09 dicembre 2010

alla faccia del ponte

Lo so, lo so: non bisogna farsi prendere dal panico e dalla collera.
Però vi giuro che se avessi beccato l'untore o, ancora peggio, i suoi genitori li avrei uccisi a calci. Questo pensavo tra le tre e le quattro e mezza di notte, mentre soccorrevo Anita che vomitava e - in seconda battuta - mentre veniva colta da attacchi di diarrea.

"Ha detto il dottore che la gastroenterite non dovrebbe essere contagiosa".
Dovrebbe? DOVREBBE?
O lo è o non lo è, cazzo.
La scusa è sempre la stessa: visto che Dalia lavora da casa, per alcune persone questo significa che Dalia è a casa a fare niente. E quindi se non sai a chi lasciare il bambino e la babysitter non può a chi lo lasci? Esatto.
Però se c'è anche una sola probabilità che il bambino sia contagioso fai il favore di tenertelo a casa. Tanto più che Anita si becca qualsiasi germe vaghi nel raggio di 3 chilometri da casa nostra.

E quindi? Quindi niente, tra la pioggia continua e la malattia acquisita nostro malgrado è stato un gran bel ponte, questo dell'Immacolata. Proprio un gran bel ponte, non c'è che dire.

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