Anno ricco di dischi interessanti, non c'è che dire. Comunque classifica corta, come si direbbe nel calcio: tanti dischi buoni, nessuno eccelso. Con fatica ne scelgo dieci, ma ci provo.
01 - ALTER BRIDGE - AB III
Gli Alter Bridge mi piacciono parecchio, ma quello che mi ha spinto a scegliere questo disco come il migliore del 2010 è il fatto che avevo un sacco di aspettative su di loro e non mi hanno per niente deluso, anzi. Disco molto buono, con migliorie sulle parti cantate e canzoni ben strutturate. Bravi, ragazzi.
02 - SLASH - Slash
Quasi mi vergogno un po' a celebrare uno dei chitarristi più sopravvalutati della musica rock, però, caspita, questo disco l'ho sentito millemila volte e non mi ha mai stancato. Probabilmente è per la sua anima da compilation, però devo ammettere che mi è piaciuto tanto e le collaborazioni sono ben congegnate.
03 - BRANT BJORK - Gods and Goddess
Ebbravo Brant Bjork, che mi sfoderi un disco dalla forte impronta blues, con inserti di stoner rock e di hard rock. Bravo bravo, ti seguirò con maggiore attenzione d'ora in poi. Disco rivelazione.
04 - BASIA BULAT - Heart of my own
Come si fa a non amare questa giovanissima cantante canadese dalla poliedriche capacità? ma soprattutto in grado di sostenere da sola la definzione di musica folk senza scadere nel banale o nell'eccessivo provincialismo o, ancora peggio, nella ripetitività. Conferma tutto quanto detto di buono su di lei.
05 - MANIC STREET PREACHERS - Postcards from a Young Man
Ho già detto tutto sui MSP. Non so più cosa aggiungere, vi giuro. Questo lavoro non è ne' più bello ne' meno bello degli altri, è semplicemente un loro disco. Ed è quanto basta per farmelo apprezzare. Heavy rotation.
06 - MINISTRI - Fuori
Un po' deludente, rispetto a Tempi Bui che mi piacque tanto tanto. Disco comunque valido che esce un po' alla distanza. Alcuni pezzi molto belli, altri meno, ma si vede comunque una tendenza all'evoluzione. Non si sa verso che cosa, ma un'evoluzione c'è.
07 - VAMPIRE WEEKEND - Contra
Belli, bravi, chic e anche un po' snob (forse). Brani dalle sonorità semplici, ma molto ben strutturate, che mi hanno accomopagnato per buona parte dell'estate (anche se il cd è uscito in pieno inverno).
08 - DANKO JONES - Below the Belt
Mamma mia che tamarro, 'sto ragazzo canadese mi dà un sacco di soddisfazioni. Ho ascoltato questo disco molte volte in palestra e mi ha costretto quasi a consumare il tapis roulant. Bello, grezzo al punto giusto e rock carico di chitarre distorte. I'm loving it.
09 - ROYAL WOOD - The Waiting
Raffinato ed elegante, pur essendo un disco semplice, questo polistrumentista canadese (un altro canadese? ma quanti ne stanno arivando?) mi ha conquistato. Quando cantautorale non fa rima con noioso (come De Gregori per intenderci) o con musica per pochi (un po' come Fossati; e non me ne vogliano i fan dell'uno o dell'altro).
10 - BROKEN BELLS - Broken Bells
Progetto parallelo di un duo stranamente assortito: ne esce un prodotto strano, un po' indie, un po' melodico, un po' elettronico, un po' psichedelico. Però molto ben amalgamato, quindi promosso.
2 commenti:
"un po' come Fossati; e non me ne vogliano i fan dell'uno o dell'altro"
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