Domenica (l'altroieri) abbiamo partecipato all'inaugurazione della saletta "Osix" più relativo cortile: uno spazio, all'interno della parrocchia, dedicato ai bambini dagli zero ai sei anni e relative mamme.
Questo progetto, che ha visto Dalia coinvolta inizialmente in quanto grafica e poi anche in altre funzioni, è stato realizzato con la collaborazione di un ente che si occupa dei bambini down. E la struttura è stata pensata in modo da ospitare le varie tipologie di bambini, down e non.
Con momenti dedicati a un gruppo e all'altro gruppo, ma anche - cosa fondamentale - con momenti insieme, per fare sì che:
1 - i bambini "normali" (odio dire questa cosa, ma non so come altro dirla) possano rendersi conto dell'esistenza di questa sindrome e vedere che possono tranquillamente giocare e crescere insieme agli altri;
2 - i bambini down non soffrano di nessun isolamento e si sentano del tutto integrati, come d'altronde dovrebbe essere.
All'inaugurazione c'era un sacco di gente, compresa una tv regionale e un discreto servizio di buffett, nonché un paio di animatori per bimbi.
Notavo, aggirandomi tra le persone, come i genitori dei bambini down fossero assolutamente felici e tranquillissimi. Direte voi: e perché non lo dovrebbero essere?
Non lo so. Però questa loro serenità mi ha colpito.
E mi ha fatto capire ancora di più che l'amore che ciascuno ha per il proprio figlio è totalmente incodizionato.
1 commento:
bello, bellissimo.
pensa che a breve inizierò un laboratorio teatrale con ragazzi down.
ho un caro amico e collega di teatro che per mestiere fa tutte queste cose, li organizza, fa la regia, insegna.... mi ha chiesto di farlo e ho subito annullato l'impegno che avevo per il giovedì per fare questa cosa!
che poi il bello è che uno pensa di andare a vedere uno spettacolo e di applaudire perchè sai... pioverini.. e invece spaccano!!! cioè son bravi!
porteremo un nostra versione dell'Odissea
: )
Mau
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