27 aprile 2011

commistioni musicali

Se vi piacciono le contaminazioni musicali, vi piace la malinconica atmosfera gitana alla Kusturica e vi piace ascoltare musica che esce dai canoni classici, non perdetevi l'ultimo disco dei Devotchka, "100 Lovers".

Un raro esempio di come si possa combinare musica mittle-europea con elettronica, tango argentino, le trombe mariachi ed altro ancora.
E la cosa curiosa è che loro sono di Denver, Colorado.
Disco rivelazione dell'anno.

24 aprile 2011

sconforto

Anita peggiora. Non si fa in tempo a vederne i miglioramenti che nel giro di mezza giornata peggiora.

Mi rendo conto che certe volte faccio fatica.
Già vedere dei bambini che stanno male, in generale, ti fa male al cuore. Quando poi si tratta di un figlio tuo, mi perdonerete l'ovvietà, è ancora peggio.
E non è sempre semplice, quando tiri su la maglietta e vedi la schiena zeppa di bolle, sorridere e dire "non è niente; vedrai che ti passa subito".

Ho già detto e ripeto che essere genitori secondo me è una delle tappe per diventare Cavaliere Jedi. Non devi mai perderti d'animo. E devi sempre essere sereno e comunicare sicurezza.
Non sempre è facile.

23 aprile 2011

caos

Vigilia di Pasqua assai particolare: Milano è deserta come se fosse il 15 d'agosto; per strada s'incontrano solo vecchi e immigrati. Nel nostro palazzo ci siamo solo noi, più la rompiballe del primo piano e qualche altro anziano. Le uniche forme di vita si concentrano all'Esselunga, dove la prospettiva di stare due giorni con il supermercato chiuso fa comprare alla gente ogni genere alimentare a disposizione sugli scaffali.

Siamo a Milano perché Anita sta male. Ha avuto una complicazione allergica simile a quella che le capitò un anno e mezzo fa.
Questa volta, se non altro, eravamo preparati e armati di Zirtec e cortisone siamo riusciti a combattere i ponfi che erano comparsi sul corpo di Anita e a tenerla calma. Ce la siamo cavata in un paio d'ore e, verso le 5 di mattina, siamo tornati a dormire.
Parlo degli altri, ovviamente. Perché la mia insonnia non mi ha dato tregua, come al solito.

Nel buio della notte riflettevo su questa festività che avremmo dovuto trascorrere a Celle, in compagnia della mia famiglia e che, invece, passiamo a Milano. Mi sforzo di trovare un perché a tutto ciò, come se un ordine superiore avesse interceduto affinché succedesse una determinata cosa. O come se dovessi ricavare chissà quale insegnamento per la mia vita. È una cosa che mi capita spesso.

Ma probabilmente è solo sfiga. E allora? Perché abbiamo così bisogno di trovare un senso a tutto? Ci è così necessario pensare che facciamo parte di un disegno superiore? È così difficile accettare che le nostre azioni sono solo frutto di un grande caos?

19 aprile 2011

pressioni sanguigne

C'è dell'ottimo garage rock, nel nuovo disco dei The Kills. Niente di nuovo per carità, ma forse la marcia in più la dà la voce di Alison Mosshart, sexy in maniera quasi inconsapevole.

Ci sono anche un bel po' di influenze del progetto "Dead Weather" (da cui la Mosshart è reduce). C'è molta freschezza, un buon dosaggio degli strumenti (benché suonati in maniera essenziale).
Ma soprattutto ci sono 11 brani ben confezionati.
E non è poco.

18 aprile 2011

a colloquio con Michele

A colloquio con Michele Salvemini, meglio conosciuto come Caparezza. Pochi passaggi, estrapolati da una lunga chiacchiera, che passava da Barry Lindon e pure dall'arte del gonfiare i palloncini.

Michele, perdonami una curiosità: quanto ci metti tu a scrivere un pezzo? Perché tra rime, controrime e assonanze mi sembra un lavoraccio.
Eh, in effetti ci metto anche una settimana a scrivere mezza strofa. Ci metto tanto. Anche perché torno più volte sulla stessa canzone, e a più riprese. Ci penso sempre a qualsiasi ora. Anche mentre sono sul cesso (ride).
Pensa che i miei amici mi prendono in giro perché magari usciamo a bere una birra e io mi metto lì (mima l'atteggiamento del pensatore, con la mano sotto il mento e lo sguardo rivolto verso l'alto).
Perché, sai, prima ti vengono le rime quelle più semplici, diciamo. E tracci l'ossatura della canzone. Poi a poco a poco inizi ad affinare i testi, a fare rime più ricercate, finché la canzone non prende forma.
E poi devo fare la musica. E lì è un delirio.

