La sparo subito grossa: per me Perfect Days è il migliore film di Wenders.
Ho visto il film ormai da un paio di mesi, ma non mi sono mai fermato a scrivere una recensione, nonostante sia entrato dritto dritto dentro al mio cuore fin dai primi istanti. E notate che io non ho un'ammirazione particolare per Wenders. Avevo letto buone recensioni e quindi sono andato, non immaginando che mi sarei trovato davanti a uno di quei film che ti cambiano la vita (mi sono fatto anche dare la locandina dal tizio del cinema).
Protagonista del film è un uomo che per lavoro pulisce i bagni pubblici di Tokyo. Le sue giornate trascorrono così: pulendo i bagni, sorridendo agli estranei, fotografando le fronde degli alberi mosse dal vento e, tornato a casa, si dedica alle sue piante e alla lettura di un libro. Una vita spoglia, così come la sua casa. Ma col passare del tempo ci si rende conto che non è spoglia, è essenziale.
In due ore mi sono completamente innamorato del protagonista e della sua essenzialità, della sua capacità di scegliere di vivere con poco, andando al nocciolo della vita. Ed ho pensato che è così che voglio vivere i prossimi anni della mia vita: mi basta poco, molto poco.
1 commento:
E' un film terapeutico e stratificato, qualcosa di bellissimo e irripetibile
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