27 gennaio 2025

le prenom - Alexandre de la Patellière e Matthieu Delaporte

Ah, quanto mi piacciono i film francesi! Hanno una capacità di raccontare la quotidianità (o quantomeno i problemi legati ad essa) come nessun altro, a mio avviso.

Ma partiamo dalla sinossi: Babou (diminutivo di Elisabeth) e Pierre sono una coppia sposata, con due figli, tendenzialmente sinistrorsa e intellettuale, che ospita una cena tra amici di vecchissima data. Gli invitati sono: Claude, amico d'infanzia di Babou, trombonista nell'Orchestra Filarmonica, e Vincent, amico storico di Pierre nonché fratello di Babou, con la moglie Anna, incinta di 5 mesi.

Vincent e Babou sono molto diversi. Mentre Babou è una maestra che si impegna al di là dei propri doveri, con puro spirito di sacrificio, Vincent è un agente immobiliare con pochi scrupoli e un'innata tendenza a scherzare, anche in maniera pesante. Infatti, prima sostiene che il figlio in arrivo è morto e, dopo aver rivelato che era solo una burla, confessa che è un maschio e lo chiameranno Adolf (Adolphe in francese, ma la pronuncia è simile). Da qui partiranno una serie di discussioni, risentimenti e critiche che porteranno gli amici a mettere in discussione i loro sentimenti gli uni verso gli altri.

Considerando che il film è tutto girato in interno, l'accostamento con altri film come "Perfetti sconosciuti" o "Carnage" è abbastanza immediato. Il film ha la vivacità e i colpi di scena di una pièce teatrale (da cui peraltro è tratto). I dialoghi sono brillanti e mai scontati, talvolta anche colti, creando il classico meccanismo della pochade, alternando momenti di tensione, risate e riflessioni di un discreto livello. A me è piaciuto tantissimo.

Giusto per rimanere nelle traduzioni di merda dei titoli dei film, in italiano "Le prenom" (il nome di battesimo) è stato trasporto in "Cena tra amici" e lo trovate su Prime Video.


24 gennaio 2025

vivere sul serio

sottotitolo "bada-badum-dash". Sì, perché il "sul serio" del titolo significa che vivo sul fiume Serio, in val Seriana, a pochi minuti da Bergamo.

Nel maggio 2023 ho trovato lavoro in Val Seriana, presso la Acerbis, azienda di plastiche e abbigliamento per moto. Poi, visto che l'affitto bergamasco aumentava sempre di più (padrone di casa maledetto, a cui ho tirato dietro fin poche maledizioni), ho deciso di fare un passo leggermente azzardato e trasferirmi in Val Seriana, più precisamente ad Albino.

Ho trovato una bella e vecchia casa in vendita, per la folle cifra di 73mila euro (a Milano neanche ci compri un box, per quella cifra) e - grazie al buon cuore di una persona che lavora in banca - sono riuscito a fare un mutuo, nonostante la mia situazione finanziaria non sia di certo rosea.

E così da Agosto mi sono trasferito nella ridente ad Albino. Ridente per modo di dire, perché a parte un cinema oratoriale non c'è praticamente nulla. Considerando che fino a poco fa vivevo a Milano, diciamo che è un bel cambio di vita.



09 settembre 2024

The Perfect Couple - miniserie tv

Amelia Sacks è una ragazza semplice, in procinto di sposarsi con Benji, un giovane di famiglia agiata, nonché uno dei 3 eredi della facoltosa famiglia Winbur. Il matrimonio sta per svolgersi sull'isola di Nuntacket, nella casa vacanze della famiglia Winbur. A guidare i preparativi del matrimonio c'è Greer, austera madre di Benji, nonché scrittrice di successo. Tra tensioni di famiglia e aspettative sociali sembra procedere tutto per il verso giusto, finché, la mattina del matrimonio, non viene trovato un cadavere sulla spiaggia antistante la casa.


Thriller avvincente e ben confezionato, The Perfect Couple (riferimento a Tag e Greer Winbur, classica coppia di successo, ricca e famosa), gioca con lo spettatore rivelando a poco a poco intrighi, tradimenti e segreti che si nascondono dietro la facciata della famiglia perfetta. Mi ha dato l'impressione del classico giallo estivo da ombrellone in cui mi lascio condurre dagli avvenimenti e da un continuo susseguirsi di presunti colpevoli e conseguenti smentite fino alla rivelazione finale. 

Cast praticamente impeccabile dove una sempre più plasticosa Nicole Kidman è perfetta nei panni di Greer (la madre), Eve Hewson (figlia di Bono degli U2) è la dolce Amelia e soprattutto c'è lui, Liev Schreiber, attore che adoro, che intepreta il ricco Tag Winbur.

Complice il weekend piovoso, 6 puntete che ho divorato in un weekend. 

08 aprile 2024

C'è ancora domani - Paola Cortellesi

È stato il film di questo inverno 2023/24 e quindi non potevo esimermi dal vederlo, ma la realtà è che il primo film da regista di Paola Cortellesi mi ha lasciato un po' tiepido. Difficile fare un film sul patriarcato e su quelle che erano le dinamiche familiari (sbagliate, siamo tutti d'accordo) dell'Italia del dopoguerra, senza incappare in stereotipi o guerre di genere. Paola Cortellesi secondo me in parte c'è riuscita. Ma solo in parte, appunto.

