Il mio primo Capodanno da single mi ha preso un po' alla sprovvista. Non ho organizzato niente di particolare, soprattutto perché fino all'ultimo non sapevo quante e quali ferie avessi. Quando, oramai a ridosso del Natale, ho capito i giorni a disposizione, la scelta più naturale mi è sembrata quella di andare a devastarsi a Parma, da Matteo. Prevista una cena tranquilla, contingentata (4 persone me e lui comprese) e serata a discreto ma costante grado alcolico.
Sarebbe stato tutto perfetto, se non fosse che Matteo mi ha chiamato il 29 dicendomi che aveva contratto il Covid. Mi ero già visto a Bergamo, a casa da solo, quando dal nulla l'amico Sergio, mi chiede se voglio unirmi a lui e percorrere un pezzo di via Francigena, all'altezza della Toscana. Visto che ormai mi butto nelle cose senza timori, ho accettato il suo invito e il 31 mattina siamo partiti.
Sono stato catapultato in un mondo parallelo, quello dei "camminatori" e mi sono trovato benissimo: gente di tutte le età (anche se la maggior parte sui 50 anni) e proveniente da tutta Italia, che si frequenta per quei pochi giorni all'anno, in cui si danno appuntamento in qualche parte e fanno dei tragitti a piedi. Ognuno col suo passo, quindi è anche probabile che le varie tappe vengano percorse in solitaria o in piccolo gruppetti da 2/3 persone, e poi alla fine ci si ritrova tutti in un ostello o a cenare insieme in un paesino o cose così.
Alla fine è stato un inizio anno molto divertente, ho conosciuto un sacco di persone nuove e, perché no, non escludo di proseguire in questo tipo di attività. Mi hanno già invitato a un prossimo evento...
l'ostello che ci ha ospitato la notte del 31, a Gambassi Terme.