Ennesito titolo con citazione. Per chi vuole giocare...
Insomma: comincia un simpatico ponte che ci fa stare a casa ben 4 giorni.
Oddio, non proprio a casa: noi tempo permettendo domani ce ne andiamo a Celle a festeggiare l'anniversario dei miei. E poi ovviamente ci fermiamo lì.
Venerdì potrebbe essere un buon giorno per fare una capatina a Olba per "aprire la casa", per esempio.
Ma in realtà il mio pensiero di stasera sarà un altro: c'è un amico che ha una serata importante.
E sentendolo molto vicino, la cosa si fa importante anche per me.
Non voglio mandargli un messaggio o cose del genere perché non voglio ne' portargli sfiga, ne' condizionarlo.
E allora mi sfogo qua. Sperando che tonight's the night.
30 aprile 2008
28 aprile 2008
Parigi val bene un Blu-Blii
Ed eccoci di ritorno da Parigi.
È stata una vacanza bellissima, per niente riposante, ma molto intensa e divertente.
Come si dice negli ambienti alti, Parigi ci dà la merda su tutto: c'è tantissimo verde, la città in se' - beh! - è incantevole, e c'è una vivacità culturale che fa sembrare Milano una timida cittadina di provincia.
Magra consolazione: solo in una cosa vinciamo noi, nel fatto che le nostre linee della metropolitana hanno gli ascensori (anche perché più nuove). Là, a forza di fare su e giù per le scale della metrò con il passeggino, mi sono venuti dei garretti* notevoli.
Ma ovviamente è solo un dettaglio. Parigi è meravigliosa.
Abbiamo preso l'appartamento in pieno centro, nella zona pedonale "Montorgueil", piena di negozi, supermercati e bar.
Sfruttando il bel tempo, abbiamo fatto un sacco di giri: Montmartre, il Quartiere Latino, Belleville e naturalmente l'Ile de la Cite e il Louvre più tante altre cose.
Anita ci ha fatto un po' disperare perché voleva sempre camminare, ma ci ha fatto anche morire dal ridere. Mi piace ricordare in particolare:
- il saluto al ragazzo che lavora nel posto dove facevamo colazione tutti i giorni: sentendoci dire sempre "bonjour", una volta che l'ha incontrato fuori dal locale, gli ha detto "ciao Bonjour!" (come se fosse il nome.
- l'invenzione del Blu-Blii: una parola che si è inventata lei (o che ha sentito da qualche parte e l'ha distorta) e che diceva ogni tanto così a caso e poi si metteva a ridere. Una specie di nonsense. Un po' come suevele, dopotutto.
nella foto: appena tornati, Anita spiega a Gaia (una bambola rimasta a casa) dove siamo stati e cosa abbiamo visto.
*garretti= termine genovese per indicare i polpacci
È stata una vacanza bellissima, per niente riposante, ma molto intensa e divertente.
Come si dice negli ambienti alti, Parigi ci dà la merda su tutto: c'è tantissimo verde, la città in se' - beh! - è incantevole, e c'è una vivacità culturale che fa sembrare Milano una timida cittadina di provincia.
Magra consolazione: solo in una cosa vinciamo noi, nel fatto che le nostre linee della metropolitana hanno gli ascensori (anche perché più nuove). Là, a forza di fare su e giù per le scale della metrò con il passeggino, mi sono venuti dei garretti* notevoli.
Ma ovviamente è solo un dettaglio. Parigi è meravigliosa.
Abbiamo preso l'appartamento in pieno centro, nella zona pedonale "Montorgueil", piena di negozi, supermercati e bar.
Sfruttando il bel tempo, abbiamo fatto un sacco di giri: Montmartre, il Quartiere Latino, Belleville e naturalmente l'Ile de la Cite e il Louvre più tante altre cose.
