31 dicembre 2010

Top 10 dischi 2010

Anno ricco di dischi interessanti, non c'è che dire. Comunque classifica corta, come si direbbe nel calcio: tanti dischi buoni, nessuno eccelso. Con fatica ne scelgo dieci, ma ci provo.



01 - ALTER BRIDGE - AB III
Gli Alter Bridge mi piacciono parecchio, ma quello che mi ha spinto a scegliere questo disco come il migliore del 2010 è il fatto che avevo un sacco di aspettative su di loro e non mi hanno per niente deluso, anzi. Disco molto buono, con migliorie sulle parti cantate e canzoni ben strutturate. Bravi, ragazzi.

02 - SLASH - Slash
Quasi mi vergogno un po' a celebrare uno dei chitarristi più sopravvalutati della musica rock, però, caspita, questo disco l'ho sentito millemila volte e non mi ha mai stancato. Probabilmente è per la sua anima da compilation, però devo ammettere che mi è piaciuto tanto e le collaborazioni sono ben congegnate.

03 - BRANT BJORK - Gods and Goddess
Ebbravo Brant Bjork, che mi sfoderi un disco dalla forte impronta blues, con inserti di stoner rock e di hard rock. Bravo bravo, ti seguirò con maggiore attenzione d'ora in poi. Disco rivelazione.

04 - BASIA BULAT - Heart of my own
Come si fa a non amare questa giovanissima cantante canadese dalla poliedriche capacità? ma soprattutto in grado di sostenere da sola la definzione di musica folk senza scadere nel banale o nell'eccessivo provincialismo o, ancora peggio, nella ripetitività. Conferma tutto quanto detto di buono su di lei.

05 - MANIC STREET PREACHERS - Postcards from a Young Man
Ho già detto tutto sui MSP. Non so più cosa aggiungere, vi giuro. Questo lavoro non è ne' più bello ne' meno bello degli altri, è semplicemente un loro disco. Ed è quanto basta per farmelo apprezzare. Heavy rotation.

06 - MINISTRI - Fuori
Un po' deludente, rispetto a Tempi Bui che mi piacque tanto tanto. Disco comunque valido che esce un po' alla distanza. Alcuni pezzi molto belli, altri meno, ma si vede comunque una tendenza all'evoluzione. Non si sa verso che cosa, ma un'evoluzione c'è.

07 - VAMPIRE WEEKEND - Contra
Belli, bravi, chic e anche un po' snob (forse). Brani dalle sonorità semplici, ma molto ben strutturate, che mi hanno accomopagnato per buona parte dell'estate (anche se il cd è uscito in pieno inverno).

08 - DANKO JONES - Below the Belt
Mamma mia che tamarro, 'sto ragazzo canadese mi dà un sacco di soddisfazioni. Ho ascoltato questo disco molte volte in palestra e mi ha costretto quasi a consumare il tapis roulant. Bello, grezzo al punto giusto e rock carico di chitarre distorte. I'm loving it.

09 - ROYAL WOOD - The Waiting
Raffinato ed elegante, pur essendo un disco semplice, questo polistrumentista canadese (un altro canadese? ma quanti ne stanno arivando?) mi ha conquistato. Quando cantautorale non fa rima con noioso (come De Gregori per intenderci) o con musica per pochi (un po' come Fossati; e non me ne vogliano i fan dell'uno o dell'altro).

10 - BROKEN BELLS - Broken Bells
Progetto parallelo di un duo stranamente assortito: ne esce un prodotto strano, un po' indie, un po' melodico, un po' elettronico, un po' psichedelico. Però molto ben amalgamato, quindi promosso.

30 dicembre 2010

canzone dell'anno

Tutto il disco intero, se devo essere sincero, mi annoia un po'. Ma questa canzone, anche grazie all'ausilio del Che Guevara della chitarra Tom Morello, mi è piaciuta da subito ed è rimasta la mia canzone preferita dell'anno.
Alzate a palla!



Fra l'altro il video ha una grafica magnifica.

27 dicembre 2010

il giusto tributo

Stamattina partenza all'alba da Celle Ligure per essere in ufficio (a Milano) presto. Lasciare le mie ragazze avvolte dal morbido sonno, ogni volta, mi porta quasi sull'orlo della commozione. È sempre un po' una partenza sofferta, ma pazienza.

Come al solito appena salgo in macchina mi maledico: non ho preparato nessun cd "da mattina presto". Così, dopo la prima e doverosa pausa caffè, mi metto in cerca tra la valanga di cd che tengo nel cass(on)etto della macchina.
Cos'è quel cartonato là in fondo, l'ultimo dell'ultima pila?
Questa sì che è una bella trovata: "Real Life" di Joas as a Police Woman.
Beh, credetemi o no, ma l'alba sulla riviera con quel disco in sottofondo diventa una preghiera di ringraziamento a tutto il creato.



