23 dicembre 2006

Piccole grandi evoluzioni

Anita interagisce sempre di più. È veramente stupefacente la capacità di apprendimento: starei tutto il giorno a guardare le piccole evoluzioni dei suoi comportamenti. Sono cose che solitamente si danno per scontate, ma quando hai un bambino piccolo ti piace rivivere con lui ogni singolo passaggio. Per esempio adesso non si lamenta solo quando ha fame o sta male: inizia anche a volere le cose, quindi si lamenta se le porti via un oggetto mentre lei ci sta giocando.
E poi afferra le cose: ha ormai padronanza delle sue mani e, se ancora non riesce a capire bene le distanze tra se’ e l’oggetto che vuole prendere, è comunque affascinante vedere come si protenda verso l’oggetto con le braccia stese e i palmi delle mani bene aperti. E appena tocca la materia, stringe la mano. Certe volte anche stritolando l’oggetto. Ne sanno qualcosa le povere gerbere sul tavolo di sala.

21 dicembre 2006

feste?

Finalmente ci aviciniamo alle vacanze natalizie in modo concreto.
Oggi è il penultimo giorno di lavoro. Anzi: era!, visto che sono le 20 e sto per uscire.
Come sempre più spesso accade, arrivo a Natale che neanche me ne rendo conto e non riesco a vivermi questa festività con un po' di pensiero a riguardo.

Vorrei scrivere di un sacco di cose, qua sul blog, ma il tempo è tiranno.
Spero di riuscire domani.

17 dicembre 2006

fine anno, tempo di casini

Ogni fine anno succede sempre la stessa cosa: si moltiplicano gli impegni lavorativi e “sociali”. E non sto parlando di regali di Natale. Quelli, se Dio vuole, me li smazzo abbastanza velocemente. È che cominciano i periodi delle cene, delle feste, delle feste degli altri (ce ne ho una mercoledì, in cui devo fare da dj). Eppoi lavorativamente è un delirio: come succede anche a luglio, tutti i clienti sono colpiti dalla sindrome del “riusciamo prima delle ferie?” e così le serate in agenzia si sprecano.
In tutto ciò c’è pure Anita con la bronchite, quindi, in teoria, dovrei stare a casa un po’ di più ad aiutare Dalia.
Evviva lo sipirito natalizio!

13 dicembre 2006

Festa aziendale

Tra un quarto d'ora dovrei essere alla festa aziendale di Natale. E sono in ufficio a lavorare.
Si vede tanto che non ho voglia di andare?

01 dicembre 2006

questioni di principio

Ieri mattina momento di sconforto: sul mio conto non ho soldi a sufficienza per pagare l'anticipo delle tasse.
Ipotesi 1: me li faccio anticipare dalla banca, per un interesse (loro) di 30 euro.
Ipotesi 2: posticipo il pagamento, pagando una mora di 50 euro allo stato.
Soluzione? Eccheccazzo: piuttosto ce ne rimetto 20, ma io di dare 30 euro in più al sistema bancario proprio non ce la faccio. È una questione di principio.

29 novembre 2006

it's evolution, baby!

Anita cresce. E tanto.
Interagisce con le cose e le persone. Mi ha già preso gli occhiali un paio di volte. Oppure, mentre Dalia la allatta, lei le afferra la maglietta e se la tira addosso. Fa delle cose fenomenali.
Eppoi sorride sempre. Anche sull'autobus, se uno sconosciuto le sorride, lei sorride subito di rimando e poi nasconde la faccia con quella vergogna un po' vezzosa tipica dei bambini piccoli.
Ieri sera a un certo momento, mentre io le preparavo il bagnetto e Dalia la teneva in braccio, è scoppiata in una sua prima, nitida, sonora risata.
Non abbiamo capito perché si sia messa a ridere così, però ci ha fatto talmente ridere...

24 novembre 2006

c'è stato un periodo

C'è stato un periodo in cui mi facevo un sacco di domande, in cui mi struggevo sul significato della vita, in cui pensavo - come è sicuramente è successo a molti - che lo scemo del villaggio fosse l'unica persona veramente felice.
Poi ho scoperto la ganja.

20 novembre 2006

Pac-Man

Anita è in un periodo in cui mangia tutto.
Anche il mento di sua madre.

domenica senz'auto

Ieri è iniziata l'annuale ipocrisia delle domeniche senz'auto.
Ormai lo sanno tutti che non servono a nulla e sono solamente un palliativo per i nostri polmoni.
La cosa positiva, però, è che la gente esce di casa con qualsiasi mezzo: bici, pattini, mezzi pubblici.
Sono tutti in giro con la convinzione che per un giornoalmeno ci si possa riapproriare della città.
E anche noi siamo usciti: in giro per il centro con la carrozzina, ci siamo concessi un pomeriggio di relax.
Non faceva neanche tanto freddo e c'era un sacco di gente. Ma proprio tanta.
E siamo pure tornati a casa a piedi, dal centro.

13 novembre 2006

Battesimo



Ieri pomeriggio abbiamo battezzato Anita.
È stata bravissima, anche se:
- c'erano duecento macchine fotografiche e telecamere tipo canale 5 (tutte rivolte allo stesso bambino, che ovviamente non era il nostro);
- un sacco di gente l'ha toccata, presa in braccio, "ciccicicci quant'èbbella tuttasuopadre tuttasuamadre" e quant'altro;
- l'hanno immersa in acqua ben tre volte;
- alla festa c'erano palloncini che scoppiavano ogni due per tre;
- c'erano un sacco di bambini urlanti.

Direi che è quasi pronta per l'ascetismo.

08 novembre 2006

Antipatico

Sono antipatico. In questi giorni particolarmente.
O meglio: non faccio niente per nascondere la mia indisponenza nei confronti di persone o situazioni o cose.
Affanculo il buonismo.
Qualche giorno fa ho fatto una scenata alla "dr. Cox" di Scrubs a una mia collega che mi rompeva i coglioni in un giorno in cui ero particolarmente indaffarato.



Mi sono alquanto stancato di fare buon viso a cattivo gioco. Il che non vuol dire che io d'ora in poi tratterò tutti male, sia chiaro. Tratterò male chi, in mia insindacabile opinione, se lo merita.
Ma neanche "male". È solo una questione di non far finta che le persone mi siano simpatiche, quando in realtà non lo sono per niente.

