30 novembre 2010

l'accompagnatore

Meraviglioso disegno di Anita, raffigurante noi due mentre andiamo all'asilo in una giornata di pioggia.

28 novembre 2010

aria di festa

Oggi abbiamo fatto l'albero di Natale, primo simbolo della gioiosa festività che arriva.
C'è poco da dire: l'albero, con le palline, gli addobbi e tutto porta una ventata di allegria in casa e le bambine, Anita in particolare, vivono la giornata come una vera gioia.
È anche divertente fare l'albero insieme, come una vera famiglia da cartolina.
Anche se bisogna stare attenti: basta una telefonata al momento sbagliato e ti ritrovi con tutte le palline a gli addobbi concentrati in un unico punto, a circa un metro d'altezza.

23 novembre 2010

indovina la citazione - 9

1 - "Ma perché nun me sposi?"
"Ma che? me sarvo da una condanna e me ne vuoi appioppa' n'arta? A matta!

2 - "Dimmi un po' ragazzolo, tu conosci un certo Mario, che abita qua intorno?
"Qui de Mario ce ne so' cento"
"Mo sì, va bene Mario questo l'è uno che ruba."
"E sempre cento so'! "

3 - "Eh, mi so’ una ragazza seria, so’! Non posso mica andare a ballare con un ragazzo solo!"

4 - "Femmina piccante, prendila per amante; femmina cuciniera, prendila per mugliera."

5 - "Senti, lèggite i giornali domattina: a me me trovate nella pagina sportiva, all’avversario mio negli annunzi mortuari!"

6 - "Sono sempre i più meglio che se ne vanno."
"Eh, è la vita: oggi a te, domani a lui."

7 - "Dunque un modo per aprirla è quello della dinamite. Sistema che usava il famoso fu Cimin."
"Fu Chi Min? Chi è, un cinese?"
"Ma che cinese! Veneziano era! “Fu” sarebbe che morì, Cimin è il cognome, no?! Poveraccio, saltò in aria con tutta la cassaforte."

19 novembre 2010

per un nuovo miracolo italiano

Non sto seguendo il programma di Fazio e Saviano "Vieni via con Me". Non lo seguo per un motivo particolarmente terra-terra, ovvero che il lunedì sera ho il calcetto. E comunque, grazie a internet, posso tranquillamente godermi gli highlights (come si direbbe in gergo calcistico) il giorno dopo su Youtube.

A dir la verità, non trovo particolarmente simpatico ne' Saviano, ne' Fazio, però visto che - coincidenza delle coincidenze! - due giorni dopo la puntata che parlava di collegamenti tra Camorra e la Lega Nord, hanno catturato Antonio Jovine, noto boss camorristico (nascosto, badate bene, in casa sua), speriamo che questo programma vada avanti a vele spiegate.

Così magari nei prossimi mesi assisteremo a:
puntata sui collegamenti tra Camorra e Mafia -> cattura di Vincenzo Mazzarella, che si nascondeva a casa di Dell'Utri, il quale giura sulla testa dei figli di qualcun'altro di non conoscerlo per niente;
puntata sulla strage di Capaci -> cattura di Tonino, l'uomo che azionò il telecomando a distanza che fece saltare in aria Falcone; si nascondeva in una villa di Arcore: faceva l'addestratore di cani.
puntata sull'asse Camorra-Al Qaida -> cattura di Osama Bin Laden, che si nascondeva in un ufficio tutto vetrate di Wall Street;
puntata sulle correnti neofasciste in Europa -> cattura del vero (e ancora vivo) Hitler, che si nascondeva in una birreria dell'Alsazia; ubriaco perso, giorno e notte, cantava cori antisemiti, ma nessuno se lo cagava più. Hanno tutti di peggio a cui pensare.

18 novembre 2010

semplice, no?

Ieri ero ammalato, ma sono andato ugualmente in ufficio. Verso le 15,30 sono scappato perché tremavo dalla febbre. La classica febbre che mi viene quando sono molto stanco e il mio corpo lascia libero spazio ai vari germi che le mie figlie portano a casa, come simpatiche strenne natalizie.
Così oggi sono stato a casa, per riprendermi un po' e, riflettevo, che stando a casa:
• non ho bevuto i soliti 3 o 4 caffè al giorno
• non ho speso soldi per il pranzo
• non mi sono incazzato con i clienti
• sono riuscito a leggere quasi tutto il libro che avevo iniziato quest'estate
• ho passato del tempo utile con le mie figlie, e non le solite due ore, in cui riesco a malapena a far da mangiare, cenare con loro, mettere loro il pigiama e infilarle a letto.

La morale la trovate da soli, vero?

14 novembre 2010

io gli amici li scelgo

È incredibile come a 40 anni io riesca ancora a prendermi delle tronate colossali. Si potrà dire che sono un ingenuo, chissà. È che io alle amicizie ci tengo molto e non riesco a concepire che per gli altri non sia lo stesso.

