27 novembre 2012

You've been away for too long

Cazzuto. Questo è un disco veramente cazzuto.
Se la opening track (nonché singolo che anticipava l'uscita del disco) proiettava indietro di 15 anni, la traccia numero due, "Non-State Actor", è un pezzo da paura, che entra di diritto tra i miei preferiti della band.

Insomma, per farvela breve, il disco scorre via tra riffoni di chitarra, tempi dispari e atmosfere cupe. Esattamente come succedeva ai tempi di "Superunknown", anche le ballad sono pesanti e malinconiche. "Bones of Birds" è di una bellezza mistica; forse la mia preferita dell'album.

E allora che differenza c'è rispetto a prima? Sono impietoso, lo so, però l'unica differenza è nella voce di Cornell, che - ahinoi - non è più la stessa. Anche se tra riverberi, sovraincisioni e altri escamotages c'è da dire se la cava più che bene. (ci sarà poi da vedere cosa combinerà live, ma vabbè, son problemi suoi).

Insomma: se le reunion di gruppi che sembravano definitivamente defunti fossero tutte di questo stampo qui, ben vengano le reunion!


1 commento:

wvs ha detto...

Dal vivo è identica, uguale al disco appena uscito.

Visti a Rho l'ultima volta che son passati di qua e stentavo a crederci.

Guardando i videI live con gli Audioslave mi veniva da spaccare il lapdop per terra. A Rho me lo sentivo sucato.

Pare abbia abbandonato i pesi per riprendere in mano il microfono. La voce è quella che è, ma è decisamente migliorata negli ultimi due anni.

Per parlare di chi canta in quel modo lì, Plant a 27 anni dalla formazione degli Zeppelin era messo peggio. Per non parlare di Axl Rose. Se ti capita vai a vederti il live at Bridge School dei Guns N' Roses e rabbrividisci! :D