08 marzo 2017

divide (si legge divàid)

Provo una naturale simpatia per Ed Sheeran, non so perché. Forse a causa di quell'aria da ragazzino un po' impacciato, chissà.
Lanciato sulla scena musicale dalla sua "Thinking out loud", rischia di finire nel purgatorio dei tanti artisti di cui ci si ricorda solo per un unico brano.
Così mi sono messo ad ascoltare il suo nuovo lavoro, che si chiama semplicemente "÷", per capire se approfondire la sua conoscenza o lasciarlo lì tra gli incompiuti.

La prima sensazione è quella di uno che non ha ancora deciso quale percorso seguire, perché il disco è abbastanza eterogeneo. Che potrebbe essere un bene, in generale. Ma nel suo caso a me sembra più un disturbo bipolare della personalità. Per esempio nel primo brano Sheeran inizia facendo uno speech, e prosegue rappando. Seconda canzone: pieno pop.
Oppure più avanti si hanno due canzoni di seguito in cui nella prima, "New Man", usa il synth e il canto viene scratchato. Nella successiva "Hearts don't Break around Here", invece si ritorna all'Ed Sheeran chitarra, voce e testo smielato, tipo la canzone che l'ha lanciato.

Insomma, è un brutto disco? No, assolutamente. È carino e si lascia ascoltare. In questo senso si potrebbe definire molto pop. Però, se avesse le idee un po' più chiare, le contaminazioni tra generi diversi potrebbero essere più interessanti. Riprovaci, Ed.


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