Senti, un'altra curiosità: ma perché Tony Hadley?
Mi serviva un'icona degli anni' 80. L'abbiamo chiamato. Lui inspiegabilmente ha detto di sì, e quindi... è andata.

E gli è piaciuto come è venuto il pezzo?
Tantissimo. Pensa che ne vuole fare una versione in inglese. Non ho idea di come realizzarla, eh! Ma adesso stiamo ancora valutando se farlo o meno.

Hai già idea di quale sarà il prossimo singolo dell'album?
Mah, ci stavo pensando in questi giorni. Probabilmente sarà "La fine di Gaia", un pezzo rock.



so che stentate a crederlo, ma io sono il terzo da sinistra.

05 aprile 2011

l'eretico della musica italiana

Semplicemente meraviglioso il nuovo disco di Caparezza. Certo: non sono proprio il tipo che ne può parlare in maniera obiettiva, visto che adoro il rapper pugliese.
Però mi sembra che ad ogni disco lui si migliori. E non era facile dopo "Le dimensioni del mio caos", credetemi, anche nel caso siate tra i pochi sventurati che non l'hanno ascoltato.

Anche questa volta il buon Capa mostra la sua predilizione per i deboli e gli eroi, in particolare in questo disco si citano una serie di personaggi cha hanno pagato con la vita le loro convinzioni.
Anche questa volta riesce nella magistrale impresa di coniugare la musica con i temi che tratta nelle varie tracce (accenni di musica medievale nella canzone che richiama l'inquisizione, ecc)
Ma soprattutto anche questa volta Michele Salvemini mi affascina con i suoi pazzeschi calembour verbali, che io manco riesco a pronunciare e che rimane per me un mistero come lui faccia a cantarli senza ingarbugliarsi la lingua.

Un disco imperdibile.

04 aprile 2011

la Tarte Tatin

Una torta semplice, ma di grande effetto? E - ça va sans dire - che non contenga la minima traccia di uovo? La Tarte Tatin!

cosa vi serve
1 teglia rotonda (occhio a non usare gli stampi a cerniera!*)
1 recipiente
1 coltello
1 forno

ingredienti
4 mele gialle un po' grossine
1 confezione di pasta brisée
120 gr di zucchero
80 gr di burro
un po' di cannella in polvere
1 limone

realizzazione
1 - tagliate le mele a fettine il più possibile simili tra loro e mettetele in un recipiente; irroratele con il succo di un limone (anche spremuto "a mano") per non farle annerire; intanto srotolate la pasta brisée e lasciatela riposrae
2 - mettete il burro (tagliato grossolanamente) e lo zucchero nella teglia; mettete la teglia sul fuoco vivo e fate caramellare il composto; quando è bello scuro (ma ancora liquido) spegnete e levate dal fuoco.
3 - prima che il caramello solidifichi, disponete le fettine di mele a raggiera nella teglia. Fate diversi strati e poi cospargete con un po' di cannella (di più o di meno a seconda dei vostri gusti); intanto fate scaldare il forno a 180°
4 - sovrapponete la pasta brisée al composto; se vi avanza della pasta ai bordi, rigiratela sopra la pasta stessa, con un effetto che oserei definire "torta di Nonna Papera". Infornate per mezz'ora a 180°
5 - Appena terminata la cottura, tirtae fuori la teglia dal forno e rovesciate la torta su un vassoio o su un piatto tondo. È importante farlo subito per evitare che il caramello si solidifichi.

Se avete seguito passo passo, otterrete più o meno un effetto del genere:



*tortiere "a cerniera": questo tipo di tortiera tende ad allentarsi leggermente con il calore. E di conseguenza, nel caso della Tarte Tatin, a far fuoriscire tutto il liquido caramellato.

29 marzo 2011

giovani (e giganti) promesse

Appena esce un disco di un nuovo gruppo indie, il primo giochetto in cui si tende a cadere è quello di associare la band a qualche altra realtà musicale ben precisa.
E infatti, al primo ascolto dei "Young the Giant" (album omonimo) ho iniziato a snocciolare nomi tipo Kings of Leon, Coldplay e via dicendo.

A un secondo ascolto invece mi son detto un bel "chissenefrega" e mi sono goduto questo disco. Carino, piacevole e promettente. Bravi, ragazzi. Coraggio, continuate così!