Gurdandomi indietro, nella mia vita, vedo tante amicizie andate in fumo. E, mi viene da aggiungere, non per colpa mia.
Certo: con l'età ho capito e accettato il fatto che questo valore non per tutti abbia gli stessi parametri, quindi non ne faccio un problema. È così è basta.
Ma ugualmente riesco a prendere delle sberle in faccia che mi lasciano un po' rimbambito e mi viene da chiedermi come sia possibile.
La risposta è molto semplice: pregio o difetto che sia, io non so stare da solo. O forse sarebbe meglio dire che non mi piace stare da solo. Mi piace avere bisogno degli altri e che gli altri abbiano bisogno di me. Mi piace sentirmi circondato di gente che mi vuole bene.

Un esempio: martedì sera ci vediamo con degli amici per un aperitivo veloce. La frenesia dell'appuntamento fa sì che ci si scambino battute tipo "Ma quand'è che ci vediamo con calma?" "Facciamo una cena?".
Fino a una sorta di epilogo: "Facciamo questo sabato da me? Però ve lo posso dire domani?" Con il consueto entusiasmo rispondo "A me puoi dirlo anche sabato mattina, intanto noi siamo a Milano e difficilmente ci muoviamo".
Morale: è passata una settimana e io non ho più sentito nessuno.

Ecco: io ci rimango male. Non mi va minimamente di calarmi nella parte di quello che, con le braccia conserte, batte la punta del piede e dice "Allora?", perché penso che ognuno abbia il proprio da fare. Quindi aspetterò la prossima occasione.
Però più si avvicinava il sabato e più sentivo aumentare in me la delusione. Sabato sono stato in giro con le bimbe, quindi più di tanto non ci ho pensato, però sabato sera, quando ormai ero certo che non si facesse più nulla - ci pensavo e un po' mi sono intristito.

Questa freddezza o superficilità nei rapporti non mi piace. E non mi ci voglio neanche abituare.

La citazione cinemtografica è d'obbligo.

10 novembre 2010

i Re dell'invidia

Venduti, ruffiani, inutili, traditori: ho sentito chiamare i Kings of Leon in un sacco di modi in questi ultimi anni. E sinceramente non capisco perché. Perché la gente si debba sentire tradita da un gruppo musicale è un mistero che mi attanaglia non poco.
Vojo di': ma che v'hanno fatto? Vi hanno promessa amicizia eterna e poi sono venuti a casa vostra, vi hanno stuprato la nonna e dato fuoco alla cucina?

I KoL sono un buon gruppo pop/rock e basta. Cosa pretenda la gente da loro è un mistero. A me piacciono, non li idolatro e nemmeno li odio. I loro dischi sono piacevoli e quindi li ascolto, senza tener l'orecchio in bilico tra il "mi piace" o il "mi fa schifo".

Certo, preferisco il precedente "Only by the Night" alla loro ultima produzione "Come around Sundown", ma non ho nessuna intenzione di aprire gruppi "anti KoL" su facebook o altre scemate del genere.

09 novembre 2010

crolla, governo ladro

Mi prendo 5 minuti per dire una cosa sul crollo della Casa dei Gladiatori a Pompei.
Quell'imbecille di Sandro Bondi (perdonate i sinonimi), che dovrebbe essere il nostro Ministro della Cultura (oddio!) dice che la Casa dei Gladiatori non è crollata perché i soldi per la manutenzione e il restauro se li sono mangiati la camorra e la politica (riperdonatemi i sinonimi) ma a causa di un'infiltrazione.

Mi ricorda quando Giovanardi disse che Stefano Cucchi non era morto perché la polizia l'aveva pestato a sangue, ma perché era debole di costituzione. Se metto sotto Bondi e Giovanardi con la macchina, dite che il giudice mi scagiona perché sono morti "a causa della loro fragilità fisica che non li ha resi invulnerabili all'urto"?

07 novembre 2010

il ritorno della famiglia ravatto

Autunno, tempo di grandi ritorni sugli schermi. Dopo X Factor e il Grande Fratello, è giunta l'ora della Famiglia Ravatto*.
Le avventure di una simpatica famiglia sgangherata, alle prese con la pericolante vita di tutti i giorni.
Nel primo episodio i genitori sono alle prese con mal di gola e raffreddori fotonici di quelli che ti fanno parlare come Mami in "Via col Vento"; la figlia piccola con un raffreddore intasatubi che si perpetra da una settimana, mentre la figlia grande - vera protagonista dell'episodio - sfoggia una bella febbrona da cavallo, unita a lanci di vomito in pieno stile Linda Blair.
Con un'aggravante: l'unica cosa che ha mangiato in tutta la giornata sono dei biscotti Oreo (biscotti neri, farciti con la crema). Ergo: applausi a scena aperta per la scena del vomito a spruzzo di colore nero.



