31 agosto 2011

CPVS 01 - la costa adriatica

Allora, dicevamo del viaggio in Puglia.
Vista la lunghezza del chilometraggio verso la nostra méta di vacanza, abbiamo deciso di fare una tappa (sia all'andata che al ritorno) per spezzare il viaggio. Caso vuole che l'esatta metà del tragitto coincidesse con Alba Adriatica, quindi lì abbiamo prenotato un albergo e lì ci siamo diretti.

Ora, io vorrei dire una cosa importante: nel caso foste degli sprovveduti che non viaggiano mai ma proprio mai mai, il mare adriatico fa schifo. Come dite? lo sapevate? ah, ok.

E per il resto? Per il resto Alba Adriatica è un posto da sogno. Sì, sì, avete letto proprio bene: ho detto da sogno.C'è tutto quello che una famiglia normale potrebbe desiderare. C'è la pista ciclabile, c'è la pineta, ci sono i giochi per bambini (dentro la pineta, ergo al fresco), molti hotel hanno la piscina, la spiaggia ha gli ombrelloni a una distanza tra di loro che supera i 2 cm, c'è l'animazione per i bambini e un sacco di altre cose che adesso non ricordo.
In pratica: c'è tutto quello che in Liguria (nostro metro di paragone) non c'è.

Ma una cosa differenzia maggiormente la Costa Adriatica dalla Liguria: la gentilezza. Le persone (esercenti e commercianti) sono gentili. E per un ligure la notizia è di quelle sconvolgenti.
Lo so: Balbottin, Ceccon e Casalino a Colorado Café ne hanno fatto degli sketch divertenti, ma quando uno lo tocca con mano non se ne capacità.

E dire che noi (di passaggio solo per una notte) eravamo i clienti peggiori, da un punto di vista di business. Eppure siamo stati trattati come dei re. Nonostante il mare non sia bello mi frulla in testa di sceglierla come prossima méta di vacanza.



in foto: la pista ciclabile di Alba Adriatica. Larga il doppio del carrugio di Celle, nel quale i Carabinieri passano, of course, in macchina.

29 agosto 2011

indovina la citazione - 18

Film meraviglioso, largamente sottovalutato. Indovinarlo all'ultima è troppo facile. Vediamo se lo indovinate prima.


1 - Dio, i ristoranti a New York! È come Firenze nel rinascimento: trovi geni dappertutto.

2 - Guardarsi in faccia è la cosa più difficile. L'immaginazione è un dono di Dio per aiutarci a rendere questo autoesame sopportabile.

3 - Sono stato scippato; qui sotto, a Central Park, vicino alla statua di un cane da slitta. Cercavo di capire come mai ci fosse la statua di un cane che ha salvato della gente nello Yukon in mezzo a Central Park.

4 - Ho finito il libro: è una storia toccante. È comico, perché lui vuole fare tante cose ma non riesce a fare niente. Odia la falsità e sa solo mentire agli altri. Vuole essere benvoluto da tutti, ma è solo pieno d’odio e completamente egocentrico. In altre parole, è il ritratto piuttosto fedele di un adolescente maschio.

5 - E noi lo facciamo diventare un aneddoto, da raccontare a pranzo, come stiamo facendo adesso.
Ma è stata un'esperienza, non la farò diventare un aneddoto. Come possiamo fare tesoro di tutto quello che ci succede? Ci sono cose che possiamo vivere, senza farle diventare per forza degli aneddoti?

6 - Ho letto che ognuno di noi su questo pianeta è separato dagli altri solo da sei persone. Sei gradi di separazione tra noi e tutti gli altri su questo pianeta: il presidente degli Stati Uniti, un gondoliere veneziano, chiunque, insomma.

26 agosto 2011

less is more

Come se in questi giorni non facesse abbastanza caldo, stiamo riassestando l'ufficio. E non poteva mancare l'appuntamento con la discarica.
Abbiamo buttato via un camioncino di roba che giaceva in studio da millenni.

Anche questa volta, mentre buttavo quintalate di ciarpame ho avuto un bel senso di sollievo. Ed è un sentimento che mi prende sempre ogni volta che butto via qualcosa; anche il semplice sacchetto della spazzatura.

Per un lungo tempo della mia vita ho cercato di possedere molte cose, sia che fossero cd o vestiti, e pensavo che la felicità (o almeno parte di essa) derivasse dall'averne tante. Poi non so bene quando è successo, ma comunque non tanto tempo fa, ho iniziato a disfarmi di alcuni di questi oggetti. Mi sembravano inutili, superflui. Come se fisicamente intralciassero il mio cammino.

Dagli oggetti sono passato ai fumetti (che ho collezionato per anni), poi ai vestiti. Ora come ora mi libererei di metà delle cose che possiedo. Vedo il mio percorso come un viaggio verso l'essenziale. "Le cose che possiedi alla fine ti posseggono" sostiene Tyler Durden in Fight Club; e devo dire che lo penso anch'io.

Credo che tra non molto comincerò con i libri, quelli a cui sono meno affezionato. D'altronde i libri che ho letto più di una volta non raggiungono la decina, così a naso, quindi non so che senso abbia tenerli. Quando passerò ai cd vorrà dire che ormai sarò veramente al punto di non ritorno.


in foto: un momento dei lavori di assestamento dello studio di oggi.

22 agosto 2011

CPVS - Considerazioni post vacanze salentine

Stamattina alle 9,04 parcheggiando sotto casa ho capito che ormai le vacanze sono finite.
Nelle prossime ore (o giorni?) mi piacerebbe riuscire a scrivere alcune cose su queste vacanze. Le segnerò sotto l'acronimo "CPVS".

17 agosto 2011

piccola donna

A cena.
Io: "Elena, stai attenta. Ti stai sporcando il maglione."
Elena: "non è un maglione, è un golfino".