15 dicembre 2025

Le regole del delitto perfetto - season 01

Con dieci anni di ritardo, mi sono deciso a guardare la prima stagione di How to get away with murder. Troppo, troppo, troppo. Troppo di tutto.

Andiamo con ordine: si parla una serie di stampo legale, incentrata sulla figura di Annalise Keating (interpretata magistralmente da Viola Davis), docente di diritto penale e avvocata di successo. Ovviamente lei stronzissima, glaciale, impenetrabile. Intorno a lei, circolano alcuni studenti, i più meritevoli del suo corso, i quali possono aiutarla e seguirla nelle sue dispute legali. 

E anche qua abbiamo qualche problema. Andiamo a vedere i ragazzi: il giovane ingenuo ma volenteroso, lo scemotto figlio di papà, il gay viveur, la fighetta di buona famiglia, la studentessa un po' tenebrosa. Cioè, siamo alla fiera dello stereotipo. Per non parlare di comprimari, tipo la vecchia mamma nera bisbetica rinsecchita; o il poliziotto buono, con la moglie malata di cancro (ma veramente?), però con un fisico da urlo, che non si capisce bene come cavolo possa mantenerlo.

E allora perché l'hai visto? Perché le trame dei vari casi sono interessanti, così come i vari espedienti che si possono utilizzare pur di vincere una causa. Ma il vero motore di tutte le puntate - quello che ti fa rimanere inchiodato episodio dopo episodio - è un intrigo, con annesso omicidio, che coinvolge tutti i protagonisti (chi più, chi meno). Anche questo, per mio gusto personale, tirato troppo in lungo e con evoluzioni davvero poco verosimili.

A fare da contorno, la parte più fastidiosa di tutte: love stories da far invidia a Beautiful, con scene di amplessi sempre appassionati a livelli estremi, con gente che sbatte il partner contro il muro, o vestiti strappati, etc.

Insomma, è un'americanata e non la consiglierei a nessuno. Detto questo, mi guarderò anche la seconda stagione, perché gli autori han buttato lì un mega cliffhanger, che ti nega la possibilità di fermarti alla prima. (anche se io so quasi per certo chi è l'omicida). 




08 dicembre 2025

Crime - Irvine Welsh

Ray Lennox è un poliziotto di Edimburgo non certo privo di difetti: ha trascorsi di alcool e droga da cui lui dichiara di voler uscire, ma in cui ricade periodicamente. Lo troviamo in volo verso Miami insieme a Trudi, la sua fidanzata, per una vacanza rilassante dopo un caso di pedofilia a cui il protagonista ha lavorato, rimanendo molto turbato. 

Il viaggio dovrebbe servire a distoglierlo dai pensieri e a programmare il matrimonio con Trudi. Ma dopo un diverbio con la fidanzata, si ritroverà invischiato in una serata a base di alcool e cocaina con degli sconosciuti, a casa di una di loro. Lì farà la conoscenza di Tianna, una ragazzina undicenne, finita in un giro di pedofili statunitensi. Con ancora in corpo i residui tossici del caso scozzese, Ray Lennox si ritrova a farsi giustizia da solo e a cercar di salvare la piccola Tianna.

Avevamo conosciuto Ray Lennox, di sfuggita, nel libro Il Lercio sempre di Irvine Welsh (per me il suo libro più bello), che faceva parte del gruppo di Robbo Robertson ("il Lercio", appunto). Lo ritroviamo anni dopo, poliziotto molto dedito al lavoro, ma anche fragile, e facile preda di ogni tipo di dipendenza. Se per Robbo non c'era speranza di redenzione, per Ray Lennox la speranza c'è. Così come ci sono i tentativi per cercare di vivere una vita regolare.

Il romanzo è un bilanciatissimo mix di azione, black humour, oscenità, voglia di rivalsa e - verso il finale - pure un flashback che ci svela un episodio oscuro del protagonista.

Libro, ovviamente, consigliato. Ma io sono di parte.