Un pensiero va subito ad Ale, che mi consigliò questo disco, anni fa, alla sua uscita. E così gli mando un sms per renderlo partecipe di questo mio momento estatico.
Poi penso che dovrei ringraziarlo più spesso perché, per chi non lo sapesse, è lui che mi fa già un'enorme scrematura tra le uscite musicali ascoltabili e quelle no. E devo dire che è anche abbastanza obiettivo.
Quindi sfrutto questo post per ringraziarlo pubblicamente. Non solo per la musica ma anche per tante altre cose.

E anche se vedrete un suo commento sarcastico o dissacrante a questo mio post, non fateci caso: in fondo è un tenerone.
Petto-indice, mio caro.

22 dicembre 2010

dalla batteria alla chitarra/voce

No, non sto parlando di Dave Grohl, sto parlando di Philip Selway, il batterista dei Radiohead. Leggo che ha fatto un disco solista e penso, sorridendo, chissà che due palle di disco, tutto percussioni e suoni minimalisti.
E ovviamente mi sbagliavo: Selway suona la chitarra bene e canta altrettanto bene (solo dopo ho scoperto che è la terza voce dei Radiohead).
Insomma, non è che vi sto consigliando questo disco, anche perché è allegro come un soggiorno nel braccio della morte, però è un disco ben fatto, quello sì.

Se siete di umore malinconico e uggioso, potete lasciarvi cullare da questo disco e potrebbe anche piacervi. E devo dire che in questi freddissimi giorni di fine anno un po' mi sono lasciato catturare.

21 dicembre 2010

live in Carabelli

E così stamattina c'è stato il tanto atteso live act della banda carabelli: 5 pezzi + 2 bis per un totale di 20/25 minuti di concerto.
Il nostro caloroso pubblico, ovvero i bambini dell'asilo Carabelli, erano contentissimi e ci hanno applaudito a più non posso; così come pure le maestre (una addirittura s'è commossa, ve lo giuro, l'ho vista coi miei occhi).
Dal canto mio ho fatto un contenuto numero di errori, quindi, a parte i polpastrelli devastati, posso ritenermi soddisfatto.

Ah, ma dimenticavo di dirvi una cosa. Sapete perché ho fatto tutto questo? Per entrare maggiormente in contatto con la vita di mia figlia Anita e fare in modo che lei fosse orgogliosa di me.
E dov'era Anita stamattina? A casa, a letto con la febbre.
Ovviamente.

20 dicembre 2010

fino ad esaurimento

Conosco delle persone che al primo o secondo o terzo incontro ti affascinano. E pensi che siano delle persone eccezionali, divertenti, simpatiche e quant'altro. Poi, col passare del tempo, il loro fascino si affievolisce e ti rendi conto di avere davanti delle persone che hai largamente sopravvalutato.
Anzi, a dirla tutta iniziano a starti anche un po' sui maroni, perché sembra quasi che ti abbiano illuso o che ti abbiano preso in giro. Come se si fossero giocati tutte le carte vincenti alla prima mano per poi rimanere con poco o niente.

Non si preoccupino i pochi frequentatori di questo blog: in questa categoria non annovero nessuno di loro, anche quelli che leggono raramente.
Però 4 persone che sono così mi è capitato di incontrarle e di frequentarle. Salvo poi rimanere lì a guardare mentre si sgonfiano dei loro aneddoti e del loro ego e vederli tornare a terra come un palloncino bucato.
Fino a che non incontrano una persona da incantare con gli stessi aneddoti e le stesse battute che avevano adoperato con te. E il ciclo ricomincia.

18 dicembre 2010

regalo musicale

Ho sempre avuto a cuore l'educazione musicale dei mie due nipoti, Federico e Giacomo, rispettivamente di 19 e 16 anni. Negli anni, per le varie festività, ho regalato loro diversi dischi; specialmente quelli un po' più vecchiotti, per dargli un'idea della musica il più completa possibile.
Quest'anno per Natale ho deciso di regalargli i biglietti per un concerto. Inizialmente la scelta era ricaduta su gli Alter Bridge, poi però ci ho ripensato e ho optato per i Ministri.

Perché proprio loro? Perché secondo me sono la migliore macchina da concerti che ci sia attualmente in Italia. Certo: non ho una conoscenza così ampia da giustificare questa affermazione, ma mi piace pensarlo. E in effetti, alla mia terza esperienza live con loro, ieri sera sono riusciti ancora a stupirmi e ad affascinarmi.