Anita ci ha fatto un po' disperare perché voleva sempre camminare, ma ci ha fatto anche morire dal ridere. Mi piace ricordare in particolare:
- il saluto al ragazzo che lavora nel posto dove facevamo colazione tutti i giorni: sentendoci dire sempre "bonjour", una volta che l'ha incontrato fuori dal locale, gli ha detto "ciao Bonjour!" (come se fosse il nome.
- l'invenzione del Blu-Blii: una parola che si è inventata lei (o che ha sentito da qualche parte e l'ha distorta) e che diceva ogni tanto così a caso e poi si metteva a ridere. Una specie di nonsense. Un po' come suevele, dopotutto.
nella foto: appena tornati, Anita spiega a Gaia (una bambola rimasta a casa) dove siamo stati e cosa abbiamo visto.
*garretti= termine genovese per indicare i polpacci
16 aprile 2008
Salone del Mobile 2008
È finalmente iniziato il Salone del Mobile.
Dico "finalmente" perché si è conclusa una mole di lavoro notevole.
L'ultimo (il video) è stato terminato stamattina alle 7,30.
Eppoi è bello, perché Milano diventa veramente una città cosmopolita, con tutti i negozi aperti e un sacco di gente per la strada.
A me piace.
Dico "finalmente" perché si è conclusa una mole di lavoro notevole.
L'ultimo (il video) è stato terminato stamattina alle 7,30.
Eppoi è bello, perché Milano diventa veramente una città cosmopolita, con tutti i negozi aperti e un sacco di gente per la strada.
A me piace.
15 aprile 2008
Saluti da Parigi!
Abbiamo finalmente trovato l'appartamento per soggiornare a Parigi.
I biglietti aerei li avevamo già. E così tra una settimana ce ne partiamo tutti e tre per una vacanzina di 5 giorni, sperando nel bel tempo (aprile fino ad oggi ha alquanto deluso).
Ma il titolo del post non è riferito a questo, come i più nostalgici ricorderanno*.
Si riferisce bensì alla schiacciante vittoria di un Berlusconi sempre più venditore di pentole e al ritorno in auge della Lega Nord che ormai era quasi defunta, ma ha raccolto tutto il malcontento (e i voti) degli italiani stufi di non riuscire ad arrivare alla fine del mese senza sapere con chi prendersela.
Insomma: hanno vinto i due partiti "per ignoranti", che basano le proprie promesse elettorali su quello che la gente vuole sentirsi dire; senza pensare minimamente se queste promesse le potranno mai manternere.
Ci aspetta quindi un governo Berlusconi ter che, se da una parte eredita un Italia "in ginocchio" (per citare gli slogan della sua campagna elettorale) e quindi difficile da governare, dall'altra sappiamo che sarà in grado di fare sfaceli dove noi non ci saremmo mai immaginati.
* anche questa volta il titolo del post vuole essere un piccolo quesito. Chi indovina la citazione è bravo. E nostalgico.
I biglietti aerei li avevamo già. E così tra una settimana ce ne partiamo tutti e tre per una vacanzina di 5 giorni, sperando nel bel tempo (aprile fino ad oggi ha alquanto deluso).
Ma il titolo del post non è riferito a questo, come i più nostalgici ricorderanno*.
Si riferisce bensì alla schiacciante vittoria di un Berlusconi sempre più venditore di pentole e al ritorno in auge della Lega Nord che ormai era quasi defunta, ma ha raccolto tutto il malcontento (e i voti) degli italiani stufi di non riuscire ad arrivare alla fine del mese senza sapere con chi prendersela.
Insomma: hanno vinto i due partiti "per ignoranti", che basano le proprie promesse elettorali su quello che la gente vuole sentirsi dire; senza pensare minimamente se queste promesse le potranno mai manternere.
Ci aspetta quindi un governo Berlusconi ter che, se da una parte eredita un Italia "in ginocchio" (per citare gli slogan della sua campagna elettorale) e quindi difficile da governare, dall'altra sappiamo che sarà in grado di fare sfaceli dove noi non ci saremmo mai immaginati.