* ravatto= termine genovese che indica gli scarti, le cianfrusgalie e gli oggetti mezzi rotti. La cose che si trovano solitamente in soffitta, per intenderci.

04 novembre 2010

controcultura

Fabri Fibra non mi fa impazzire. Cioè: se di rap o hip-hop dobbiamo parlare gli preferisco di gran lunga gente come Caparezza. Però il ragazzo musicalmente parlando ha delle qualità, bisogna ammetterlo.

Il suo pregio, ma anche il suo difetto, è quello di aver creato dei gran polveroni, per fare in modo che si parlasse di lui. O bene o male, basta che se ne parli, si dice da tempo nell'ambito pubblicitario.
E lui è sempre riuscito a far parlare di se'. Tanto che io sono partito prevenuto nei suoi confronti. Poi un giorno sono incappato nel programma di MTV "in Italia" dove lui scorazzava in giro per lo stivale, mostrando la vita vera dei giovani di oggi, la vita di tutti i giorni. Quella che non fa mai notizia. E ho scoperto (ma lo immaginavo) che non è per niente un pirla.

Così ho voluto dare una chance al suo nuovo disco. Non mi piace per diversi motivi: innanzitutto non è il mio genere; in seconda battuta il suo modo di fare hip-hop è un po' troppo "gangsta style" per i miei gusti. Terzo motivo: le parole e di conseguenza le canzoni non sempre scivolano bene (su questo punto lui ci gioca anche un po'; in un paio di canzoni si autointerroga con frasi tipo "cosa ho detto?").

Però il disco non è da buttar via, anzi. Ma come? Hai appena detto che non ti piace!
È vero, però di dischi così ce n'è bisogno. C'è bisogno della critica sociale, dello sputtanamento dei politici e della presa per il culo dell'italiano medio. E se non lo fa un rapper chi lo fa?

Consigliata la sequenza "Più o meno", "Spara al Diavolo", "Controcultura" e "Vip in Trip" (che è anche il singolo; potete tranquillamente guardarlo/ascoltarlo su Youtube)

03 novembre 2010

indovina la citazione - 8

Questo film ha talmente tante citazioni, che ho avuto difficoltà a sceglierne così poche. E anche a sceglierne due o tre un po' difficiline, sennò che gioco è?


1 - Il preservativo è la scarpetta di vetro della nostra generazione.

2 - Devi considerare la possibilità che a Dio tu non piaccia.
Che non ti abbia mai voluto, che con ogni probabilità lui ti odi.
Non è la cosa peggiore della tua vita?

3 - Infilarti le piume nel culo non fa di te una gallina.

4 - Siamo cresciuti con la televisione che ci ha convinti che un giorno saremo diventati miliardari, miti del cinema, rock star, ma non è così e lentamente lo stiamo imparando. E ne abbiamo veramente le palle piene.

5 - Tu non sei il tuo lavoro, non sei la quantità di soldi che hai in banca, non sei la macchina che guidi, ne il contenuto del tuo portafogli, non sei i tuoi vestiti di marca.

6 - Ovunque viaggio una vita minuscola: porzione singola di zucchero, porzione singola di latte, panetto singolo di burro. Il kit per hobby Cordon Bleu a microonde. Shampoo e balsamo in un unico prodotto, campioncini di colluttorio, saponettine. Le persone che incontro a ogni volo sono i miei amici "porzione singola". Tra il decollo e l'atterraggio passiamo del tempo insieme, ci spetta solo quello.

7 - Le cose che possiedi alla fine ti possiedono.

8 - "Colpiscimi più forte che puoi."
"Cosa?"
"Voglio che tu mi colpisca più forte che puoi"

02 novembre 2010

indovina la citazione - 7

1 - "Come sta signora Leach? Io sono Alfred Manfrend Insen Jones. Sono della CIA."

2 - "Scusami per mio fratello, Ken, so che è poco sensibile. Ha avuto una vita dura. Papà lo picchiava sempre."
"Poco".

3 - "Voi inglesi... Voi credete di essere così superiori, vero? Beh, siete i rifiuti del pianeta. Un gruppo di pomposi, malvestiti, morti di fame, sessualmente repressi, teppisti del..."

4 - "Ora parliamo di mia sorella. È una ragazza molto molto sexy, capisco che tu voglia darti da fare con lei. Va benissimo, sbagliavo io, scusami. Ero geloso, va' tranquillo. Fai il porco, fa' pure. Scopatela fino a farla diventare blu. Tu mi piaci Archie. Io voglio solo essere d'aiuto."

5 - "Chiamarti stupido sarebbe un insulto per tutti gli stupidi del mondo. Ho conosciuto delle capre più intelligenti di te. Una scarpa ha quozienti di intelligenza più alti. Ma tu credi di essere un intellettuale, vero scimmione?"
"Gli scimmioni non leggono di filosofia"
"Sì, invece, solo che non la capiscono"

6 - "Non chiamarmi mai mai mai stupido"