Ma torniamo ai miei nipoti. Loro suonano in due gruppi distinti (prima suonavano nello stesso) e soffrono un po' della sindrome da inesperienza da palco. Ovvero: rimangono ingessati e concentrati sul proprio strumento per tutta la durata della loro performance.
E allora ho pensato: facciamogli vedere la differenza tra eseguire delle canzoni su un palco e tenere un concerto coinvolgente ed emozionante. E, come dicevo, i Ministri secondo me sono tra i gruppi più indicati.

Così nonostante la neve e la temperatura sotto lo zero (con rischio ghiaccio) sono partito da Milano e sono andato insieme a loro al Blue Moon di Genova (postaccio) per assistere al concerto.
Ne è valsa veramente la pena. Ma parecchio, eh!



la foto vorrebbe dare un'idea di quello che è un concerto ministrico.

16 dicembre 2010

brioche per colazione

Se vi siete svegliati presto e se avete un rotolo di pasta sfoglia nel frigo, fate una sorpresa al vostro partner o ai vostri figli e preparate delle brioche calde. Si preparano in poco tempo e la resa è garantita.
Unico avvertimento: se le preparate con la marmellata, ricordatevi che una volta fate uscire le brioche dal forno, la marmellata rimane rovente per almeno 10 minuti.

cosa vi serve
1 leccarda
1 coltellino
della carta forno
(quella compresa nella confezione della pasta sfoglia va benissimo)

ingredienti
1 rotolo di pasta sfoglia tonda da 250gr
marmellata o nutella o entrambe

preparazione
1 - stendete la sfoglia su un ripiano; nel frattempo accendete il forno a 180°
2 - con un coltello, tagliate la sfoglia in 8 spicchi uguali
3 - spalmate un po' di marmellata o di nutella su uno spicchio e poi arrotolatelo, partendo dalla parte più larga; quindi disponetelo sulla leccarda (con sotto la carta forno)
4 - ripetete questo procedimento per ciascuno spicchio
5 - infornate a 180° per 20 minuti

15 dicembre 2010

indovina la citazione - 10

1 - "Sting è un altro che posso definire un eroe. Della musica che ha creato in questi anni non sono un grande ascoltatore, ma il fatto che l'abbia creata merita il mio rispetto."

2 - "Perché stronzeggi sempre tanto con me?"
"Perché stronzeggi sempre tanto tu con me?"

3 - "Così... così alla fine... alla fine sono diventata..."
"Cosa?"
"Bulimica"
"..."
"..."
"Quindi leggi nel pensiero?"

4 - "C'è stato un momento stanotte, quando stava in mezzo ai due nanetti finlandesi e l'aboindigeno maori, hai presente?"
"oh, sì"
"In cui ho pensato "wow io ci passerei davvero il resto della mia vita con questa donna."

5 - "Hai un sacco di doni, ma la svolta a sinistra non è uno di quelli."

6 - "Forse è stata la prima volta che ho ripetuto la seconda elementare: mi sono visto riflesso nel cucchiaio mentre mangiavo i cereali e mi ricordo che ho pensato "wow! sei bello in modo assurdo! forse potresti farlo come lavoro."

14 dicembre 2010

attese canadesi

Mi sono imbattuto in Royal Wood per puro caso, uno di quei giorni in cui avevo voglia di sentire qualcosa di nuovo e allora mi misi a spulciare sui vari siti e blog di musica.
Un tizio aveva appena uppato sul proprio blog il suo ultimo disco, dal titolo "the Waiting", e mi dissi il classico "perché no?"

D'altronde il bello della musica al tempo di internet è la facilità con cui si può accedere a nuovi gruppi, nuovi cantanti e poi, se piacciono, decidere se acquistarli o meno. La selezione è molto più semplice che non - come facevamo da adolescenti - aspettare che un amico ti registrasse una cassetta per farti sentire un disco o un artista nuovo.

Ma torniamo a Royal Wood. Sempre tramite internet scopro che si tratta di un polistrumentista, autore, compositore e produttore. Insomma non sarà un disco usa e getta o quanto meno fatto con superficialità.
Procedo all'ascolto e ne rimango incantato. Dalle melodie lineari, dalla cura delle composizioni e dalla sua voce pacata e cristallina.
Certo: bisogna essere un po' in modalità malinconica per ascoltarlo. Però per quei momenti è proprio adatto. Tipo viaggio in macchina da soli, di notte. Dopo un paio di caffè, però, per evitare il rischio abbiocco.

