10 luglio 2019

il costo delle bugie

"Qual è il costo delle bugie?" si chiede lo scienziato Valerji Legasov, nella prima scena di Chernobyl, la serie tv andata in onda su HBO in questi giorni, che ripercorre i giorni del terribile incidente nucleare avvenuto nella centrale russa nell'aprile del 1986.
Una domanda che pesa come un macigno per tutte e 5 le puntate che compongono questo film a episodi.

Le bugie in questione, intese come verità non dette o celate, caratteristica assai presente nell'URSS ai tempi delle guerra fredda, portano con se due conseguenze.
La prima, più immediata, è quella di far vivere le persone all'oscuro della verità, per esempio minimizzando un disastro (che poteva essere di portata mondiale) e causando decine di morti, per non aver immediatamente evacuato città e paesi.
La seconda, che si sviluppa nel tempo, è quella di mascherare il tutto con altre menzogne, creando una spirale sempre più pericolosa che fa sprofondare tutto il castello di carte.

Emblematica in tal senso, è la bellissima scena del processo dell'ultima puntata, dove Legasov spiega le azioni e reazioni che regolano la fusione nucleare e da dove è partito l'errore che ha fatto esplodere il reattore n° 4 dell'impianto di Chernobyl.
Parallelamente, attraverso l'uso dei flashback, si capisce come è cominciato il disastro a livello umano e le relative conseguenze che hanno portato a quella tragica notte.

Qual è il costo delle bugie, quindi? A Chernobyl il costo è stato altissimo. E avrebbe potuto essere molto ma molto peggio, se non fossero intervenuti scienziati come Legasov, che hanno messo in gioco la propria vita in nome di un bene comune.


1 commento:

monty ha detto...

Me ne stanno parlando bene un pò tutti.
Toccherà derogare alla scelta di farla finita con (molte del) le serie?