Un giorno un giovane regista si trasferisce in una casa sfitta, affittata attraverso AirBnB, e trova tra gli inquilini una tenera e giovanissima conchiglia antropomorfa, Marcel, che abita lì con la nonna. E così decide di girare un documentario sul simpatico mollusco e sui suoi bizzarri modi di utilizzare il cibo o i piccoli elettrodomestici di casa a proprio vantaggio. Grazie a Youtube, i video del ragazzo diventano virali e, di conseguenza, Marcel una star. La conchiglia decide allora di sfruttare la sua popolarità per ritrovare il resto della famiglia, che aveva perso durante il trasloco della coppia che aveva vissuto in quella casa fino a 2 anni prima.
Girato con la tecnica dello stop-motion, Marcel the Shell è un piccolo capolavoro che vi toccherà i sentimenti. Ma attenzione: non lo fa facendo leva sulla retorica più bieca, ma grazie alla sua spontaneità, alla freschezza e a un soggetto molto originale.
In quanto snob che va a vedere i film solo in lingua originale, mi chiedo come hanno fatto (o faranno) a rendere la voce di Marcel in italiano, perché vedendo la versione originale proprio non posso concepirne un doppiaggio.
Film delicato che parla di massimi sistemi attraverso una storia che più piccola non si può.