In queste occasioni mi viene sempre in mente Max Gazzé, quando dice "un piccolo problema personale di filosofia: su come trarre giovamento dal non piacere agli altri, come in fondo ci si aspetta che sia"

06 novembre 2006

Tuffi dagli scogli

Oggi è una giornata un po' così. Così come? Non lo so.
Sono pervaso da una serie di emozioni che ruotano intorno a una specie di malinconia.
Penso che all'origine di tutto ci sia la nostra ennesima "trasferta" a Berzano.
Abbiamo cominciamo un gruppo di condivisione* insieme ad altri ragazzi e ho lasciato decantare le cose che ci siamo raccontati per un giorno. Da ieri sera sono particolarmente riflessivo. Ho ascoltato le storie di persone che si fanno largo a gomitate pur di trovare la propria strada e realizzare i propri sogni. Hanno abbandonato lavori "sicuri", luoghi familiari e quant'altro. Adesso sono felici.
E io? Cosa aspetto a trovare una strada che sia un po' più mia? E quella che sto cercando di intraprendere sarà quella giusta? Avrò coraggio e resistenza per portare avanti le mie scelte? Saprò affrontare tutte le difficoltà?
Io dico di sì. Ma ci devo provare. Devo partire.
È un po' come quando da bambino mi tuffavo dagli scogli tra Celle e Varazze. Il momento topico era quando staccavo (dopo lunghe esitazioni) i piedi dallo scoglio. Poi il volo e l'entrata in acqua erano come una liberazione. Ed ero felice.



Colonna sonora del giorno: Emiliana Torrini, "Fisherman's Woman"

* cos'è un gruppo di condivisione: un tot di coppie che si frequentano condividendo umori, problemi, paure, gioie, esperienze. Lo schema è quello del racconto e della non-discussione; ovvero ognuno racconta le proprie esperienze riguardo a un argomento e gli altri sono tenuti ad ascoltare ma a non intervenire. Non c'è discussione, solo condivisione. Appunto.

01 novembre 2006

Aggiornamenti vari

Anita
Anita cresce. Tanto e bene. Ieri le hanno fatto le prime vaccinazioni e, poverina, le ha fatto male. Per il resto sta benissimo. Chiacchiera un sacco e sorride sempre. Mi porto una gioia nel cuore. Costantemente. Ogni giorno.



Dalia
Lo immaginavo, ma non così tanto: Dalia è una mamma eccezionale. Con la bambina è sempre paziente e sorridente; non si avvilisce mai. Tutt’al più si addormenta. Ma chi la conosce sa che è una sua peculiarità.

Lavoro 1
In ufficio la situazione non è delle più rosee. Mi sento sempre molto fortunato perché faccio un lavoro che mi piace e perché lavoro gomito a gomito con degli amici. La situazione societaria invece lascia un po’ a desiderare. E il problema è che non c’è il minimo segno di cambiamento.

Lavoro 2
L’alternativa lavorativa prosegue: ieri sera sono andato a presentare un lavoro a Recco, nello studio di Worre (con cui sto collaborando). La presentazione non è andata ne’ troppo bene, ne’ troppo male. Diciamo che è stato un incontro interlocutorio. Adesso ariva il momento dei preventivi. Io non farò sconti, ne’ sparerò alto: se dovessimo avere l’appalto di questo lavoro, però, sarebbe il primo mattone per costruire qualcosa di nuovo. Speriamo.

19 ottobre 2006

Febbre

Dopo non so quanti anni, mi son preso la febbre.
Saranno forse i primi sintomi dell'avere una bambina in casa, o forse (più probabilmente) era solo la troppa stanchezza accumulata.
Fatto sta che sabato mattina, siamo andati a Rapallo al matrimonio di Federica e Bruno ed io mi sentivo a pezzi.
La bambina era sconvolta da tutta quella gente e da tutto quel rumore. E giustamente era più frignona del solito. Io stavo male per la stanchezza (avevo dormito 3 ore) e per il mal di gola.
Fatto sta che alle 15 decidiamo di andarcene dal matrimonio. Ero talmente stanco che, mentre guidavo verso Celle, Dalia mi dava le bottigliate in testa per non farmi addormentare.
Poi quando siamo arrivati a Celle, la conferma: 38 di febbre e un mal di gola da paura.
Così mi sono passato da sabato a lunedì mattina a Celle, debilitato dalla febbre, che mi sono trascinato a Milano.
Sono tornato in ufficio solo oggi (che è giovedì).



Nota divertente: lunedì mattina mi sveglio (a Celle) e questo qua sopra è quello che vedo fuori dalla porta.
È mia sorella Lucia, che abita al piano di sopra, e che, detestando la troppa invadenza, si sincera delle nostre condizioni in questo modo.

13 ottobre 2006

Primi problemi

Il soggetto denota i primi problemi nell'usare simultaneamente il fattore bicicletta e il fattore lettore mp3.
Soprattutto nell'ascolto di un brano denominato "Even Flow", durante il quale il soggetto canta a squarciagola, con disturbo della quiete circostante, e compie manovre che contrastano con il fluire del traffico cittadino.

12 ottobre 2006

Adesso ce l'ho anch'io.



Ecco qua il mio nuovo lettore mp3, preso con i punti dell'Esselunga.
Non è proprio proprio così, ma ci somiglia.
Vista la mia innata predisposizione all'anticonformismo, mi sono sempre ben guardato dal comprarmi un iPod (è come il cellulare? prima o poi lo avranno tutti?).
Però i miei spostamenti in bici ormai necessitavano di una colonna sonora; così ho sfruttato l'out-out dell'Esselunga (i miei punti scadranno a breve, anche se ne ho una valangata) per possedere finalmente anch'io un lettore mp3.
Prima carica:
Pearl Jam live in Verona 2006;
Joan as a Police Woman;
e ovviamente i Tool con 10,000 days.

Così ho 3 livelli di musica differenti. Rispettivamente: normale, scampagnata, corsa forsennata. E posso pedalare ascoltando l'uno o l'altro, in base all'umore del giorno.

03 ottobre 2006

5 film, 5 libri, 5 dischi

Raccolgo l'invito di Paci per stilare una mia personale classifica (impresa difficle, lo ammetto) di film, libri e dischi.
Queste cose sembrano fatte apposta perché uno il giorno dopo dica "cazzo, è vero: non ho messo xxxxxxxxxxx".
Ci provo lo stesso.