25 marzo 2011

si comincia

Anche se l'età è decisamente prematura, Anita è fidanzata.
Qualche giorno fa mi ha detto che ha baciato Giulio sulla bocca così le altre compagne capivano che lui ero suo e basta. E fin lì, vabbè.
Oggi l'ho accompagnata a scuola e quando siamo entrati in classe, lei è andata subito da Giulio, che sembrava aspettarla; e si scambiavano sguardi languidi e parole sottovoce.
Di fronte al mio stupore la maestra ha detto "guarda che qua si sono formate le coppie ormai".
E mentre la prendevo sul ridere e stavo andandomene, ho visto Lorenzo (loro compagno di scuola) abbracciato alle gambe della mamma, tutto malinconico.
E mentre stavo per uscire ho sentito la sua mamma che diceva alla maestra "Silvia è vero che Fatima lunedì torna?" E lei di risposta "Ma sì, Lorenzo, stai tranquillo".

Mi sono girato verso la maestra con gli occhi che dicevano "Non può essere".
E lei: "cosa ti avevo detto?"

23 marzo 2011

indovina la citazione - 15

Questo è facile facile, eh!


1 - Dopo tanti anni come hai fatto a decidere di lasciarla?
- Basta, non ne potevo più. Erano anni che volevo lasciarla, ma era bellissima. Tutti mi invidiavano e io dicevo "come posso lasciare una cosa così preziosa? Ma dovrà invecchiare così nessuno più la vorrà e posso lasciarla senza rimpianti. Macché, quella non invecchiava mai, era sempre bellissima."
- E intanto tu invecchiavi.
- Pazienza.
- L'hai sempre amata, non l'hai mai amata...?
- Non mi ricordo.

2 - "Non si uccide per amore, basta solo aspettare, aspettare".
"E allora non mi uccido per amore, mi uccido per impazienza"

3 - Lasciatemi soffrire tranquillo. Chi vi chiede niente a voi? Vi ho chiesto qualcosa? No. Voglio solo soffrire bene. Mi distraete, non mi riesco a concentrare. Con voi qua non riesco... Soffro male, soffro poco, non mi diverto. Non c'è quella bella sofferenza...

4 - Ma perché siete tutti così sinceri con me? Che cosa vi ho fatto di male?

5 - Com'è che vi sposate? avete problemi?

6 - Io credo che, in particolare, un uomo e una donna siano le persone meno adatte a sposarsi tra di loro.

15 marzo 2011

rain

Giornate piovose e stancanti. Ogni giorno la mole di lavoro mi sommerge e l'umore ne risente.
Per accompagnare le mattinate, un disco che rispecchia questo mood: "Eleonore" dei the Bony King of Nowhere.
Giusto per farvi capire, direi che siamo a metà tra il cantautorato alla Tim Buckley e le atmosfere malinconiche dei Radiohead. (ricordiamolo: "The Bony King of Nowhere" era il sottotitolo di "There There", canzone dei Radiohead, contenuta in "Hail to the Thief")

In un altro periodo mi sarei sparato alla terza canzone. Ma, si sa, ci sono album che arrivano al momento giusto e quindi...

14 marzo 2011

no, ma io

Mi colpisce la mancanza di responsabilità e la mancanza di collettività della gente.
Di tutti, intendo, eh! Alti, bassi, belli, brutti, ricchi o poveri.
Quando tendo a criticare una situazione generale, mi sento spesso rispondere al singolare. A voi capita?

Mi capita in ufficio, con il calcetto, in parrocchia; praticamente ovunque.
Se dico: "mi dà fastidio questa o quella situazione che si è venuta a creare", raramente ho in risposta qualcuno che dice "anche a me" oppure un semplice "mi dispiace", "ti capisco". Mi andrebbe bene anche un semplice cenno del capo.
No. Qualunque sia l'interlocutore, parte direttamente sulla difensiva: "no, ma io ti avevo detto...", "no, ma io non ho mai fatto..."

Anche oggi. Stasera dovremmo giocare a calcetto, ma c'è il solito che disdice poche ora prima della partita. Parlando con un amico, dico: "Se c'è una cosa che mi fa incazzare sono le persone che disdicono il lunedì stesso. Dobbiamo cambiare questo modo di fare".
La risposta: "ma io avviso sempre per tempo".
Ma chi ti sta dicendo niente? Non sto parlando di te. Ti sto esponendo un problema da risolvere, cazzo.