Il film parte con uno sganassone del marito appena sveglio alla moglie e già lì... insomma... ok che vuoi fare un film a difesa delle donne, ma dubito che la prima cosa che fa un uomo appena sveglio sia assestare un manrovescio alla moglie così, senza motivo. Un'altra cosa che mi ha disturbato sono i 2 figli maschi che si menano di continuo e dicono un sacco di parolacce, con la prevedibilissima scena in cui devono comportarsi bene e invece mandano tutto in vacca. Ultima cosa, forse la più discussa in rete, riguarda l'escamotage del balletto/botte: cara Paola, ci hai provato, ma non è proprio riuscitissima, ecco. Risultata un po' "vorrei essere Terry Gilliam" (vedi "La leggenda del Re Pescatore"), ma senza il risultato sperato.

Insomma ci sono alcune cose che secondo me sono da rivedere. Film brutto? Assolutamente no, anzi. Diciamo che la Cortellesi è stata molto coraggiosa nel realizzare un film così alla sua prima opera da regista. E devo dire che il finale (per me molto bello) alza di un buon punto il mio giudizio finale.

Quindi, daje Paole'!



27 febbraio 2024

Felice chi è diverso - Francesco Savio

Mi piace vagabondare in libreria. E mi piace farmi attirare dai titoli curiosi o dai riassunti in quarta di copertina. Talvolta ci si azzecca, altre volte no. Felice chi è diverso, di Francesco Savio, rientra nella seconda fascia.

Un libro totalmente inutile, di cui è anche difficile fare un riassunto. Praticamente un fiume in piena di parole e opinioni assolutamente non richieste da parte di una persona che crede di essere più arguto degli altri e di avere chissà quali idee brillanti su come andrebbero fatte le cose: dal calcio alla potatura degli alberi. Totalmente autoreferenziale. E molto, molto noioso.




01 febbraio 2024

Povere Creature! - Yorgos Lanthimos

Siamo in una Londra simil-vittoriana. Lo scienziato Godwin (che si fa chiamare col diminutivo di God) trova una giovane donna incinta appena suicidatasi. Decide quindi di trapiantare il cervello del feto dentro la giovane e portare avanti uno dei suoi esperimenti al limite della follia e della legalità. Nasce quindi il personaggio di Bella Baxter, donna con cervello da neonato. Ma i neonati, si sa, hanno un cervello che evolve velocissimamente: ci troviamo così davanti a questa strana creatura che, benché adulta, rivive ogni situazione con gli occhi di una bambina.

Questa più o meno la trama di Povere Creature!, l'ultima opera del greco Lanthimos, un film che è veramente impossibile riassumere in poche righe. Impresa assai più ardua è spiegare le sensazioni che lascia: stupore, gioia e risate si fondono con una storia avvincente, una fotografia folgorante e tanti tanti pensieri su come conduciamo la nostra grigia vita (chi più, chi meno) anziché rinascere e viverla con la curiosità e la fame di esperienze che Bella Baxter si porta appresso.

Film che è già un cult, per quanto mi riguarda.



09 gennaio 2024

Il Conte di Montecristo - Alexandre Dumas

In notevole ritardo (si tratta di un libro che ho letto in estate), una minirecensione del capolavoro di Alexandre Dumas. Come ogni tanto accade, cerco di mettermi a pari con quelli che sono considerati i libri imprescindibili, da un punto di vista di cultura generale. Visto il nutrito numero di pagine, mi sono riservato la lettura de Il Conte di Montecristo per la stagione estiva, contando su più ore a disposizione, rispetto ai normali periodi lavorativi. Come sempre, ci tengo a specificare che non sono un esperto di letteratura, ma un semplice lettore.

Nel recensire l'opera, mi trovo diviso in due sentimenti contrastanti, che potrei riassumere così: 

Prima parte del libro da 8 in pagella (se non 8,5). La successione degli eventi è appassionante, i personaggi sono interessanti (l'Abate Faria ha dominato le mie fantasie fin dallo sceneggiato tv anni 70), gli scenari (Marsiglia, Roma, l'isola stessa) evocano fantasie esotiche e lo sviluppo della trama fa volare via le pagine con facilità.

Seconda parte del libro a malapena sufficiente. Da quando il protagonista, Edmond Dantès, comincia la sua vendetta assistiamo a una serie di coincidenze che lasciano abbastanza con la bocca storta. Ok che è un romanzo di fantasia, ma - tanto per dirne una - il fatto che tutti i partecipanti alla congiura contro Dantès siano tutti a Parigi, frequentino gli stessi ambienti e le loro storie siano così intrecciate fa un po' sorridere. Così come vedere che ogni azione del Conte abbia le esatte conseguenze che lui prevede. A questo si aggiunga che questa seconda parte, nel mio modo di vedere, è a dir poco prolissa.

Insomma, nella totalità un libro che ho goduto, anche se con qualche riserva.