29 febbraio 2008

aggiornamento

È un po' di tempo che non scrivo di Anita.
Ed è un peccato, perché la ragazza sta facendo degli enormi progressi.
Da Natale ad oggi, per esempio, è diventata molto più una bambina, che non una neonata.

Partiamo dal lessico, per esempio.
Parla. E pure troppo, certe volte.
Ma quello che è sconvolgente è sia la quantità di vocaboli che usa con cognizione (parole come unghie, collo, verdure, golfino, scotch - che pronuncia in modo esilarante - e tantissime altre) ma anche il fatto che ormai inizia a fare suoi alcuni concetti come grande/piccolo, tanti/pochi o come "vicino a...".

Poi fa molto ridere quando si inventa delle frasi lunghissime completamente senza senso, dove pronuncia una serie di sillabe infinite e conclude con una parola sensata.
Dice una roba tipo "bablububrabulebabbalubabaMAMMA". Ma è bello vedere come le dice queste frasi. Probabilmente vede me e Dalia che parliamo e lei ci imita oppure vuole intervenire.
Ieri sera a tavola diceva una frase così e poi, appena mi mettevo a parlare con Dalia, lei mi tirava per il maglione e diceva "papà?" e io: "Cosa c'è?" e sparava fuori un'altra frase infinita.
Così per 5 minuti d'orologio. Pensavo di morir dal ridere.

Altro momenti topici sono le finte telefonate.
Prende un qualsiasi oggetto che abbia una forma anche solo vagamente simile a un telefono (l'altro giorno lo faceva con un suo piede!) e si mette a parlare, camminando su e giù per la casa.
Classico incipit: "pronto? come ttai? beeeeenneeeeeee..."
Il problema è che appena prendo la telecamera per filmarla, si blocca; altrimenti sarebbe da vedere, giuro.

Note negative, invece, sono i capricci: 'sta bambina è una testona incredibile.
E non è solo una scusa per "assolverci" come genitori. Ce l'hanno confermato anche le maestre dell'asilo.
Del tipo che se le vuoi mettere una maglia o un paio di calze che non le piacciono, fa delle scenate assurde. Ma roba che i vicini di casa penseranno che la torturiamo.

Sempre su questa falsariga, fa ridere quando vuole che ci vestiamo in un determinato modo. La passione, in particolare, è per i cappelli.
Se entra qualcuno in casa d'improvviso, capace che ci trovi tutti in casa col cappello: sia io, che Dalia, che lei. E qualche volta pure Winnie Pooh.

Vabbè, per oggi, finisco qua questa sessione di aggiornamento.
Se mi viene in mente qualcos'altro, aggiornerò.

20 febbraio 2008

la tecnologia avanza

e io, a fatica, cerco di starle dietro.
Per esempio da ieri posso vedermi i film sull'iPod!

O meglio: potevo vederli già da prima, se solo avessi saputo come fare a trasferirli dal dvd al computer e quindi all'iPod.
Adesso so come farlo. E sono contentissimo.
Magari non ne vedrò neanche uno, ma mi sento molto tecnologico.

19 febbraio 2008

trend new

Una quindicina/ventina di anni fa volevano tutti aprire un chiringuito sulla spiaggia di un isola deserta.
A fine anni 90 invece sentivi solo gente che voleva aprire un agriturismo in Toscana.
Adesso vogliono tutti andare ad abitare in Spagna.

Qual sarà il prossimo trend?
Partecipate, gente, partecipate.

14 febbraio 2008

sulla Tachipirina

Ieri riflettevo sugli effetti (fin troppo) benefici della Tachipirina e sono giunto alla conclusione che probabilmente la Tachi (come la chiamiamo informalmente in famiglia) è la droga più pesante che io abbia provato in vita mia.
Mi spiego meglio.
Verso le tre di notte sto male, ho freddo e ho la febbre.
Prendo una Tachi e nel giro di mezz'ora inizio a sudare così tanto che penso di sciogliermi.

A poco a poco però riprendo il controllo del mio corpo e dopo un'altra mezz'ora sto talmente bene che sono sveglissimo! Non riesco più a dormire.
Come se il mio corpo dicesse: "Vai! Rifatti di tutto ciò che non hai vissuto nella giornata da debole sfigato con due linee di febbre: è il tuo turno."
Peccato che siano le 4 di mattina e nessuno - a parte me - si sente così galvanizzato da fare qualsiasi cosa.
Per concludere: io non so che effetto faccia sniffarsi della cocaina o farsi di anfe, ma caspita un così repentino cambiamento di salute fisica e mentale io non l'ho mai provato.



Sarà che non sono abituato ad assumere medicinali...

13 febbraio 2008

la famiglia Tachipirina

La notte passata c'è stato un momento di vero "brand awareness" (come si direbbe in ambito pubblicitario/marketinghese).
Dalia, Anita ed io: a ciascuno la propria Tachipirina.
Stiamo messi proprio bene.

07 febbraio 2008

Niente coccinella

Avevamo preparato tutto: le antenne, le ali.
Avevamo pure tinto di rosso (con la Coloreria italiana) un body e una maglietta.
Ma Anita oggi è malata: ha la congiuntivite; e quindi niente asilo; e quindi niente festa di Carnevale vestita da coccinella.
Probabilmente a lei non gliene fragherà molto, ma a me e Dalia sì.
Speriamo di riuscire a recuperare sabato.

06 febbraio 2008

Il tipo T-Max

A prescindere dal fatto che non è bello generalizzare, vorrei inaugurare una nuova rubrica che riguarda le persone che normalmente incrocio nella giungla stradale milanese.
Cominciamo con una categoria facile facile: il tipo T-Max.

Il tipo T-Max (scooterone della Yamaha, per chi non lo conoscesse) è solitamente ben vestito. Usa scarpe di legno (quelle da bancario o da agente immobiliare, per intenderci) e giacca tipo barbour.
Classificazione: non pericoloso.
Accessorio d'obbligo: il casco "Momo design".
Stile di Guida: tendente all'agressivo.
Al semaforo rosso si ferma sulle strisce o addirittura oltre e, non vedendo quando scatta il verde, parte solo quando gli altri scooteristi lo superano. Per poi ri-sorpassarli a velocità smodata.
Espressioni facciale: tendente alla sufficienza nei confronti di tutti gli altri.
Reazioni: se subisce un "torto stradale", guarda l'interlocutore in faccia e lo guarda con l'aria di chi dice "tsk, ma va a cagare" aiutando l'espressione con un gesto del braccio come a dire "ma va' sto imbecille".
Upgrade: il tipo T-Max versione 2.0 lo si riconosce perché è un po' più adulto della media (ha sui 50 anni) e guida con il sigaro in bocca. Esemplare abbastanza pericoloso.