FILM
C'era una volta in America - Sergio Leone (la perfezione cinematografica)
Il grande Lebowsky - fratelli Cohen (c'è bisogno di aggiungere qualcosa?)
The Snatch - Guy Ritchie (lo amo)
Apocalipse Now - FF Coppola
Pulp Fiction - Quentin Tarantino



LIBRI
Alta Fedeltà - Nick Hornby (immancabile)
Sotto il Culo della Rana, in fondo a una miniera di carbone - di Tibor Fischer
Eureka Street - di Robert McLiam Wilson
Monsieur Malussene - Daniel Pennac (la summa di tutti i libri di Pennac)
Il Lercio - Irvine Welsh

DISCHI
The Final Cut - Pink Floyd (la perfezione musicale)
the Joshua Tree - U2 (stupendo)
Versus - Pearl Jam (quando si canta col cuore in mano - citaz. da Ale)
Houses Of The Holy - Led Zeppelin (capolavoro)
10,000 days - Tool


rimbalzo la palla, se la vogliono, a Ale, Livio, Garage, Vittorio e Fabbio.
Eddai, che non c'avete un belino da fare...

28 settembre 2006

Ritardi

8,50: sto per uscire di casa.
Dalia è sotto la doccia e io sento la bambina che si sta svegliando.
E mi spiace che si possa svegliare e non trovi nessuno intorno.
Allora sto lì; le dico "buongiorno" e cerco di essere il più dolce e gentile possibile.
Lei mi guarda un po' strano. Poi mi mette a fuoco e via: spara uno di quei sorrisoni che mi stendono.
E un altro. E mentre le parlo un altro ancora.



E come diavolo faccio ad arrivare in ufficio in orario?

27 settembre 2006

La puerpera

Aveva ragione Michele: "così entrerai a far parte delle puerpere dell'agenzia", mi diceva. E in effetti...
Mentre arrivo in ufficio o mentre prendo il caffè mi sento circondato.
"ma riesci a dormire? perché la mia prima, guarda... un tormento..."
"mi raccomando: devi assolutamente fare..."
"mi raccomando: non devi assolutamente fare..."

Chissà se diventerò così anch'io...

19 settembre 2006

Risus abundat...

Stasera per la prima volta Anita ha volontariamente (credo) risposto ai sorrisi di Dalia.
Dalia le sorrideva e le parlava e lei rispondeva con altri sorrisi. Questo conferma due cose:
1 - che la bimba sta crescendo e inizia piano piano a interagire con la mamma.
2 - che i papà non contano un belino.

18 settembre 2006

Pearl Jam Live!

Se qualcuno ha qualche dubbio sulle performance su disco di questa band, non può averne per quanto riguarda i concerti.
Sono state due serate diversissime (dal punto di vista della scaletta) ma ugualmente intense: due show veramente belli!

Sabato, Verona.
ci siamo presi un acquazzone incredibile prima di entrare e anche per i primi tre quarti d'ora di concerto.
Ma il concerto è stato fenomenale. Tanto che appena uscito, ho pensato di vendere il biglietto di Milano, per non intaccare un ricordo così bello.
Eravamo in quarta fila con Ale, Fabbio, Renato e la Manu (grazie Renato, per gli splendidi posti).
Memorabile l'improvvisazione "my Verona" (sulle note di "my Sharona").
Quando ha smesso di piovere sono riuscito a fare anche un po' di foto (tipo questa qua sotto).



Domenica, Milano.
memorabile anche questo. Mi sono messo un po' più indietro del solito, perché volevo godermi il concerto in santa pace. Ero con Monty, Maurino, il Mazza e Nanni (incontrato lì per caso).
Una scaletta incredibile, costellata di vere "chicche": Parachutes, State of Love and trust, Crazy Mary.
Il momento più bello è stato quando Eddie ha dedicato una canzone a sua moglie (che era a lato palco) che ha incontrato proprio a Milano, 6 anni fa e ha cantato da solo "Picture in a Frame" di Tom Waits. Lacrime di commozione.

15 settembre 2006

Verona-Milano

Ed eccoci: due concerti in due giorni.
Anni di militanza perlgemmica meritano almeno un paio di date: domani a Verona e domenica a Milano.
Non di più, perché in questo periodo c'è veramente tanta carne al fuoco, quindi di più non se puede.
Però sarà bello arrivare domani a Verona e rincontrare un sacco di amici: Ale, Fabio, Vittorio, Renato, Iacopo... ce n'è un mare.
Sarà molto piacevole.
Speriamo solo non diluvi (anche se le previsioni non dicono nulla di buono).

13 settembre 2006

La Bici

Da lunedì ho ripreso a venire in ufficio in bici.
È una cosa veramente bella.
Per un po' di tempo, a luglio, facevo ogni giorno una strada diversa.
Adesso ormai ho capito qual è la strada migliore, quindi in questi giorni sto provando le varianti e le varie scorciatoie.
Quella di stamattina - attraversando il quartiere isola - mi ha dato grosse soddisfazioni.

Nota a margine: in questi giorni sto pensando a un progetto insieme a Steven.
Forse si farà qualcosa, forse nò, forse si farà ma sarà diversa.
Non so bene come andrà a finire.
Staremo a vedere.

08 settembre 2006

Tempo di controlli

Visite su appuntamento è il tema principale della settimana.
Lunedì analisi audiometrica per Anita. Tutto bene.
Mercoledì prima visita pediatrica. Tutto bene.
Stasera alle 18,00 invece ho una visita cardiologica di controllo.
Sono tranquillissimo; anche se, in famiglia, i precedenti non sono stati proprio esemplari.

03 settembre 2006

Come può un naviglio arginare il mare...

Dopo tre settimane di Celle, siamo tornati a Milano.
Un po’ dispiace e un po’ siamo contenti.
Ovviamente dispiace lasciare il mare, la spiaggia, le passeggiate e, soprattuto, l’essere in ferie.
Però siamo anche contenti di essere di nuovo nella nostra casa e riprendere i nostri ritmi.
Ci attende un inverno molto intenso e non vedo l’ora di viverlo tutto.

12 agosto 2006

chiuso per ferie

Per un po' di tempo questo blog sarà fermo, perché domani mattina partiamo per Celle Ligure.
Presumibilmente torneremo il 3 settembre.
Se ci penso mi sembra lontanissimo. Sì, perchè da quando c'è Anita ogni giornata è intensissima e pensare che sia nata solo otto giorni fa mi sembra impossibile; mi sembra passato un mese, almeno.
Peccato che a Celle Ligure non ci siano internet point, sennò aggiornerei volentieri queste pagine.
Vabbè, un saluto a tutti e buone vacanze.

