18 giugno 2025

La solitudine dei non amati - Lilja Ingolfsdottir

Maria, separata e madre di due figli, incontra Sigmund, un uomo di cui si innamora subito e, con il tempo, riesce anche a conquistare. La loro è una storia da sogno, dove tutto va a meraviglia. Un amore che però il tempo, le condizioni familiari, il lavoro e gli impegni quotidiani mettono a dura prova. Una sera Sigmund torna da una trasferta e...


Primo lungometraggio della regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, che esplora i rapporti di coppia nell'era moderna, tra figli adolescenti, impegni lavorativi e frustrazioni varie. Il quadro che ne esce non è incoraggiante, ma i modi di affrontarlo ci sono.

Ovviamente se non vi piace il cinema nordico, fatto di silenzi e di realtà senza fronzoli, vi annoierete. Se invece riuscite ad andare oltre alle differenze stilistiche avrete degli spunti di riflessioni interessanti. O almeno così per me è stato, forse perché mi riconosco in questo tipo di realtà.

21 aprile 2025

una vita come tante - Hanya Yanagihara

Se mi avessero detto che mi sarei divorato un mattone di 1100 pagine in un mese non ci avrei mai creduto. Eppure...

Una vita come tante parte come libro corale, raccontando la storia di 4 amici dai tempi dell'università: Willem è bello in maniera inconsapevole e vuole fare l'attore, JB è un artista eccentrico e esuberante, Malcom è di buona famiglia e vuole diventare architetto. A comporre il quartetto c'è Jude, il più silenzioso, avvocato che concentra nei suoi casi tutta la determinazione e la cattiveria che gli mancano nella vita extra lavorativa.

Con l'andare delle pagine è proprio lui, Jude, a diventare protagonista attraverso flashback della sua vita precedente l'università, in cui scopriamo un'esistenza fatta di abusi, violenze, orfanotrofi e case famiglia. Tutte esperienze truci di cui lui si vergogna e che lo portano a un autolesionismo violento, con cui lui soffre fisicamente per non soffrire mentalmente. Insomma la sua "vita come tante", quella di avvocato e di persona realizzata, in realtà è una vita fatta di dolore e di diffidenza nei confronti del mondo.

Devo essere sincero: la lettura di questo romanzo mi è costata fatica, a causa dell'argomento, tuttavia non riuscivo a distaccarmene. Parla di dolore e di tentativi di redenzione. Di un passato troppo ingombrante e di un presente tormentato. Parla di solitudine e di amicizia. Di disperazione e di amore. 

Un libro bellissimo e struggente.



04 aprile 2025

Follemente - Paolo Genovese

Dopo essersi conosciuti in un bar, Piero e Lara, si concedono un primo appuntamento a casa di lei. Durante la serata in cui iniziano a conoscersi, però, non sono soli. Ad affollare la situazione ci sono le varie voci nella testa di lui e di lei - razionalità, follia, sessualità, romanticismo, istinto - che indirizzano reazioni ed emozioni da una parte o dall'altra.


Dopo il successo di Perfetti Sconosciuti, Paolo Genovese torna a realizzare un film interamente girato in interno, dove dialoghi ed emozioni la fanno da padrone. Personalmente ho apprezzato questo film forse più del precedente perché mi ha fatto ridere praticamente dal primo all'ultimo minuto.

L'idea di dare voci alle varie personalità che abbiamo nella nostra testa non è certo nuova (basta vedere "Inside Out" della Disney), ma la riuscita di questo film, per quanto mi riguarda, è totale. Si ride (tanto), un po' ci si commuove e comunque si riflette, perché vediamo messi a nudo i rapporti di coppia nella maniera più trasparente.
Uno dei pochi film che, appena visto, rivedrei volentieri.


27 gennaio 2025

le prenom - Alexandre de la Patellière e Matthieu Delaporte

Ah, quanto mi piacciono i film francesi! Hanno una capacità di raccontare la quotidianità (o quantomeno i problemi legati ad essa) come nessun altro, a mio avviso.

Ma partiamo dalla sinossi: Babou (diminutivo di Elisabeth) e Pierre sono una coppia sposata, con due figli, tendenzialmente sinistrorsa e intellettuale, che ospita una cena tra amici di vecchissima data. Gli invitati sono: Claude, amico d'infanzia di Babou, trombonista nell'Orchestra Filarmonica, e Vincent, amico storico di Pierre nonché fratello di Babou, con la moglie Anna, incinta di 5 mesi.

Vincent e Babou sono molto diversi. Mentre Babou è una maestra che si impegna al di là dei propri doveri, con puro spirito di sacrificio, Vincent è un agente immobiliare con pochi scrupoli e un'innata tendenza a scherzare, anche in maniera pesante. Infatti, prima sostiene che il figlio in arrivo è morto e, dopo aver rivelato che era solo una burla, confessa che è un maschio e lo chiameranno Adolf (Adolphe in francese, ma la pronuncia è simile). Da qui partiranno una serie di discussioni, risentimenti e critiche che porteranno gli amici a mettere in discussione i loro sentimenti gli uni verso gli altri.

