Due settimane a Montecampione con le mie figlie: se la prima settimana di vacanza è stata all'insegna della spensieratezza, nella seconda parte delle ferie ho fatto - giustamente - il papà. Oltre ai doveri da casalinga, ho cercato di tenere le ragazze impegnate, di stimolarle con escursioni e cose così.
Ma c'è stato anche un secondo aspetto interessante: se nei primi 7 giorni c'erano ancora i miei (pochi) amici con cui farsi una bevuta serale o qualche gita durante il giorno, in quelli rimanenti, quando gli altri papà già riprendevano la routine lavorativa, mi sono ritrovato costretto a trascorrere più tempo da solo e di conseguenza fare i conti con me stesso.
Penso che la sfida più importante per me in questo momento sia riuscire a fare pace con me stesso e imparare a stare bene da solo. Se ripenso alla mia vita sono praticamente sempre stato fidanzato/sposato e in mezzo agli amici. Ecco, trasferendomi in un città che non conosco e dove non ho amici, dovrò imparare ad essere un po' eremita e capirmi meglio. Vorrei anche andare da uno psicologo. Magari non subito, ma sarebbe interessante.