* anche questa volta il titolo del post vuole essere un piccolo quesito. Chi indovina la citazione è bravo. E nostalgico.
14 aprile 2008
12 aprile 2008
cinque!
Anita conta fino a cinque.
Anche se probabilmente non sa cosa significhi.
Però fa veramente ridere vederla girare per casa, mentre dice "unooo, dueee, tleee, cuattooo, pimpeeeeeeeeeeeee!"
Mi sganascio dal ridere.
Anche se probabilmente non sa cosa significhi.
Però fa veramente ridere vederla girare per casa, mentre dice "unooo, dueee, tleee, cuattooo, pimpeeeeeeeeeeeee!"
Mi sganascio dal ridere.
06 aprile 2008
vuoi venire a giocare con noi?
Weekend molto impegnativo, quello appena trascorso. Niente di trascendentale, per carità, però sicuramente interessante.
Sabato mattina, visto che mia mamma e Marta erano ancora a Milano, abbiamo deciso di fare una gita: siamo andati tutti a Luino, città natale di mia madre. La giornata era magnifica e starsene lì sul lungolago, mentre mia madre si nutriva di ricordi non è stato affatto male.
Nel primo pomeriggio siamo tornati indietro perché Franca e Marta dovevano tornare a Celle, mentre io e Dalia dovevamo fare il secondo incontro del nostro gruppo di condivisione. Chi sa di cosa si tratta, sa anche che questi sono appuntamenti molto densi e che uno torna a casa bello carico di cose a cui pensare.*
Il pomeriggio/sera, insomma, è stato molto interessante ed è finito nella classica cena “ognuno porta qualcosa” dove si beve, si magna e si sparano un po’ di cazzate, che non fa mai male.
Oggi invece siamo andati a messa e poi a fare la spesa per la settimana. Poi, verso le 15,30 siamo partiti alla volta di Cuggiono dove Lisa (fidanzata di Livio) ha inscenato, insieme ad altri attori non professionisti una bella versione teatrale del “Gatto con gli Stivali” per bambini.
Anita era letteralmente a bocca aperta e - poverina - in due o tre occasioni era pure spaventata. Però le è piaciuto tantissimo, infatti, dopo lo spettacolo, era molto allegra e aveva voglia di giocare con gli altri bambini.
Ma a questo proposito, veniamo al titolo del topic.
Sabato pomeriggio, mentre facevamo il gruppo di condivisione all’aperto, nel cortile dell’oratorio di Sant’Eugenio c’erano un bel po' di ragazzi e bambini che giocavano. A un certo spunta una bimba di circa tre anni, vede Anita in braccio a Dalia, la osserva un po’ di secondi e poi le dice “vieni a giocare con noi?” e lei: “sì”.
E scende dalle gambe della mamma e segue la bimba.
Ora: io sarò esagerato, lo so, ma non avete idea di che impressione mi ha fatto. Come se mi abbandonasse e - giustamente - preferisse la compagnia di altri bimbi come lei, alla nostra.
Per un po’ non sono riuscito a sentire quello che dicevano gli altri.
* per chi invece non sa di cosa si tratta, ed è interessato, sappia che un giorno di questi spiegherò nel dettaglio in cosa consistono questi gruppi.
Sabato mattina, visto che mia mamma e Marta erano ancora a Milano, abbiamo deciso di fare una gita: siamo andati tutti a Luino, città natale di mia madre. La giornata era magnifica e starsene lì sul lungolago, mentre mia madre si nutriva di ricordi non è stato affatto male.
