28 febbraio 2013

ancora sulle politiche

Da lunedì si alza come un unico coro il mea culpa di quelli di sinistra: avremmo dovuto votare Renzi alle primarie. Adesso non saremmo in queste condizioni.

A parte che mi fanno sentire un illuminato (cosa che non sono, tantomeno politicamente), solo adesso vi rendete conto che le cose cambiano?
Vi accorgete ora che bisognava votare uno più "sul pezzo", quando avete passato tutto il percorso delle primarie a sbeffeggiarlo e a dire che è di destra?
Ma io vi mando veramente tutti affanculo.


26 febbraio 2013

politiche 2013

 
Sono abbastanza incazzato. Politicamente, intendo.
Con chi non è andato a votare, perché non è vero che "rossi e neri son tutti uguali".
Con gli elettori del PD perché si sono lasciati sfuggire Renzi e hanno preferito il vecchiume.
Con gli elettori di Berlusconi perché non capisco cos'altro aspettino per smettere di votarlo.
Con gli elettori del Movimento 5 stelle perché alla fine il loro voto non arriva da nessuna parte, visto che di alleanze Grillo non ne vuole fare.
Con chi ha votato Maroni in Lombardia, perché non capisce che è un altro voto dato alla 'Ndrangheta.

Mi viene da piangere. O da emigrare.

21 febbraio 2013

famiglia con superpoteri

Ho appena finito di leggere "Ritratto di famiglia con superpoteri".
È un libro molto carino, ve lo consiglio.

Ma più che altro volevo dirvi una cosa: se lo comprate nella (bella) versione delle edizioni isbn, come quella che vedete qua sotto, NON leggete la 4° di copertina. Vi rovinerebbe qualche bella sorpresa.
E sarebbe un peccato.


18 febbraio 2013

alfabetismo precoce

Qualsiasi genitore che ha due (o più) figli ve lo potrà confermare: i bimbi maggiori stimolano molto i fratelli minori. Nel parlare, nel giocare e nell'apprendimento in generale.
E li stimolano più di quanto lo farebbe un genitore o un insegnante, perché i bambini - nella loro stronzaggine congenita - non hanno tutte le accortezze che un adulto potrebbe avere.

In casa nostra Anita ha sempre fatto da traino a Elena, probabilmente perché vuole avere una compagna di giochi a pari livello.
Ed Elena, dal canto suo, fin da piccola ha sempre praticato il "se lo fa Anita posso farlo anch'io".

Tutto ciò mi è sempre sembrato naturale, quindi non ci ho mai visto niente di male.
Adesso però Anita va alle elementari e la cosa sta diventando un po' divertente e un po' preoccupante.
Sì, perché Elena ha imparato a leggere e - anche se male - a scrivere. E non ha neanche 4 anni.
E non vi faccio questa pappardella per dirvi che mia figlia è un genio (insomma, lo è; ma la mia modestia mi impone di non scriverlo).
Lo dico perché sono stupito di quanto sia "pronta" ed elastica la mente dei bimbi. Probabilmente più di quanto ci immaginiamo.

in foto: Elena "a scuola" da Anita.



13 febbraio 2013

knock out

Prima o poi doveva capitare.
E a ben vedere non è neanche andata così male: dovrò rimanere lontano dal campo da calcio "solo" un mesetto.

Ed è colpa mia, eh! Perché mi ostino a fare il giovincello quando quest'anno lo score sale a 43.
In pratica cos'è successo? Che mancava un giocatore alla squadra che gioca dopo di noi. E io non so dire di no, quando vedo un pallone rotolare.

Così, quasi al termine della seconda ora di gioco, stanchissimo, mi son coordinato male su un salto e cadendo sono atterrato pessimamente.
Ergo distorsione della caviglia e dieci giorni di fasciatura rigida.

Ripeto: poteva andare peggio.
Però se fossi stato un po' più cosciente della mia età e del mio fisico avrei dovuto dire "no, grazie".

12 febbraio 2013

i doctor martens

È giunta l'ora che qualcuno facciamo coming out e lo dica chiaro e tondo: gli anfibi sono una cagata pazzescaaa!
Per noi giovani ragazzi degli anni 90, per i quali i Doc Martens erano un simbolo di ribellione e di vita grunge è uno schiaffo, ma qualcuno prima o poi doveva dirlo.

Che poi io gli anfibi ce li ho pure. E li ho pure comprati a Londra negli anni 90, appunto, a Camden Town, quindi potete immaginare quanto bene gli voglio io a quel paio di scarpe.

Ma:
• non sono così comodi
• non sono impermeabili
• non sono caldi

E io quando cazzo li dovrei usare, se non quando nevica? A luglio, che ci faccio i funghi dentro?




11 febbraio 2013

del perché mi piace Milano con la neve

No, in questo post non c'entrano i bambini. 
Non vi aspettate una cosa tipo mi piace che sia tutto bianco e i bambini fanno i pupazzi, perché questo post è molto più cinico. O forse sarebbe meglio dire pratico. 

Non che io sia insensibile, eh! Anche a me piace la neve. È che spesso questo fenomeno meteorologico comporta disagi. Motivo per cui a Milano sentirete più gente smadonnare che essere felice, quando nevica. Ecco, a me proprio questo piace: i disagi. 
In una città che ha fatto dell'efficienza il suo fattore primario e del correre il suo status mentale, la neve fa saltare gli schemi e concede un po' di spazio al fattore naturale, che troppo spesso viene dimenticato.

Ad esempio: un ritardo di mezz'ora in un giorno ordinario sarebbe intollerabile. Oggi è possibile, e nessuno ha da ridire.
E vogliamo parlare dei clacson? Strumento da me odiato all'inverosimile perché usato abbondantemente a sproposito? Oggi è meno frequente sentire l'orribile strumento sbraitare perché quei pochi pirla che hanno preso la macchina o si sono mossi con abbondante anticipo, oppure - appunto - mettono già in conto che potranno arrivare in ritardo.
Senza contare che, voi magari non lo sapete, ma Milano è invasa da imbecilli col Cayenne che vengono dalla Svizzera o dalla Brianza, e tutti questi oggi se ne guardano bene dal muoversi, quindi c'è molto ma molto meno traffico.
E poi la gente bloccata a casa o in macchina significa meno persone in ufficio, ergo meno rotture di coglioni.

Insomma, una bella giornata rilassata.
Ed ho pure una scusa per uscire prima dall'ufficio.

 
 

01 febbraio 2013

comunque

Avete presente quando una canzone arriva nel momento giusto?
Ecco, io sono in un periodo della mia vita in cui vorrei vivere con più leggerezza.
Per cui tutto ciò che mi sta intorno mi sembra inutile.
Una bella casa a cosa serve se non a dormirci?
Se i vestiti sono firmati o no, cosa cambia? sono vestiti, cazzo.
Perché sentiamo il bisogno di circondarci di cose inutili?
Mi viene sempre più voglia di buttare via un sacco di cose, e riprendere a vivere in maniera più sobria.

In tutto ciò ieri ho sentito la nuova canzone dei Ministri.
E ha - come si suol dire - sfondato una porta aperta.