No surprises

Oggi per far addormentare Anita, ho messo in repeat "No surprises" dei Radiohead.
I più maligni potrebbero dire: grazie, i Radiohead fanno addormentare chiunque, figurati se non funzionano anche con tua figlia.
Ma a me questa canzone piace molto. E vista la melodia da carillon, mi son sempre detto che sarebbe stata un'ottima ninna-nanna.
Infatti...

09 agosto 2006

Milano in Agosto

Milano in Agosto è bellissima.
C’è silenzio, le strade sono vuote e gli uffici pubblici sembrano aperti solo per te.
Certo: se cerchi una cartoleria aperta non la trovi sottocasa. Ma è bello andarne a cercare una, da solo nella strada, guidando piano e lasciando che “Joan as a Police Woman” ti culli tra un’ombra e l’altra (mi scoccia riconoscere un merito ad Ale, ma devo dire che questo disco mi “funziona” particolarmente, in questi giorni).
E poi i “superstiti” della metropoli sembrano sodalizzare tra di loro, accomunati dal destino che li vuole tutti con il corpo qua e con la mente da un’altra parte: si vedono più facilmente sorrisi e scambi di battute, anche tra sconosciuti.
A rasserenare il tutto, una dolce brezza quasi settembrina che, dopo i due temporali di settimana scorsa, ha abbassato il tasso di umidità e alzato l’umore delle persone.
Praticamente la mia città ideale.
Manca solo il mare.

07 agosto 2006

Dalia e Anita



Mi incanto a guardare mia moglie che allatta mia figlia.
E penso che non solo sono i motivi per cui vale la pena vivere, ma sono il ritratto della vita stessa.
E io continuo a commuovermi.

05 agosto 2006

ancora non ci credo

Incredibile.
Un'emozione fantastica: 'sto fagottino dolcissimo e patatissimo che sta lì. E mi guarda.
Fino ad adesso (neanche 48 ore, lo so: è presto per dirlo) non piange mai. O dorme o sennò tiene gli occhi aperti e mi guarda. O guarda Dalia.
E io mi sciolgo.

04 agosto 2006

Ghe l'emmu faeta!

All'1,06 di stanotte è arrivata Anita, finalmente!
50 cm per 3,180 kg.
Un'emozione incredibile.

01 agosto 2006

"e allora?"

L'espressione più gettonata in questo periodo.
Dovrei mettermi una risposta pre-registrata.

31 luglio 2006

Ereditarietà

Anita ancora non si fa vedere.
Deve aver ereditato i geni napoletani dalla madre.
Dai, che qua ci sono persone (e fiori) che ti attendono!

27 luglio 2006

ancora niente

Nonostante la data presunta del parto fosse domenica 23, della bimba ancora nessuna traccia.
Ora capisco il modo di dire "essere in attesa".

24 luglio 2006

domenica pomeriggio

Sdraiati sul letto, caldo soffocante, io faccio le parole crociate e Dalia legge.
Poi si gira e mi dice: "allora, ti piace veramente il nome Anita?" e io: "Sì, certo".
Poi guarda le parole crociate e (come sempre) mi dice: "dimmi quelle che non sai".
La prima che leggo, la leggo ad alta voce: "La Ekberg de La dolce vita".

21 luglio 2006

Venere

"Fra milioni di uomini al mondo io so
lei ama e vuole solo me
So che lei ama e vuole solo me
E non sono il più ricco o il più bello però
Lei vede la ricchezza in me
e poi lei vede la bellezza in me
E ogni giorno mi ripeto che
La fortuna bacia me sulla bocca
perché c'è una Venere
che quando chiamo è pronta
lascia tutto e corre qui da me

C'è chi compra pellicce e diamanti e non ha
l'amore di una donna
ha solo il corpo di una donna
E anche quando è lontana in un'altra città
l'amore mio ritorna
per me l'amore mio ritorna
E così stasera aspetto lei
e fra un minuto suonerà alla mia porta
Lei che non è triste mai
e anche quando è stanca
chiude gli occhi e canta un po' per me

E ogni giorno mi ripeto che
La fortuna bacia me sulla bocca
perché c'è una Venere
che quando chiamo è pronta
lascia tutto e corre qui da me"



Dedicata all'amore mio.
Non sarò mai capace di scriverti delle parole del genere, quindi mi tocca prenderle in prestito da Neffa.

18 luglio 2006

C'è grossa crisi

Musicalmente c'è grossa crisi, c'è grossa violenza.
A parte gli scherzi, mi ritrovo ad ascoltare della musica di cui non riesco a trasmettere la bellezza.
Da quando ero piccolino io, è cambiato proprio il modo di ascoltare la musica. Ora deve piacere tutto al primo ascolto. E un mese dopo puoi aver già dimenticato la canzone, perché ce ne sarà un'altra che ti piacerà al primo ascolto.
In più, c'è il problema delle radio e delle televisioni "marchettare", che ci propinano di continuo cose Sony o Virgin o che altro, perché devono vendere, vendere, vendere.
E vai giù di Shakira, di Robbie Williams, di Blue. Ma è musica quella?
E il peggio è che la gente è sempre più "musicalmente passiva" (come dice LoneSoul, nel forum dei Pearl Jam), quindi si fa piacere quello che passa il convento e non ascolta altro.

E così, eccomi qua: ad ascoltare per la milionesima volta i Tool, senza poter dire a qualcuno "senti qua che figata!", perché non c'è pazienza, non c'è una vera fruizione della musica. O ti piace subito o niente.
Cari i miei metallari californiani, se foste nati vent'anni prima - chissà - forse sareste stati dei profeti, come i Genesis, i Pink Floyd. Chissà.
Io intanto ringrazio e mi godo i vostri dischi.

17 luglio 2006

Manca poco

Si avvicina la data fatidica (che non è detto sia quella giusta).
Sabato e domenica abbiamo fatto un po' di commissioni, pulito la casa, montato la culla, ecc.
Adesso ci manca una bella giostrina da appendere sulla culla.

12 luglio 2006

Rasato

Stamattina sono andato dal parrucchiere a farmi rasare la testa. Come faccio ogni mese e mezzo/due.
Solo che oggi già in tre mi hanno detto "ah, ti sei rasato anche tu come i calciatori dell'Italia".
Cervelli globalizzati.

