C'è che mi hanno prestato un libro di Marco Presta che si chiama "Il Piantagrane". Mi sono innamorato così tanto della sua scrittura, che ero terrorizzato dall'idea di terminarlo troppo in fretta. Così, quando mancavano poche pagine mi sono fiondato nella prima libreria che mi è capitata a tiro (materializzatasi nella Feltrinelli dell'aeroporto di Olbia) per comprarmi subito un'altra opera dell'autore romano.
Per il mio modo di vedere le cose un libro che si chiama "Un calcio in bocca fa miracoli" andrebbe comprato solo per il titolo, indipendentemente dall'autore.
Se poi il nome che affianca il titolo è proprio quello cha stai cercando direi che la scelta è obbligata.
Aggiungeteci in più un grande adesivo giallo con su scritto -25% e capirete con quale velocità può essere entrato il libro nelle mie tasche.
E l'ho iniziato subito, ovviamente.
E la delizia nel leggerlo è stata tale, che ho fatto di tutto per farlo durare più a lungo possibile. Come una bottiglia di buon vino, me ne riservavo un po' per ogni giorno. La mattina presto 5/6 pagine; la sera poco più. Quando riuscivo anche una decina al pomeriggio.
Insomma: questo è un libro che vorrei consigliare a tutti. Se poi siete maschietti e avete passato i 40anni, beh, impossibile non provare un minimo di empatia con il personaggio principale.
In ultimo, vorrei segnalare una recensione che non spoilera nulla, e che descrive pienamente i miei sentimenti a proposito di quanto appena letto:
"Non capita spesso agli scrittori di avere il dono della grazia. Quel
dono che consiste nel far toccare l'infinitamente grande con
l'infinitamente piccolo, nel ridimensionare la vita e la morte alla
trascurabilità del quotidiano. Ci vuole ironia, ci vuole cinismo, ma il
premio alla fine è molto alto: renderci chiare, affrontabili, lampanti
le cose che contano. [...] Con un'amarezza dolcissima, Presta riesce a
tessere nientemeno che un apologo intorno al senso della vita, un
piccolo Canto di Natale intorno agli «uomini di buona volontà»." Enrico Bonanno - il Riformista
1 commento:
marco presta, il mio compagno di radio ogni mattina ( o quasi) da qualche anno a questa parte.
ho letto "un calcio..."
si.
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