Nel primo pomeriggio siamo tornati indietro perché Franca e Marta dovevano tornare a Celle, mentre io e Dalia dovevamo fare il secondo incontro del nostro gruppo di condivisione. Chi sa di cosa si tratta, sa anche che questi sono appuntamenti molto densi e che uno torna a casa bello carico di cose a cui pensare.*
Il pomeriggio/sera, insomma, è stato molto interessante ed è finito nella classica cena “ognuno porta qualcosa” dove si beve, si magna e si sparano un po’ di cazzate, che non fa mai male.
Oggi invece siamo andati a messa e poi a fare la spesa per la settimana. Poi, verso le 15,30 siamo partiti alla volta di Cuggiono dove Lisa (fidanzata di Livio) ha inscenato, insieme ad altri attori non professionisti una bella versione teatrale del “Gatto con gli Stivali” per bambini.
Anita era letteralmente a bocca aperta e - poverina - in due o tre occasioni era pure spaventata. Però le è piaciuto tantissimo, infatti, dopo lo spettacolo, era molto allegra e aveva voglia di giocare con gli altri bambini.
Ma a questo proposito, veniamo al titolo del topic.
Sabato pomeriggio, mentre facevamo il gruppo di condivisione all’aperto, nel cortile dell’oratorio di Sant’Eugenio c’erano un bel po' di ragazzi e bambini che giocavano. A un certo spunta una bimba di circa tre anni, vede Anita in braccio a Dalia, la osserva un po’ di secondi e poi le dice “vieni a giocare con noi?” e lei: “sì”.
E scende dalle gambe della mamma e segue la bimba.
Ora: io sarò esagerato, lo so, ma non avete idea di che impressione mi ha fatto. Come se mi abbandonasse e - giustamente - preferisse la compagnia di altri bimbi come lei, alla nostra.
Per un po’ non sono riuscito a sentire quello che dicevano gli altri.
* per chi invece non sa di cosa si tratta, ed è interessato, sappia che un giorno di questi spiegherò nel dettaglio in cosa consistono questi gruppi.
04 aprile 2008
prima notte senza mamma
Dalia è partita per Barcellona per lavoro. Per gestire Anita, vista la mia impossibilità di assentarmi dal lavoro, sono venute a Milano mia mamma e mia sorella Marta: con loro vado sul tranquillo perché so che Anita sta bene e si diverte.
La parte clou arriva la sera, quando la bimba è un po’ frignante per la stanchezza e quindi chiede della mamma. Fortunatamente è cominciata per Anita l’età in cui inizia ad elaborare concetti, quindi le spiego con calma che la mamma è al lavoro e che torna domani. E lei capisce tutto. Ma questo ovviamente non basta a interromperle la malinconia.
Però alla fine non è andata tanto male: qualche frignatina (molto light) e niente di più.
E ovviamente una notte passata con lei nel lettone che mi si abbarbica come non mai.
La parte clou arriva la sera, quando la bimba è un po’ frignante per la stanchezza e quindi chiede della mamma. Fortunatamente è cominciata per Anita l’età in cui inizia ad elaborare concetti, quindi le spiego con calma che la mamma è al lavoro e che torna domani. E lei capisce tutto. Ma questo ovviamente non basta a interromperle la malinconia.
Però alla fine non è andata tanto male: qualche frignatina (molto light) e niente di più.
E ovviamente una notte passata con lei nel lettone che mi si abbarbica come non mai.
02 aprile 2008
sconcerto scolastico
Lunedì ho fatto gli esami di art direction dello IED.
Martedì (ieri) mattina ho comunicato i risulati.
Ci credete che è da ieri pomeriggio che ricevo mail di alunni che si lamentano dei voti (bassi)?
Per carità, tutte mail con toni pacati, eh!
Però, io sono allibito.
Non so voi, ma io non mi sarei mai permesso...
Martedì (ieri) mattina ho comunicato i risulati.
Ci credete che è da ieri pomeriggio che ricevo mail di alunni che si lamentano dei voti (bassi)?
Per carità, tutte mail con toni pacati, eh!
Però, io sono allibito.
Non so voi, ma io non mi sarei mai permesso...
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