10 luglio 2006

e adesso ridateci la Gioconda!

Così recitava lo striscione più bello, visto tramite la televisione, in diretta da Piazza del Plebiscito a Napoli.
L'Italia ha battuto la Francia ai rigori e ha vinto il mondiale, ben 24 anni dopo lo storico "mundial" dell'82.
Porca miseria, sono passati 24 anni. Come sono vecchio.
Me ne sono accorto soprattutto quando De Rossi (che è dell'83, quindi è nato DOPO il mondiale di Spagna) è andato a battere il rigore.



Comunque, adesso dobbiamo concentrarci su un'altra grande "conquista".
Ben più importante e ben più emozionante.
Tra quindici giorni, circa...

05 luglio 2006

Sensazioni

E aggiorniamo questo blog, porcaccia miseria.
Da dove cominciare?
Cominciamo dal calcio: martedì sera si è svolta una delle più belle pagine della storia del calcio mondiale. Nella semifinale del campionato del mondo l'Italia ha battuto la Germania (padrona di casa) in una partita all'ultimo respiro: 2 a 0 con due gol segnati negli ultimi due minuti del secondo tempo supplementare. Una partita che presumibilmente passerà alla storia, sempre che non combiniamo qualcos'altro in finale, dove ci aspetta la Francia di Zidane (a proposito: ultima sua partita, perché ha detto che poi si ritira).



passiamo a cose più serie: la nascita.
Sempre martedì sera Dalia ha fatto un'altra ecografia. La bambina cresce, ma sembra che non sia ancora "impegnata", quindi la data del parto potrebbe slittare in avanti di qualche giorno. Forse 26 o 27 o 28.
Sempre a proposito di nascite, non è ancora arrivato Marco, di Paci e Ross, la quale aveva la scadenza il 7 di luglio. Attendiamo anche lui.

La bici.
Per il mio compleanno Dalia mi ha regalato una bellissima bicicletta da città. Manco a dirlo, il primo giorno che sono andato a lavorare in bici è venuto giù un nubifragio, ma se questo è lo scotto da pagare, ben venga. La bici è bellissima, ipertecnologica e si guida che è una meraviglia.

Lavoro.
Sono giorni di superlavoro: mi capita di tornare a casa veramente tardi e bollito. Come sempre, luglio è il mese del "vogliono vedere le cose prima di andare in ferie" e quindi i clienti ci caricano come muli. Pazienza. Tanta, anche, perché giorni è un po' difficile stare dietro a tutti. Ma vabbè...

26 giugno 2006

Italia-Australia 1-0

Nun ce se crede. Ma veramente.
Ormai lottavamo in dieci contro undici e attendevamo solo che gli australiani (scarsi, diciamolo) ci facessero un goal da un momento all'altro. E invece niente: loro non segnano. E all'ultimo minuto di recupero del secondo tempo, il rigore.
Er Pupone nostro lancia una sabongia che se il portiere avesse provato a pararla, probabilmente gli si staccava una mano.



E andiamo ai quarti. Meritando sicuramente più di un inconcludente Australia, che poteva massacrarci e invece non ha sfruttato neanche un'azione da goal.

22 giugno 2006

L'Italia passa

Battendo 2 a 0 la Repubblica Ceca, la nazionale italiana passa agli ottavi di finale del Coppa del Mondo.
Ce la giocheremo contro l'Australia o la Croazia. Stasera si saprà.

20 giugno 2006

Tool Live



Grande concerto ieri sera al Forum di Assago.
Ero molto curioso di vedere quello che secondo me è il miglior gruppo rock in attività.

E la performance live è stata veramente notevole, soprattutto per quanto riguarda il muro di suono che hanno sparato addosso a noi adoranti..
Maynard ha cantato tutto il concerto nell'ombra e girato verso i monitor, tanto che se ne intravedeva solo la silhouette (vedi foto sopra), ma va bene così.
Concerto di un'ora a trequarti, intensissimo e con un volume di fuoco impressionante.
Bravi bravi bravi.

Poi siamo andati a mangiarci un "Pita Gyros" e a berci una birra con Andrea (Lastnite), Renato, la Manu e Laura (LadyBug, che non avevo mai visto).

19 giugno 2006

the last Olba

Forse l'ultimo weekend a Olba che facciamo per un po' di tempo.
Il prossimo sabato e domenica dovremmo andare a Parma e poi penso che non ci allontaneremo più di tanto da Milano, per essere sempre "a portata di ospedale".
Siamo partiti venerdì pomeriggio e siamo arrivati a Olba con Livio e Ale, giusto per cena.
Sabato ci hanno raggiunti Garaz, Lisa, Matteo e Alberto.
Siamo riusciti a vederci la pessima figura dell'Italia contro gli Stati Uniti e il uichend è andato via in scioltezza tra schitarrate e battute.
Domenica sono arrivati anche Andrea, Sabien e Matilde.
Pranzo bellissimo all'ombra del laurum. Viene voglia di stare lì almeno una settimana.



Domenica sera, tornati a Milano, io e Dalia ci siamo cambiati in fretta e furia per uscire a cena e festeggiare il nostro primo anno di matrimonio. Faceva un tale caldo che io - io! - ho mangiato poco e niente.
Ma, come sempre, è stato bellissimo.

12 giugno 2006

Cambiamenti

Dalia sta cambiando molto. Fisicamente soprattutto.
Ma anche casa nostra sta cambiando. Sabato, dopo essere stati al corso preparto, abbiamo riorganizzato la casa: più cose in cantina e più spazio libero in casa.
Quella che ha subito più trasformazioni, ovviamente, è la futura camera della bimba.
Oltre ad essere stata svuotata (prima era la "stanza della rebonza"), ha anche cambiato colore.
Da così:



a così:

09 giugno 2006

Cominciano i mondiali

Oggi cominciano i mondiali di calcio di Germania. Sarà un'allegra serie di serate piene di partite che renderà le mie giornate più piacevoli e quelle di Dalia più noiose.
In effetti, riflettevo stamattina, anche a me il mondiale porta un po' di disagio: tutte le pubblicità, i programmi televisivi, le chiacchiere da ufficio, e quant'altro ruotano intorno al calcio, in questi giorni. E sono quelle cose che mi fanno avere a noia questo sport bellissimo.
Se solo si limitassero a far vedere le partite e basta.
Magari pure senza commento...