Perché alla gente manca completamente il senso della collettività? Perché le persone, alla minima occasione, si chiudono a riccio e passano subito all'autodifesa?
Ditemi voi: si tratta di egoismo o semplicemente di mancanza di visione allargata?
Aiutatemi voi, perché io vi giuro che non capisco.

11 marzo 2011

gelosie

In casa nostra viene applicata un'involontaria suddivisione: Dalia si occupa più di Anita e io più di Elena. Non l'abbiamo stabilito: è successo.
Con la piccolina abbiamo un tale rapporto che ormai lei chiama me per qualsasi cosa (anche di notte, purtroppo).
È prassi quindi che la mattina, mentre Dalia comincia le scaramucce con Anita per vestirsi, lavarsi e quant'altro, io stia con Elena a giocare sul lettone, a leggere un libro o a disegnare.

Ma stamattina, anche un po' per restare in contatto con la gnoma grande, mi sono messo a fare il solletico ad Anita e a giocare sul lettone. Non l'avessi mai fatto!
Elena ha cominciato una scena di gelosia pazzesca che l'ha portata a tenermi il broncio e a dirmi "no" a qualsiasi cosa le dicessi o proponessi.
Ha persino rifiutato latte e cibo, lei che di solito a tavola sembra un inceneritore.
Verrò scalzato nella hit parade delle preferenze?
Per quanto riguarda la notte non sarebbe un grave danno...



in foto: piccoli Picasso crescono

08 marzo 2011

thank you for booking

È un periodo un po' difficile: tantissimi impegni di lavoro e, vabbè, la situazione a casa che si è un po' normalizzata ma è pur sempre impegnativa. Che fare?

Un mio approccio semiterapeutico è pensare alle vacanze. E oggi, sfruttando una promozione in corso, ho acquistato 4 biglietti andata e ritorno per Praga.
Se non crolla il mondo, dall'8 al 14 maggio sarò là, con tutta la famiglia.
E ci aggiungerei pure un vaffanculo.

03 marzo 2011

potere alle donne

C'è poco da dire: musicalmente il 2011 è iniziato con la voce femminile protagonista. Per quanto mi riguarda ho dato ascolto, in particolare, a quattro cantanti.



Cominciamo da Joan as a Police Woman: il suo "The Deep Field" è una meraviglia, dominato da un'atmosfera sensuale e intima. Sarà la sua voce, che ormai mi suona familiare, chissà; sarà che dopo il primo disco "Real Life" mi sembrava si fosse un po' involuta, chissà. Forse non è un caso che anche per lei (come per Cat Power) la rinascita sia avvenuta dopo un album di covers, come se il confrontarsi con i pezzi altrui avesse contribuito ad aprire gli orizzonti musicali e avesse stimolato la voglia di percorrere nuove strade. Chissà. E anche chissenefraga. Godiamoci in santa pace questo disco.



Un'altra uscita interessante è "21", il cd di Adele, cantante britannica dalle poderose capacità vocali. Impressionanti, poi, se si pensa che il numero 21 corrisponde alla sua età (con lo stesso filo logico per cui il titolo del suo disco d'esordio era "19"). Ed è proprio la sua voce la vera protagonista dell’album: roca, graffiante, potente ed emozionante. Forse qua e là viene esibito qualche virtuosismo di troppo, ma - cazzo! - se avessi una voce così cadrei anch'io facilmente in questo "tranello". Melodie anni ’50 e ’60 ed arrangiamenti moderni fanno il resto. Un bel lavoro che in un colpo solo spazza via tutte le Amy Winehouse, le Duffy e le Giusy Ferreri che percorrono la strada soul. Questa è la figlia segreta di Ella Fitzgerald, ve lo dico io.



Discorso completamente diverso per quanto riguarda PJ Harvey. Esce il suo (ottavo) disco dal titolo "Let England Shake" ed io continuo a non capire: boh, forse mi manca la chiave d'accesso, chi lo sa. Ma proprio non capisco la venerazione che la gente nutre nei suoi confronti. Provo ad ascoltarlo e riascoltarlo. Lo lascio lì e poi lo riprendo, ma proprio non ci riesco. Perdonami, Polly Jean: mentre tutti sono impegnati a venerare il tuo ultimo disco come la summa di tutto ciò che hai fatto, io continuo a non capirti.
Chissà, un giorno, forse.



