22 ottobre 2007

Mamma Mia!

Nel mio uichend ravvicinato con Anita abbiamo fatto di tutto: siamo andati alla mostra di Lynch, abbiamo girato per il Parco Sempione, abbiamo visto una mostra fotografica all'aperto in centro, siamo andati da Matteo a vedere il GranPremio (Anita ci teneva!) e tante altre cose.
Tra cui ballare.
E ho scoperto che mia figlia va matta per gli Abba.



Ma chi è che non va matto per questa canzone?

21 ottobre 2007

multazza

Venerdì nel primo pomeriggio mi chiama l'asilo nido, dicendomi che mia figlia ha vomitato e sta male.
Ed io che sono un "toccatemi qualsiasi cosa, ma non mia figlia", chiudo tutte le cose che stavo facendo in ufficio per scappare a prendermi cura di lei. Ma nella corsa non mi accorgo di alcune cose: tipo che mentre guido sto parlando al telefono senza l'auricolare e che sono senza cintura.
Me lo ricorda un simpatico agente che mi affianca con la moto e mi fa segno di accostare.
Gli spiego l'urgenza e la sbadataggine. Lui capisce e sorvola sulle mie malefatte; ma non sorvola sul fatto che la mia macchina non ha fatto la revisione.
Morale: 148 euro di multa e ritiro del libretto, finché non mi presento con la macchina revisionata. E così addio weekend al mare.
Per la cronaca: poi alla fine Anita si era ripresa e quando sono arrivato stava bene.
Maledetta fretta.
E maledetto me che mi dimentico sempre queste cose.

19 ottobre 2007

Walk this Way!

Anita è partita.
Ieri sera ha un certo momento ha deciso: si è alzata da sola, ha guardato in faccia la mamma con il sorrisetto di chi sta per combinare qualcosa e poi è partita a camminare in giro per la cucina.
Dalia mi ha avvisato subito (erano le 20,00 più o meno) e io sono corso a casa.
Me la trovo davanti tutta sorridente. "Dai, vieni da papà" le dico.
E lei parte e mi viene incontro tutta contenta.
Adesso chi la ferma più?

18 ottobre 2007

morto un Mivar se ne fa un altro

Ecco qua il mio nuovo televisore!


Sono uscito di casa per andare a recuperare il televisore in riparazione ed eccomi che torno a casa con un televisore nuovo di pacca.
Come è successo? Tutto da ridere.
In realtà ho scoperto che il nonnetto che ripara i televisori ha un aggancio con i tizi che lavorano al magazzino della Mivar.
Per farla breve: a lui ogni tanto danno gli invenduti o i modelli vecchi ("ormai vogliono tutti quei così lì, piatti... che secondo me non si vede neanche tanto bene...") e lui li rivende ad un prezzo più che stracciato. E così, a fronte di una riparazione del vecchia tv che avrebbe ammontato a 150 euro circa, mi sono portato via un 28 pollici del 2006 a 90 euro.
Ogni tanto le botte di culo capitano anche a me.

15 ottobre 2007

La Chapelle

Ieri (domenica) sono andato a Palazzo Reale a vedere la mostra di La Chapelle.
Sono andato con Anita, perché Dalia doveva lavorare ed è rimasta a casa.
E così ho fatto il padre chic, culturalmente evoluto, che porta una neonata a una mostra di fotografia alquanto provocatoria.
Mi sentivo molto moderno.
Ma questo post non è per raccontare questo. È solo per dirvi: se passate da Milano, da qua a Gennaio, non perdetevela.
Secondo me è molto valida.



nella foto: "La Chapelle: Courtney Love, the Passion"

12 ottobre 2007

ci riproviamo

Martedì sera, come si diceva, i primi passi.
Mercoledì riposo.
Ieri sera, rieccoci: si alza, fa 5 passi e poi - sbadabum! - culata per terra.
Altri 5 e altra culata.
Ancori altri 5 e altra culata; stavolta però un po' secca.
Quindi si è messa un po' a frignare e ha smesso.
Vedremo come andrà nel uichend...

10 ottobre 2007

One step beyond!

Ieri sera, verso le 22,30 Anita ha mosso i suoi primi passi da sola.
Barcollando un po', ovviamente.
Poi esplodeva in dei sorrisoni giganti e aspettava l'applauso.
Diva.

04 ottobre 2007

What the fuck?

Ma perché, dico io, siamo così condizionati dalla cultura americana.
Ogni tanto sento dire frasi del tipo "quella fottuta cosa", "quello lì è un perdente" oppure "lui ce l'ha fatta".
Tutte espressioni che assorbiamo da caterve e caterve di film americani che ci propinano in tv.
Ma perché, mi chiedo, noi che abbiamo un vocabolario ricchissimo dobbiamo andare a copiare dei modi dire dalla cultura americana?

Che poi "fottuto", per esempio, che termine è? Chi è stato il primo a tradurre "fuck" con "fottuto"? Ne perde tutta la forza. È come tradurre "cazzo" con "pisellino".
Ma tornando al nocciolo della questione, noi italiani abbiamo una tale varietà di insulti e parolacce che forse sono il doppio o il triplo di tutte le altre lingue.
E allora teniamoci le nostre verbalizzazioni, no?
Eccheccazzo.

02 ottobre 2007

Notti maaaaagggicheeeee...

topic non adatto agli schizzinosi

Sono giornate belle e interessanti e piene di cose piacevoli.
Le notti, invece, sono un po' - come dire - "tormentate".
Anita ha il raffreddore ed è piena di catarro fino alle orecchie.
Ergo, non respira bene. Ergo, si ingoia il catarro.
Ergo verso una certa ora della notte (ieri sera era l'una e mezza) il suo esile e gracile corpo produce un quantitativo di vomito che farebbe impallidire un partecipante all'Oktoberfest.
Ed è un piacere, all'una e mezza, lavare la bambina, rivestirla e cercare di farla addormentare, cambiare il piumone, le lenzuola e dulcis in fundo pulire per terra.
Per poi alla fine poterti lavare tu, cambiarti e andare a dormire.



Ah, dimenticavo: visto che Anita sta male, dorme insieme a noi nel lettone.
Ed essendo raffreddatissima, russa come un camionista.
Giusto per dare l'idea di cosa significhi "andare a dormire".

01 ottobre 2007

chiacchiere da bar

Ieri alla Feltrinelli incrocio due uomini sui 45 anni e sento questo discorso.

"...ma sai, io dopo il divorzio, mi son detto basta.
Adesso sto con 'sta qua; son già quattro anni che stiamo insieme. Mi trovo bene, eh!, però non voglio menate.
Ognuno a casa propria... così se non la voglio vedere me ne sto a casa mia... o se lei non mi vuole vedere se ne sta a casa propria... E siamo tutti contenti."

Proprio un rapporto di coppia come lo intendo io: sano e costruttivo.