06 giugno 2006

Ancora Olba

Quello che si dice un week-end come si deve!
Venerdì 2 giugno (festa) siamo andati a Berzano per un ultimo incontro conclusivo con il gruppo di "Costruire Famiglia" e poi la sera siamo andati direttamente a Olba, arrivando giusto per cena.
Siamo stati lì da venerdì sera a domenica sera e sono stati tre giorni bellissimi.
Intanto ho colto l'occasione di stare un po' con Lucia, Paolo e i tre desperados, che tra una cosa e l'altro ci vediamo sempre poco. E poi abbiamo lavorato e ci siamo riposati (Dalia soprattutto, che ha dormito praticamente tutto sabato pomeriggio).
Giacomo ha monopolizzato la mia digitale e ha fatto un servizio tipo National Geographic, fotografando tutti i fiori, alberi, insetti, animali del circondario (compreso la zecca sulla mia gamba).
In questa foto, invece, ha detto a Stefano "fai una faccia interessante". Il risultato è esilarante.



Domenica (che era pure il compleanno di Paolo), sono venuti a trovarci Gabriele, Claudia con i tre bimbi e anche Giovanni e Carla.
Visto il ponte, il ritorno è stato obbligatoriamente per statali. Ma ormai ci siamo abituati.
Eppoi ci abbiamo messo sicuramente meno di chi ha fatto l'autostrada.

31 maggio 2006

La mia prima volta

Sembra incredibile, ma alla tenera età di 35 anni (quasi 36), oggi ho ricevuto la mia prima busta paga.
Assunto, dopo anni e anni di militanza. Dez incredibòl.

29 maggio 2006

meno 2

Mancano due mesi al grande evento.
Dalia è sempre più "ingombrante" e inizia ad avere qualche problema nello spostarsi o nel rigirarsi nel letto.
Siamo molto contenti, nonostante casa nostra sia invasa da un sovrumano quantitativo di roba proveniente da case altrui (cose che probabilmente i vari mariti sono stati ben contenti di levarsi di torno).
Abbiamo pure invaso la cantina.
Siamo circondati. Mi arrendo.

25 maggio 2006

14 anni

Sono passati 14 anni da quell'invito a pranzo.
Quel pranzo che si è prolungato tutto il pomeriggio e buona parte della sera.
14 anni fa ho iniziato una relazione che - chi l'avrebbe immaginato - sarebbe arrivata a progetti, vacanze, esperienze e al matrimonio, alla costruzione di una famiglia.



E come ogni anno, si ripropone sempre lo stesso dilemma: stasera dove la porto a cena?

17 maggio 2006

La linea d'ombra

Essere incinti è come la linea d'ombra di Conrad.
Si passa a un lvello successivo, con tutte le cose positive o negative che si possono trovare nella nuova "situazione".

Oggi sono depresso, perché, oggi come mai, mi sono reso conto che da quando siamo incinti abbiamo perso un casino di amicizie.
Ne abbiamo anche guadagnate (o recuperate) altre, per carità, quindi non è che io voglia fare "il piangina".
Però tutte le volte che perdo un'amicizia, io ci rimango male, anche se so che non dovrei, perché i percorsi delle persone si incrociano, si prendono e si lasciano di continuo, quindi è giusto che ognuno faccia la sua vita.
Ma continuo a rimanerci male.
Perché "Io gli amici li scelgo" come dice Moretti in "Bianca".
Non dò la mia amicizia a chiunque (e questo è anche un mio limite, a ben vedere).
E se quelli che hai e su cui conti ti abbandonano... beh.. ti girano i coglioni, no?

"...The sooner you realise that I'm perfectly happy
if I'm left to decide the company I choose..."

15 maggio 2006

Scusa come hai detto che ti chiami?

Forse un po' tardi, ma è arrivata la primavera.
sabato mattina eravamo al parco Sempione a giocare a basket, con una parte dei componenti del forum dei Pearl Jam.
Forse è meglio dire che sono loro che hanno giocato a basket: io e Livio ci siamo limitati a guardarli e a suonicchiare la chitarra.
Era proprio una bella giornata e il Parco è migliorato tanto, in questi ultimi anni. Meglio.



Sabato sera siamo stati al concerto di FraRock e il Drugo (cover di Dave Matthews).
Domenica invece abbiamo fatto le pulizie di casa, prima di andare al battesimo di Morgan, perché la sera sono venuti Marta con Benedetta e Ciro. Marta s'è fermata a dormire e probabilmente se ne va via domani.

Un paio di considerazioni volanti sul battesimo, invece.
Era un pluri-battesimo (cinque bambini contemporaneamente) e tra i vari invitati c'era Candido Cannavò (ex-direttore della Gazzetta dello Sport).
L'altra considerazione è: come si chiamavno i battezzandi?
Una Isabella. E fin qui...
Un'altro Massimo-Mattia. Evvabbè.
Poi c'era Morgan. E già lì si inizia a ridere.
Poi c'era Isabel. Poverina.
Ma l'ultimo era in assoluto il migliore: GianCesare!
Che solo a pronunciarlo me lo immagino in una posa mussoliniana affacciato a qualche balcone che sovrasta la folla. Ma come fai a chiamarlo GianCesare? Sto povero bambino mica potrà fare il panettiere o il dj... dovrà per forza fare il direttore di banca o il ministro. Sennò sai che prese per il culo...

13 maggio 2006

La cameretta

Oggi pomeriggio io e Dalia siamo andati allo spaccio Foppapedretti a ordinare tutti i vari componenti per la cameretta della bimba. Lettino, materasso, cuscino, due cassettiere e il famigerato armadiotto.
Il tutto ci costa un bel po', ma siamo talmente contenti...

08 maggio 2006

Solidarietà femminile

Ho scoperto un mondo.
Da quando Dalia è in cinta, tutta una serie di donne sono uscite (quasi) allo scoperto e hanno iniziato a "fraternizzare" con lei.
Quando una donna è incinta, tutte le amiche risvegliano il loro istinto più femminile e iniziano a dispensare consigli, racconti, corredini, indirizzi, passeggini, culle, bagnetti e così via.
E così anche amicizie sopite si risvegliano e ti invadono la vita innanzitutto di affetto e poi di cumuli di roba.
Quando si entra nella gravidanza, si spalanca la porta su un mondo stupefacente.
Da cui noi maschi ovviamente siamo esclusi, se non in qualità di camalli che trasportano e guidano.
E così casa nostra si stà riempiendo a poco a poco di qualsiasi tipo di oggetto che possa avere a che fare con la gravidanza.
Mi sa che dovremmo affittare un'altra cantina...

