes, I IED

Oggi è cominciato (per me) il secondo anno scolastico allo Istituto Europeo di Design.
Ho di nuovo una prima.
Di primo acchito sembra che ci siamo meno rompicoglioni dell'anno scorso.
Certo: i ragazzi sono vivaci, per carità; sarebbe strano non fosse così.
Vedremo come andrà.

04 gennaio 2008

coerenza

L'ho detto e l'ho fatto: 3 giorni lavorativi, 3 pause pranzo in palestra.
Nel tentativo di iniziare a smaltire una parte di tutto il cibo che mi sono scofanato tra Natale e Capodanno.



Sono stato bravo o no?
Avessi sempre 'sta coerenza...

auguri via sms

È sicuramente capitato a tutti: ricevere degli sms di auguri per Natale o, più frequentemente, per Capodanno che fanno veramente rabbrividire.
Quest'anno abbiamo istituito una specie di "gara al peggiore", tra le persone con cui festeggiavo il capodanno, includendo anche i vicini (cioè: mia sorella Marta e alcuni suoi amici).
So che non state più nella pelle, quindi eccovi subito la TOP 3 degli auguri più brutti. Conto alla rovescia:

n° 3 - rime sublimi
"Luna d'argento con stelle dorate, gnomi folletti e fatine incantate
una pioggia d'auguri e 1 pensiero fatato
per augurarti un 2008 da togliere il fiato."

n° 2 - orrenda catena
"Previsioni meteo capodanno 2008: prevista 1 forte pioggia di baci e abbracci... è consigliabile chiudere l'ombrello e aprire il cuore!
Manda questo sms a 10persone a cui vuoi bene (anche a me se me ne vuoi)... se te ne tornano + di 3 il nuovo anno inizierà con nuove ed inaspettate sorprese!"

n° 1 - all'asilo scrivevo cose più intelligenti
"Toc toc: bussano! Dai, vai ad aprire. Sono i miei auguri; falli entrare e poi chiudi a chiave e tienili con te per sempre. Sono fatti con il cuore. Buona anno e felice 2008."



No, dico: roba da buttare via il telefono.

03 gennaio 2008

neve



Adesso nevica proprio, su Milano.
Nella pausa pranzo mi divertivo a vedere i fiocchi neve che si posavano sulla mia giacca blu. Alcuni hanno proprio la forma canonica del fiocco vero e proprio.
E mi piace un sacco stare lì a guardare la loro perfezione.

È come con le confezioni di biscotti: quando le apri c'è ne sono sempre un marea rotti o mal riusciti. Eppoi trovi lui: il biscotto perfetto, come quello della foto che c'è sull'esterno della confezione.
Io l'ho sempre tenuto da parte e mangiato per ultimo.