Siamo in una Londra simil-vittoriana. Lo scienziato Godwin (che si fa chiamare col diminutivo di God) trova una giovane donna incinta appena suicidatasi. Decide quindi di trapiantare il cervello del feto dentro la giovane e portare avanti uno dei suoi esperimenti al limite della follia e della legalità. Nasce quindi il personaggio di Bella Baxter, donna con cervello da neonato. Ma i neonati, si sa, hanno un cervello che evolve velocissimamente: ci troviamo così davanti a questa strana creatura che, benché adulta, rivive ogni situazione con gli occhi di una bambina.
Questa più o meno la trama di Povere Creature!, l'ultima opera del greco Lanthimos, un film che è veramente impossibile riassumere in poche righe. Impresa assai più ardua è spiegare le sensazioni che lascia: stupore, gioia e risate si fondono con una storia avvincente, una fotografia folgorante e tanti tanti pensieri su come conduciamo la nostra grigia vita (chi più, chi meno) anziché rinascere e viverla con la curiosità e la fame di esperienze che Bella Baxter si porta appresso.
Film che è già un cult, per quanto mi riguarda.
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