Ieri mi sono svegliato con un discreto mal di testa.
Non fortissimo, ma costante: non mi ha abbandonato per tutto il giorno.
Sono abbastanza allergico all'uso delle medicine.
Prendetemi pure per un ingenuotto, ma penso che il nostro corpo abbia bisogno di rimedi naturali.
E non sto parlando di tisane al timo e melanzana, sto dicendo che - se ti viene il mal di testa per la terza domenica di seguito - c'è qualcosa che non va in te stesso.
Quindi bisogna capire se c'è qualcosa che ti preoccupa o se semplicemente devi diminuire il fattore stress generale.
Penso che il mio mal di testa sia dovuto a un accumulo di tensioni che, appena il corpo si rilassa, lasciano andare tutta una serie di
qualcosarfine che fanno sì che tu ti svegli con un martello pneumatico nel cervello.
E perché la domenica e non il sabato? Semplicemente perché di solito il sabato ho più impegni di Obama, e inizio a rilassarmi solo il sabato sera.
Durante la cena del sabato, poi, non mi faccio mai mancare una bottiglia di vino (pregasi notare che durante la settimana non bevo quasi mai niente che non sia acqua, al limite una birra in occasioni speciali).
Insomma, la domenica mattina ho la testa crepata.
Di solito il mal di testa domenicale mi passa con l'andare delle giornata, magari dopo qualche caffè e un po' d'aria aperta. Ieri niente caffè (o meglio solo decaffeinato) e niente aria aperta perché ero in casa con Elena, malata.
Quando verso le dieci di sera ho capito che il mal di testa avrebbe avuto conseguenze importanti sulle mie (in)capacità di addormentarmi, ho ceduto: ho trovato questa scatola di Moment Capsule molli che già non avrei ingurgitato per quanto mi fa schifo la loro pubblicità. Aggiungetevi la mia riluttanza nell'assumere farmaci.
Vabbè, dai, altrimenti non riesci a dormire. Non pensare, agisci.
Ne sblistero una, riempo il bicchiere d'acqua, caccio la capsula in bocca, bevo rapidamente.
E mi strozzo.
Ma roba che fra un po' mi pratico una tracheotomia da solo, pur di liberarmene.
Insomma, io con 'sti farmaci proprio non c'ho feeling.