Ed arriviamo alla rivelazione di quest'anno Rumer: una ragazza metà pakistana e metà inglese (ma la sua storia sarebbe tutta da raccontare) dalla voce melodiosa e incantevole. Ecco, dopo la rece di Ale sul suo blog ho pensato di darle una chance e, caspita, è stato amore al primo ascolto. Voce suadente e avvolgente; melodie semplici e un po' retrò, tipo anni 70 americani (non a caso l'hanno paragonata a Carly Simon o a Karen Carpenter) con qualche accenno in stile Burt Bacharach (che ha conosciuto la ragazza, ne è rimasto folgorato e ha quindi deciso di aiutarla nella stesura di alcuni brani). Oserei definirlo un disco "plaid": te lo metti addosso e ti scalda a dovere.
Al momento in cima alle mie preferenze.

16 febbraio 2011

indovina la citazione - 14

Uno dei miei film preferiti. Eccezionale.

1 - Come disse la moglie di Matusalemme dopo una scopata: "ce la fai a ripetere?"

2 - Ehi! Sbaglio o avevi detto che era specializzato in fughe? Da che cazzo vuoi che fugge 'sto muflone?

3 - Boris, sei fratello di me, pensa come fratello di me: trova altra persona per rubare pietra di cazzo. Io no voglio che loro arriva a me.

4 - Che ne so io dei diamanti? Sono un impresario di box. Ero un felice impresario di boxe, fino a una settimana fa e poi...
Che ne so io dei diamanti? Non vengono da Anversa?

5 - Il fatto che ci sia "Replica" sul fianco delle vostre pistole... e che invece ci sia "Desert Eagle .50" sul fianco della mia, dovrebbe precipitare di colpo te e le tue palle, nel tuo buco nero. Andate a farvi fottere.

6 - Sì a Londra! Sapete? Té, nebbia, Big Ben, cibo di merda, tempo peggio, Mary-scassapalle-Poppins... Londra!

7 - Ti piacciono i coni?

12 febbraio 2011

barba

Oggi ho tagliato la barba per la prima volta, in questo anno.
Dite che devo esprimere un desiderio?

03 febbraio 2011

arzille vecchiette

Ultimemente ho bisogno di musica che mi allieti la giornta. E ci sono un paio di nonnette della musica che stanno raccogliendo buoni consensi da parte mia.

La prima è Wanda Jackson, la prima donna rocker (una sorta di Elvis donna), la quale ha deciso di farsi produrre un nuovo album (alla tenera età di 73 anni) da Jack White. Sì, sì, proprio lui: quello dei White Stripes (appena defunti, notizia di ieri), poi dei The Racounteurs e poi dei The Dead Weather. Colui che tutto fa, compreso l'attore.
Il disco non è malaccio, ma non basta certo la produzione di Mr White per farlo uscire dai canoni un po' ripetitivi del Rockabilly. Curioso che the Queen of Rock, come venne soprannominata, faccia una cover di Amy Winehouse. Nella totalità: allegro con brio, diciamo.



La seconda, su segnalazione di Angelo, è Mavin Staples, che è ben più giovane, infatti di anni ne ha solo 71. Lei invece l'album se l'è fatto produrre da Jeff Tweedy, leader dei Wilco.
Atmosfere tra il gospel e i soul molto piacevoli. Mi aspetto da un momento all'altro comparire John Belushi, con l'outline azzurro, che dice "io ho visto la luce"!
Veramente un cd piacevole.

02 febbraio 2011

stati di salute

Visto che ci sono persone che - ahiloro - leggono questo blog anche per avere mie notizie (risparmiate sul telefono, eh!) mi sento in dovere di fare un piccolo upgrade degli stati di salute della famiglia.

Mio papà sta bene. È a casa, tranquillo ed è tornato come nuovo. Oddio, come nuovo non proprio; diciamo che è tornato come prima.

Per Dauno invece la situazione è un po' più complicata da spiegare. Le sue condizioni sembravano irreversibili, con conseguente perdita della vista da un occhio. Poi ci sono stati una serie di esami e visite specialistiche che hanno fatto aumentare le speranze che le cose si possano ristabilire al meglio. Insomma è tutto ancora da capire.
Al momento non c'è niente di certo se non una cosa che, a chi lo conosce, sembrerà impossibile: ha smesso di fumare!
Da tre pacchetti a zero il passo è notevole. E ha anche smesso di bere caffè. E sul mangiare sano, ci stiamo laovrando: per adesso va a pranzo e cena a turno da uno dei suoi fratelli o amici, che si premurano di cucinare cose supersane. L'unica volta che si è fatto da mangiare da solo ha bruciato la cena. Ma, vabbè, come detto ci stiamo lavorando.