12 dicembre 2010

in tasca

Nella tasca della mia giacca, stamattina ho trovato:
un paio di guanti di Anita
una minimoto
un gatto del Duplo
un guanto di plastica dell'Esselunga (quelli del reparto frutta e verdura)
un fagiolino
un disegno "bonsai"
una biro
due scontrini

E sto parlando solo della tasca sinistra, eh!

dancing

la canzone che ultimamente Elena balla molto volentieri.

11 dicembre 2010

bonton natalizio

Domanda fondamentale: da che giorno si è autorizzati a pronunciare la fatidica frase "se non ci vediamo più tanti auguri!"?

10 dicembre 2010

l'opera omnia

Penso sia il mio disegno più bello. Certo: è una copia di un disegno di Manara, qualsiasi scemo se ne accorgerebbe. Ma non è solamente una copia e basta.
Dovete pensare che quest'opera che mi costò quasi un mese di lavoro:
1 - era grande 2 metri di larghezza per 1 metro di altezza;
2 - l'avevo disegnata sul muro di camera mia, in una posizione strategica, in modo che, quando avevo la finestra aperta, dall'Aurelia si vedesse benissimo. Forse ho pure causato qualche incidente.



ringrazio sentitamente mio cognato Paolo per aver recuperato le foto dell'opera.

09 dicembre 2010

alla faccia del ponte

Lo so, lo so: non bisogna farsi prendere dal panico e dalla collera.
Però vi giuro che se avessi beccato l'untore o, ancora peggio, i suoi genitori li avrei uccisi a calci. Questo pensavo tra le tre e le quattro e mezza di notte, mentre soccorrevo Anita che vomitava e - in seconda battuta - mentre veniva colta da attacchi di diarrea.

"Ha detto il dottore che la gastroenterite non dovrebbe essere contagiosa".
Dovrebbe? DOVREBBE?
O lo è o non lo è, cazzo.
La scusa è sempre la stessa: visto che Dalia lavora da casa, per alcune persone questo significa che Dalia è a casa a fare niente. E quindi se non sai a chi lasciare il bambino e la babysitter non può a chi lo lasci? Esatto.
Però se c'è anche una sola probabilità che il bambino sia contagioso fai il favore di tenertelo a casa. Tanto più che Anita si becca qualsiasi germe vaghi nel raggio di 3 chilometri da casa nostra.

E quindi? Quindi niente, tra la pioggia continua e la malattia acquisita nostro malgrado è stato un gran bel ponte, questo dell'Immacolata. Proprio un gran bel ponte, non c'è che dire.

03 dicembre 2010

la banda Carabelli

Una ventina di giorni orsono sono stato reclutato dalla maestra dell'asilo di Anita per far parte di una band che prende il nome dall'asilo stesso. Scopo della band: suonare alla festa di Natale.
Voi cosa pensereste? Che bisogna strimpellare quattro accordi e dare il tempo ai bambini che cantano, giusto? Vi state sbagliando. E altrettanto mi sbagliavo anch'io, quando ho dato il mio consenso per far parte della band.

In realtà ho scoperto stamattina che i bambini non cantano proprio un bel niente. Lo spettacolo di Natale sono i papà (e una mamma) che suonano. Ma con tanto di batteria, basso, tastiere e quant'altro.
E allora la domanda sorge spontanea: in mezzo a un gruppo di gente che sa suonare veramente, io cosa ci faccio?

02 dicembre 2010

pura gioia

È con queste parole che l'ho descritta stamattina all'amico Fabio. Elena è proprio così. Oltre a essere una bambina con un carattere meraviglioso, è il ritratto della felicità. E ogni sera che torno a casa, appena apro la porta, se voi la vedeste come mi corre incontro tutta scoordinata non potreste che concordare cone me: una sensazione di pura gioia.
Sarà anche che attraversa un'età bellissima (pieno apprendimento, e - per adesso! - pochi capricci) ma Elena è uno dei motivi per cui vale la pena vivere.

In questo periodo è tutto un "e questo cos'è?" riferito ad ogni oggetto, persona, gioco che incontra sul suo percorso. Sia che già che ne conosca il nome ("E questo cos'è?" Risposta: "È una forchetta". Ri-risposta: "Sì"), sia che non lo conosca ("E questo cos'è?" Risposta: "È una cerniera". E allora cerca di ripeterne il nome).

Potrei raccontare altri mille episodi, aneddoti, modi di dire o altre cose simpatiche, ma non vi tedierò oltre. Mi basta scrivere questo post per ricordarmi, casomai in futuro ci fosse bisogno, di quanto questo esserino mi comunichi gioia e serenità.
Grazie, piccolina mia.