Siamo negli anni 50, e Alice e Jack sono una giovane coppia molto innamorata che vive in una sorta di cittadina ideale: i mariti tutte le mattina vanno a lavorare, le mogli stanno a casa o fanno shopping, e tutte le giornate sembrano scorrere felici e senza problemi. Ma dietro a un'esistenza così perfetta si nasconde qualcosa che non funziona.
Don't Worry Darling, secondo film alla regia per Olivia Wilde è un thriller che è stato molto criticato per diversi motivi, tutti comprensibili. Dal mio punto di vista ho avuto la sensazione che venissero saccheggiati alcuni capisaldi della cinematografia: da The Truman Show a Blade Runner, e altri che sicuramente "riconoscerete" durante la pellicola (se avete intenzione di vederla).
Nonostante la premessa, il film mi è piaciuto, l'ho trovato interessante (anche se l'inizio mi aveva lasciato perplesso) e sono uscito dalla sala soddisfatto. Oltre al coinvolgimento della parte thriller (che è comunque avvincente, con il passare dei minuti), ho percepito una forte critica allo stile di vita frivolo e artefatto della vita americana e ancora di più al ruolo della donna in questo sistema.
Insomma, sono andato al cinema un po' scettico, ma alla fine ero contento. Ah, un'ultima cosa per la mia amica Olivia: meno manierismo, darling: stai più sobria perché certe scelte da "mo' ve faccio vede come sono brava pure a fare 'a regggista" dopo un po' stancano: "less is more", come si suol dire. Lascia parlare il film e gli attori.