05 maggio 2006

Parachutes

Why deny all the troubles when combined
With the missing links it don’t feel like home now
That your gone all the troubles suddenly explained infinitum
You’re always wishing and never here at home

You all the dreams we shared and
lights we turned on
but the house is getting dark
and I don’t want to know your past
but together share the dawn
and I won’t need nothing else
cause when we’re dead
we would’ve had it all and died

I would’ve fallen from the sky til you
Parachutes have opened now

Heaven knows if there’s a ceiling
Come so low with the kneeling
Please know that I got all the friends I’m needing
Before my light goes out
As the doors are closing now

And far away will be my home
And to grasp this, I don’t know
But I don’t need
Further back and forth, a wave will break on me today

And love
Wish the world could glow again with love
One can’t seem to have enough

And war
Break the sky and tell me what it’s for
I’ll travel there on my own

And love
What a different life
Had I not found this love with you



Non riesco a levarmi questa canzone dalla testa.
La canto tutto il giorno.
E' bellissima.

03 maggio 2006

Tante cose

Quante cose e così poco tempo per scriverle tutte.
Le cose vanno bene; Dalia sta bene, anche se si addormenta ovunque si segga per più di 5 minuti di fila; ho preso i biglietti per i concerti dei Pearl Jam a Verona (grazie Renato) e Milano; ho preso il disco nuovo dei Pearl Jam, che sto consumando; il tempo inizia a mettersi al bello; eppoi questi ponti (Pasqua, 25 aprile e 1° maggio) mi hanno dato un bel po' di respiro.
Pensavo di non riuscire ad arrivare "sano" all'estate, ma per fortuna mi sono un po' ripreso.

Sotto, una foto di Matilde a Olba, il primo maggio (foto di Sabien).

29 aprile 2006

sabato sera

E' sabato sera ed è quasi ora di andare a nanna. Sì, non sono un gran nottambulo, effettivamente.
Domani scendiamo giù a Celle perché lunedì (primo maggio) è l'anniversario di matrimonio dei miei genitori.
Sono un po' brillo, perché siamo andati a cena fuori e abbiamo bevucchiato un po'...

Oggi è stata una giornata strana.
Oggi io e Dalia abbiamo "discusso". Non penso abbiamo mai litigato, sicuramente discusso sì.
E, prima di oggi, non succedeva da veramente tanto tempo (forse tre anni).
L'importante è che ci siamo chiariti e "ricoalizzati".
E abbiamo ricominciato a marciare insieme. E' veramente importante per una coppia.
Non sono un mostro d'intelligenza, ma una cosa ho capito negli anni: troppe persone cercano la donna perfetta o cercano di diventare un uomo perfetto per poter così conquistare donne perfette.
E' un'assurdità. La coppia esiste perché la vita in se' è difficile e noi abbiamo bisogno di un alleato.
Il rapporto di coppia è bello perchè ci si allea con un'altra persona e questa persona ti fortifica e tu fortifichi lei.
Nessuno è la salvezza di nessuno. Non esiste l'amore da incantamento.
Esistono persone con cui ci si allea per compiere il tragitto.
E il tragitto diventa più bello e più formativo.

Vabbè, sto diventando noioso. Vado a dormire.

26 aprile 2006

Olba, finalmente!

Stare a Olba è sempre bellissimo.
Oltre al paesaggio, l'aria che si respira e la tranquillità, c'è anche la sempre positiva voglia di cimentarmi con qualcosa di "fisico".
Tagliare legna, falciare il prato: sono tutte cose che mi riconciliano con la manualità delle cose.
Sono tornato in ufficio con le mani ancora un po' sporche e i vari segni sulle braccia fatti dai rovi e questa cosa mi rende felice.
Per chi, come me, fa un lavoro quasi esclusivamente "virtuale", andare a Olba è un toccasana.
Domenica c'erano anche Andrea e Sabien. Lunedì è passata la zia Egle con Lao e i due pupi a fare un saluto e poi è venuto Cuciuffo a cena. Martedì, invece, sono passati Gabriele e Claudia con i tre bimbi.
Degli altri nessuna notizia.

Dalia invece era bellissima. Seduta sul prato con la panciona prominente, mentre disegnava la disposizione dei mobili per la camera della bimba, era di una bellezza assurda.
GIà lei è molto femminile, per come si muove, parla e si comporta.
Con la pancia, poi, è il ritratto stesso delle femminilità.
La amo alla follia.

21 aprile 2006

Sbigottito

Sta finendo un'altra settimana di delirio lavorativo.
Un'altra gara; un altro tour de force; un'altra full immersion.
Direi che ce n'ho abbastanza le palle piene.
Per fortuna ci sono di mezzo i vari ponti pasquali, del 25 aprile, etcetera, sennò rimanevo distrutto.
Poi ho degli strani poteri: se qualcuno deve lavorare con me, si ammala. Vabbè.
La cosa importante è che domani ce ne andiamo a Olba per quattro giorni e sfogherò su tronchi, foglie e prato le mie nevrosi da impiegato insoddisfatto.

E per la serie "oggi le comiche", verso le 18 ne è successa una veramente ridicola: ho scoperto di essere assunto dal 4 aprile.
Cioé, io ho fatto la fattura di aprile e mi hanno detto di annullarla, perché ormai sono assunto.
Quando sono riuscito a riprendermi dalla shock, ho chiesto al mio capo e al commerciale che c'era nell'ufficio del capo: "Scusate, ma io non ho firmato nessun contratto e non ho concordato nessun prezzo. Come è possibile tutto ciò?"
Scuse su scuse, spiegazioni su spiegazioni, dopo venti minuti di discussione siamo arrivati al fatto che ormai DEVO essere assunto.
Boh, sono ammutolito. Settimana prossima cercherò se non altro di strappare un quorum mensile che mi vada bene.
E sarà dura.

14 aprile 2006

Tardi

Sono le due meno venti di notte. Abbiamo appena terminato il lavoro.
Stiamo aspettando che Paolo (il capo) monti tutto sul documento di presentazione.
Due giorni a dir poco tirati, questi ultimi...
Da domani, minivacanze di Pasqua: 5 giorni di ossigeno.
Spero di riuscire ad andare a Olba ad "aprire" la casa.

