21 febbraio 2023

Living - Oliver Hermanus

Siamo a Londra, negli anni '50, e Mr Williams è un gentleman inglese rispettato e irreprensibile. Capo di un ufficio municipale, conduce una vita sempre regolare e distaccata, divisa tra scartoffie lavorative e, ormai vedovo, poche distrazioni serali. Fino a che non gli viene diagnosticato un male incurabile e da lì la sua vita prenderà una svolta.

Living è un remake del film di Akira Kurosawa "Vivere", che io non ho visto. Penso però che se ci sono due nazioni dove il controllo delle emozioni sia portato ai massimi livelli siano proprio il Giappone e l'Inghilterra, specie quella del dopoguerra, quindi non mi stupisce che il remake di Oliver Hermanus sia ambientato nella capitale inglese.

Bill Nighy (Mr Williams) è probabilmente nella migliore interpretazione della sua carriera (anche se per me sarà sempre Quentin, il capitano di "I Love Radio Rock") e ci regala un personaggio meraviglioso, che si ritrova a fare i conti con la propria vita, inizialmente sottraendosi ai suoi doveri, per poi decidere di prendere in mano quello che resta dei suoi giorni e cercare di portare il proprio contributo a un mondo migliore.

Parliamoci chiaro: il film è abbastanza retorico e prevedibile, ma non manca di scene commoventi e ti lascia qualche riflessione, una volta usciti dalla sala (cosa che, come ho già detto in passato, è rilevante, nel mio modo di intendere il cinema). Insomma, probabilmente una pellicola che non passerà alla storia, ma che ho visto con piacere.



16 febbraio 2023

Gli spiriti dell'isola - Martin McDonagh

La trama: siamo nel 1923 su un'isola, a largo della costa irlandese. Le giornate scorrono sempre uguali e, visto l'esiguo numero di abitanti, sempre tra le stesse facce. L'amicizia storica tra Padraic e Colm viene interrotta da quest'ultimo, adducendo come scusa che il suo storico amico è noioso e che lui non ha tempo da perdere perché vuole dedicarsi a comporre musica. Gli chiede quindi di non parlargli più e, se lo farà, lui stesso si taglierà un dito della mano ogni volta che Padraic gli rivolgerà la parola.

Girato nella suggestiva isola di Inishmore (una delle isole Aran), Gli Spiriti dell'Isola prende a prestito la storia dei due amici per raccontarci della lotta fratricida irlandese, in cui si è disposti a fare del male a se stessi pur di danneggiare gli altri. Chiave di lettura data da un ragazzo nell'unico pub della zona, quando sentenzia "una volta almeno combattevamo contro gli inglesi; adesso ci facciamo la guerra tra noi".

E così, in nome di una gloria più grande (Colm è convinto che riuscirà a scrivere un brano di musica tradizionale che passerà alla storia) si punta sulle diversità per creare una faida, dove alla fine tutti ci rimettono (penso a Dominic, quello che in maniera un po' semplice potrebbe essere definito lo scemo del villaggio e alla sorella di Padraic, praticamente costretta a scappare via dall'isola in cui è nata e cresciuta).

Insomma un film bellissimo, anche se molto amaro che ci insegna che le ferite non si rimarginano con tanta facilità e che spesso ci concentriamo più su quello che ci divide anziché quello che ci accomuna con i nostri simili. Chissà se McDonagh l'ha girato pensando anche a quanto sta succedendo in Ucraina.



04 febbraio 2023

Close - Lukas Dhont

La trama: Leò e Remi sono due amici fraterni, nonché vicini di casa, nonché compagni di scuola. Fanno tutto insieme, tanto che non risulta strano se uno mangia a casa dell'altro o l'altro dorme a casa dell'uno. Ma la magia che li circonda viene spezzata dal cambio di età e dal passaggio alla scuola superiore, in un ambiente che mette alla prova le loro certezze e la loro ingenuità.

Close è un film che pone l'attenzione sul difficile momento dell'adolescenza e sulla perdita dell'innocenza. L'età in cui i commenti dei compagni di scuola possono lasciare segni importanti, per cui, per scongiurare di essere etichettato come omosessuale, Leò si ritroverà suo malgrado a non aspettare l'amico per recarsi insieme a scuola o mostrare la sua mascolinità iscrivendosi a hockey su ghiaccio.

Il film di Lukas Dhont è un film molto delicato, fatto di sguardi, di colori, di silenzi. Ci porta nel mondo di due ragazzi innocenti che, a causa dello sguardo malizioso che il mondo posa su di loro, si divideranno in maniera irrecuperabile. Un film struggente nella sua linearità, con una regia e una fotografia veramente notevoli. E pensare che è solamente il secondo lungometraggio di Dhont. Devo assolutamente recuperare il primo.

i due giovani protagonisti e la mamma di Remi: tre interpretazioni strepitose