28 settembre 2006

Ritardi

8,50: sto per uscire di casa.
Dalia è sotto la doccia e io sento la bambina che si sta svegliando.
E mi spiace che si possa svegliare e non trovi nessuno intorno.
Allora sto lì; le dico "buongiorno" e cerco di essere il più dolce e gentile possibile.
Lei mi guarda un po' strano. Poi mi mette a fuoco e via: spara uno di quei sorrisoni che mi stendono.
E un altro. E mentre le parlo un altro ancora.



E come diavolo faccio ad arrivare in ufficio in orario?

27 settembre 2006

La puerpera

Aveva ragione Michele: "così entrerai a far parte delle puerpere dell'agenzia", mi diceva. E in effetti...
Mentre arrivo in ufficio o mentre prendo il caffè mi sento circondato.
"ma riesci a dormire? perché la mia prima, guarda... un tormento..."
"mi raccomando: devi assolutamente fare..."
"mi raccomando: non devi assolutamente fare..."

Chissà se diventerò così anch'io...

19 settembre 2006

Risus abundat...

Stasera per la prima volta Anita ha volontariamente (credo) risposto ai sorrisi di Dalia.
Dalia le sorrideva e le parlava e lei rispondeva con altri sorrisi. Questo conferma due cose:
1 - che la bimba sta crescendo e inizia piano piano a interagire con la mamma.
2 - che i papà non contano un belino.

18 settembre 2006

Pearl Jam Live!

Se qualcuno ha qualche dubbio sulle performance su disco di questa band, non può averne per quanto riguarda i concerti.
Sono state due serate diversissime (dal punto di vista della scaletta) ma ugualmente intense: due show veramente belli!

Sabato, Verona.
ci siamo presi un acquazzone incredibile prima di entrare e anche per i primi tre quarti d'ora di concerto.
Ma il concerto è stato fenomenale. Tanto che appena uscito, ho pensato di vendere il biglietto di Milano, per non intaccare un ricordo così bello.
Eravamo in quarta fila con Ale, Fabbio, Renato e la Manu (grazie Renato, per gli splendidi posti).
Memorabile l'improvvisazione "my Verona" (sulle note di "my Sharona").
Quando ha smesso di piovere sono riuscito a fare anche un po' di foto (tipo questa qua sotto).



Domenica, Milano.
memorabile anche questo. Mi sono messo un po' più indietro del solito, perché volevo godermi il concerto in santa pace. Ero con Monty, Maurino, il Mazza e Nanni (incontrato lì per caso).
Una scaletta incredibile, costellata di vere "chicche": Parachutes, State of Love and trust, Crazy Mary.
Il momento più bello è stato quando Eddie ha dedicato una canzone a sua moglie (che era a lato palco) che ha incontrato proprio a Milano, 6 anni fa e ha cantato da solo "Picture in a Frame" di Tom Waits. Lacrime di commozione.

15 settembre 2006

Verona-Milano

Ed eccoci: due concerti in due giorni.
Anni di militanza perlgemmica meritano almeno un paio di date: domani a Verona e domenica a Milano.
Non di più, perché in questo periodo c'è veramente tanta carne al fuoco, quindi di più non se puede.
Però sarà bello arrivare domani a Verona e rincontrare un sacco di amici: Ale, Fabio, Vittorio, Renato, Iacopo... ce n'è un mare.
Sarà molto piacevole.
Speriamo solo non diluvi (anche se le previsioni non dicono nulla di buono).

13 settembre 2006

La Bici

Da lunedì ho ripreso a venire in ufficio in bici.
È una cosa veramente bella.
Per un po' di tempo, a luglio, facevo ogni giorno una strada diversa.
Adesso ormai ho capito qual è la strada migliore, quindi in questi giorni sto provando le varianti e le varie scorciatoie.
Quella di stamattina - attraversando il quartiere isola - mi ha dato grosse soddisfazioni.

Nota a margine: in questi giorni sto pensando a un progetto insieme a Steven.
Forse si farà qualcosa, forse nò, forse si farà ma sarà diversa.
Non so bene come andrà a finire.
Staremo a vedere.

08 settembre 2006

Tempo di controlli

Visite su appuntamento è il tema principale della settimana.
Lunedì analisi audiometrica per Anita. Tutto bene.
Mercoledì prima visita pediatrica. Tutto bene.
Stasera alle 18,00 invece ho una visita cardiologica di controllo.
Sono tranquillissimo; anche se, in famiglia, i precedenti non sono stati proprio esemplari.

03 settembre 2006

Come può un naviglio arginare il mare...

Dopo tre settimane di Celle, siamo tornati a Milano.
Un po’ dispiace e un po’ siamo contenti.
Ovviamente dispiace lasciare il mare, la spiaggia, le passeggiate e, soprattuto, l’essere in ferie.
Però siamo anche contenti di essere di nuovo nella nostra casa e riprendere i nostri ritmi.
Ci attende un inverno molto intenso e non vedo l’ora di viverlo tutto.