11 aprile 2006

Depre

Ieri doveva essere una giornata di festa, così come oggi.
Sì, perché stando a tutti gli exit poll, le previsioni, i pareri e quant'altro, il centro sinistra doveva stravincere le elezioni.
E invece la vittoria è arrivata, ma risicatissima. Ieri sera addirittura sono andato a dormire con il centro destra che, nelle proiezioni, continuava a salire, salire... Tanto che ero convinto di svegliarmi stamani in una terza era berlusconiana.
Sono a dir poco scoraggiato.
Insomma, non basta che 'sto nano abbia dimostrato di non aver combinato niente di buono in cinque anni, di avere collusioni con la mafia, che si sia fatto leggi apposite per tirarsi fuori dalla galera, che faccia figure di merda ogni volta che apre bocca, che si sia fatto una legge elettorale apposta a tre mesi dal voto... tutto questo non basta: la gente lo vota lo stesso!
Dati alla mano, uno su quattro vota Forza Italia. Uno su quattro! E' gravissimo.
Vuol dire che la gente si identifica e sostiene questo omuncolo ignorante, spocchioso e supponente.
Che rappresenta l'italiano medio. Ma non quello del sole, mare, pizza e "sempre cantare, mai lavorare". Magari.
E' l'italiano medio quello becero, maleducato, irriverente, che fa le corna, che racconta le barzellette invece di rispondere seriamente, che nega l'evidenza, che o con me o contro di me, che chissenefrega degli ideali l'importante è che non mi tocchino il portafogli.

Oggi ho capito che non ce lo leveremo mai dai piedi.
Perché se non sarà lui, sarà uno come lui.
Tristezza. Profonda tristezza.

07 aprile 2006

il Caimano



Ieri sera, dopo l'ecografia, siamo andati al cinema con Guido e Elena a vedere questo film che tanto fa discutere, alla vigilia delle elezioni.
Effettivamente non è un film SOLO politico. Ci sono altri due temi affrontati: il rapporto di coppia in crisi e la situazione del cinema italiano.
A me è piaciuto. Ci sono un paio di scene veramente molto belle.

05 aprile 2006

stop e ripartenze

Oggi all'una ho finito un periodo di superlavoro.
Probabilmente da lunedì ne comincerà un altro, ergo ho deciso che in questi pochi giorni che rimangono me la prenderò con moooolta calma. Sai che soddisfazione...
Dall'una alle cinque ho giocato al gioco dei film "invisibili" (http://www.moviesquiz.it/ - per chi avesse poco da fare in ufficio, lo consiglio caldamente; attenzione, però: è una droga da cui non ci si separa facilmente); adesso per un'oretta faccio "melina" come si dice in ambito calcistico e poi scappo a casa.
Anzi! Prima vado a prendermi il biglietto per il concerto dei Tool e poi vado a casa.

31 marzo 2006

Ho stanko

Riutilizzo questa vecchia espressione del Sechi, per aprire questo post "lamentino".
Sono parecchio stanco; mi è pure venuto un orzaiolo all'occhio destro. Lavoro un sacco e più che altro non c'ho più voglia.
Vorrei delle ferie. O vorrei avere la faccia tosta delle persone che si pigliano giorni di ferie così, senza particolare motivo.
Ogni tanto penso che quando nascerà mia figlia mi riprenderò tutto il tempo che ho regalato al lavoro; ma non sono sicuro di essere in grado di farlo. Bisogna esserci portati. E io in questo campo ho dimostrato di essere assai scarso.

28 marzo 2006

Altre invasioni (poco) barbariche

Venerdì, sabato e domenica sono venuti a trovarci Andrea, Sabien e Matilde.
Fa piacere passare del tempo insieme, visto che non ci si vede mai. Fra l'altro il weekend è servito anche da "stretching" per me e Dalia, visto che abbiamo fatto da baby sitter a Matilde per la giornata di sabato, mentre Andrea e Sabien si concedevano una giornata di shopping milanese. Quella bambina è un tesoro, mi fa morire dal ridere.



Sabato sera sono anche venuti Silvia e Stecco a cena con Bianca. Praticamente avevamo tre bambine in giro per casa. Una ancora nella pancia di Dalia, è vero, però ben tre ce n'erano. Piacevolissima serata.
Poi domenica, quando siamo rimasti soli, io e Dalia siamo partiti e siamo andati in Svizzera alla ricerca di questo benedetto "FoxTown" tanto acclamato. Abbiamo comprato 6 o 7 vestitini da Petit Bateau, per la nostra futura figlia, ma per il resto il centro commerciale era un po' una delusione. Vabbè, pazienza.
Eppoi gli svizzeri sono troppo truzzi...

24 marzo 2006

Demenza a tarda ora

Ieri sera avrei voluto andare al concerto di Fra+Fabiola in via Friuli, soprattutto perché c'era il buon Vitorbaia in quel di Milano ed era l'occasione giusta per stare un po' insieme e dire due scemate.
Invece m'è toccato rimanere in ufficio a lavorare per una gara Unicredit.
Ma la differenza tra questo posto di lavoro e un qualsiasi altro si vede in queste circostanze: nonostante la mole di lavoro e l'ora sempre più tarda, i miei 3 "compagni di loculo" mi accorgo che si fermano per tenermi compagnia. Allungano un po' i tempi, vanno su internet... e così, tra una pizza e un po' tante birre, facciamo l'una ridendo come imbecilli.
Poi tutti a casa.
Grazie, amici miei.

21 marzo 2006

calci

Ieri mattina mia figlia mi ha tirato ben due calci.
Ero nel dormiveglia, con la mano sinistra appoggiata sopra la pancia di Dalia, e ho sentito un colpettino. Non ho fatto in tempo a spalancare gli occhi dalla felicità, che Dalia mi ha detto "Hai sentito?".
E subito dopo un altro.

Magari sta prendendo la mira...

13 marzo 2006

Le invasioni (non troppo) barbariche

Ieri sono venuti a trovarci Gabriele e Claudia con la prole al completo.
La nostra casa è passata da uno stato di silenzio meditativo a un casino porco. Però divertente.
Gabri e Claudia sono fantastici. Sono due genitori come mi capita di vedere raramente.
Zero ansie, chiacchierano con noi e lasciano giocare i bambini tranquilli, oppure giocano con i bambini ma senza troppe manie educative (Gabriele, poi, da questo punto di vista è un idolo).
Insomma: io mi sono divertito un sacco.