E pure fare il regista.
Per quegli sprovveduti (purtroppo sono tanti) che non lo conoscono, dovete sapere che Gervais è uno dei più grandi stand up comedians dei nostri giorni. I suoi spettacoli sono dissacranti, offensivi, politicamente scorretti ma anche terribilmente divertenti.
Così, in questa serie da lui prodotta, scritta, girata e interpretata, il comico inglese ci mostra anche il suo lato più triste e serioso. La trama infatti parla di un articolista per un giornale locale, che ha appena perso la moglie per un cancro, tema assai delicato.
Ma proprio qui sta la grandezza di After Life: saper alternare momenti di grande tristezza e commozione, con battute fulminanti e situazioni assurde. Un po' a ricordarci che la vita va avanti nonostante le disgrazie. Anzi: probabilmente sono proprio queste disgrazie a farci capire che bisogna vivere appieno ogni momento e saperselo gustare.
In totale sono sei episodi da mezz'ora. Ce la potete fare, dai.
i dialoghi tra vedovi sulla panchina del cimitero: le parti che mi sono piaciute di più della serie.