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Oddio: in realtà i Ministri hanno già all'attivo dei lavori, ma questo è il loro primo CD ufficiale (o Long Playing come si sarebbe detto una volta).
Un disco coraggioso, sfrontato e solido: testi perfettamente calati nella realtà (non per niente il disco si chiama "Tempi Bui") coadiuvati da sonorità incalzanti che oscillano tra il rock, il punk e il pop. In pratica quello che una volta si sarebbe chiamato grunge.
Infatti sembra un gruppo cresciuto a pane e Nirvana; ma non perché lo ricordino o perché li scimmiottino, bensì per l'aggressività e la crudezza dei testi e della musica.
Diverse le canzoni degne di citazione: "La Faccia di Briatore" (c'è bisogno di dire altro per farvi venire voglia di ascoltarla?) è un pezzo pop molto sarcastico; "Bevo" bisognerebbe farla sentire a chi parla dei giovani senza saperne granché; "Diritto al tetto" e "Ballata del Lavoro Interinale" proseguono il discorso di "Tempi Bui" (title track, nonché incipit del disco); "Vicenza" invece è un ottimo spaccato sulla società.
Insomma, se proprio non vi ho convinto a comprare questo disco, almeno cercate di scaricarlo. Per me rivelazione dell'anno (al momento, of course).