Ho sempre avuto a cuore l'educazione musicale dei mie due nipoti, Federico e Giacomo, rispettivamente di 19 e 16 anni. Negli anni, per le varie festività, ho regalato loro diversi dischi; specialmente quelli un po' più vecchiotti, per dargli un'idea della musica il più completa possibile.
Quest'anno per Natale ho deciso di regalargli i biglietti per un concerto. Inizialmente la scelta era ricaduta su gli Alter Bridge, poi però ci ho ripensato e ho optato per i Ministri.
Perché proprio loro? Perché secondo me sono la migliore macchina da concerti che ci sia attualmente in Italia. Certo: non ho una conoscenza così ampia da giustificare questa affermazione, ma mi piace pensarlo. E in effetti, alla mia terza esperienza live con loro, ieri sera sono riusciti ancora a stupirmi e ad affascinarmi.
Ma torniamo ai miei nipoti. Loro suonano in due gruppi distinti (prima suonavano nello stesso) e soffrono un po' della sindrome da inesperienza da palco. Ovvero: rimangono ingessati e concentrati sul proprio strumento per tutta la durata della loro performance.
E allora ho pensato: facciamogli vedere la differenza tra eseguire delle canzoni su un palco e tenere un concerto coinvolgente ed emozionante. E, come dicevo, i Ministri secondo me sono tra i gruppi più indicati.
Così nonostante la neve e la temperatura sotto lo zero (con rischio ghiaccio) sono partito da Milano e sono andato insieme a loro al Blue Moon di Genova (postaccio) per assistere al concerto.
Ne è valsa veramente la pena. Ma parecchio, eh!
la foto vorrebbe dare un'idea di quello che è un concerto ministrico.
1 commento:
c'è un solo commento possibile, lo sai. BELLA ZIO!
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