Considerando che il film è tutto girato in interno, l'accostamento con altri film come "Perfetti sconosciuti" o "Carnage" è abbastanza immediato. Il film ha la vivacità e i colpi di scena di una pièce teatrale (da cui peraltro è tratto). I dialoghi sono brillanti e mai scontati, talvolta anche colti, creando il classico meccanismo della pochade, alternando momenti di tensione, risate e riflessioni di un discreto livello. A me è piaciuto tantissimo.

Giusto per rimanere nelle traduzioni di merda dei titoli dei film, in italiano "Le prenom" (il nome di battesimo) è stato trasporto in "Cena tra amici" e lo trovate su Prime Video.


24 gennaio 2025

vivere sul serio

sottotitolo "bada-badum-dash". Sì, perché il "sul serio" del titolo significa che vivo sul fiume Serio, in val Seriana, a pochi minuti da Bergamo.

Nel maggio 2023 ho trovato lavoro in Val Seriana, presso la Acerbis, azienda di plastiche e abbigliamento per moto. Poi, visto che l'affitto bergamasco aumentava sempre di più (padrone di casa maledetto, a cui ho tirato dietro fin poche maledizioni), ho deciso di fare un passo leggermente azzardato e trasferirmi in Val Seriana, più precisamente ad Albino.

Ho trovato una bella e vecchia casa in vendita, per la folle cifra di 73mila euro (a Milano neanche ci compri un box, per quella cifra) e - grazie al buon cuore di una persona che lavora in banca - sono riuscito a fare un mutuo, nonostante la mia situazione finanziaria non sia di certo rosea.

E così da Agosto mi sono trasferito nella ridente ad Albino. Ridente per modo di dire, perché a parte un cinema oratoriale non c'è praticamente nulla. Considerando che fino a poco fa vivevo a Milano, diciamo che è un bel cambio di vita.



09 settembre 2024

The Perfect Couple - miniserie tv

Amelia Sacks è una ragazza semplice, in procinto di sposarsi con Benji, un giovane di famiglia agiata, nonché uno dei 3 eredi della facoltosa famiglia Winbur. Il matrimonio sta per svolgersi sull'isola di Nuntacket, nella casa vacanze della famiglia Winbur. A guidare i preparativi del matrimonio c'è Greer, austera madre di Benji, nonché scrittrice di successo. Tra tensioni di famiglia e aspettative sociali sembra procedere tutto per il verso giusto, finché, la mattina del matrimonio, non viene trovato un cadavere sulla spiaggia antistante la casa.


Thriller avvincente e ben confezionato, The Perfect Couple (riferimento a Tag e Greer Winbur, classica coppia di successo, ricca e famosa), gioca con lo spettatore rivelando a poco a poco intrighi, tradimenti e segreti che si nascondono dietro la facciata della famiglia perfetta. Mi ha dato l'impressione del classico giallo estivo da ombrellone in cui mi lascio condurre dagli avvenimenti e da un continuo susseguirsi di presunti colpevoli e conseguenti smentite fino alla rivelazione finale. 

Cast praticamente impeccabile dove una sempre più plasticosa Nicole Kidman è perfetta nei panni di Greer (la madre), Eve Hewson (figlia di Bono degli U2) è la dolce Amelia e soprattutto c'è lui, Liev Schreiber, attore che adoro, che intepreta il ricco Tag Winbur.

Complice il weekend piovoso, 6 puntate che ho divorato in 2 giorni. 

08 aprile 2024

C'è ancora domani - Paola Cortellesi

È stato il film di questo inverno 2023/24 e quindi non potevo esimermi dal vederlo, ma la realtà è che il primo film da regista di Paola Cortellesi mi ha lasciato un po' tiepido. Difficile fare un film sul patriarcato e su quelle che erano le dinamiche familiari (sbagliate, siamo tutti d'accordo) dell'Italia del dopoguerra, senza incappare in stereotipi o guerre di genere. Paola Cortellesi secondo me in parte c'è riuscita. Ma solo in parte, appunto.

Il film parte con uno sganassone del marito appena sveglio alla moglie e già lì... insomma... ok che vuoi fare un film a difesa delle donne, ma dubito che la prima cosa che fa un uomo appena sveglio sia assestare un manrovescio alla moglie così, senza motivo. Un'altra cosa che mi ha disturbato sono i 2 figli maschi che si menano di continuo e dicono un sacco di parolacce, con la prevedibilissima scena in cui devono comportarsi bene e invece mandano tutto in vacca. Ultima cosa, forse la più discussa in rete, riguarda l'escamotage del balletto/botte: cara Paola, ci hai provato, ma non è proprio riuscitissima, ecco. Risultata un po' "vorrei essere Terry Gilliam" (vedi "La leggenda del Re Pescatore"), ma senza il risultato sperato.

Insomma ci sono alcune cose che secondo me sono da rivedere. Film brutto? Assolutamente no, anzi. Diciamo che la Cortellesi è stata molto coraggiosa nel realizzare un film così alla sua prima opera da regista. E devo dire che il finale (per me molto bello) alza di un buon punto il mio giudizio finale.

Quindi, daje Paole'!