28 aprile 2010

back from Belgio

Siamo tornati dal Belgio sani e salvi.
Oddio: "sani" mica tanto. Anita, per tutta la durata del soggiorno ha avuto sbalzi di febbre, senza alcun senso.
Da quando siamo tornati, invece, Elena ha cominciato a vomitare a spruzzo, tanto che stanotte (prima notte italiana) l'abbiamo passata buona parte in piedi a cambiare lenzuola, lavare per terra, cambiare pigiami, eccetera.

Ma torniamo al nostro soggiorno belga.
La casa di Andrea e Sabien è bellissima; il quartiere un po' meno, nel senso che è un quartiere residenziale un po' mortino, ma poco importa.
La maggior parte delle persone gira in bicicletta e anche noi, grazie a bici prestate da vicini di casa, siamo riusciti a farci un paio di giretti.
Gent è molto carina e decisamente più grande di quanto mi aspettassi; complice il bel tempo, nel weekend in centro c'era un monte di gente.

A causa delle variabili condizioni di salute di Anita non siamo riusciti a fare più di tanto, tipo il giro a Bruges che volevamo, ma è stata comunque una bella (anche se mini) vacanza.

Da segnalare un paio di cose sulle bimbe.
Anita il giorno prima di partire ha detto che voleva "rimanere qui per sempre" perché le piaceva l'atmosfera di festa, giocare con Matilde, eccetera.
Il giorno dopo, invece, in aeroporto ha detto: "sono contenta di tornare a casa perché i cereali della colazione che ci sono qui non mi piacciono"
(per la cronaca: erano esattamente gli stessi che mangiamo anche a Milano, cambiava solo la confezione).

Negli ultimi due giorni belgi, Elena è partita: adesso vuole sempre camminare, con qualcuno che la guida, tenendola per le mani.
Fino ai giorni prima invece, si limitava a fare su e giù le scale (due piani) avanti e indietro, almeno un paio di volte al giorno.



nella foto: Andrea è di turno, nel portare in giro la nipotina (o nipotona).

23 aprile 2010

"iiiiiin carroza!"

Tra poche ore partiamo alla volta di Orio al Serio.
Da lì prendiamo l'aereo per andare in Belio a trovare Andrea, Sabien e Matilde.

Ci si rivede tra qualche giorno.
ciao.

22 aprile 2010

partito della libertà condizionata

Oggi si svolge la riunione della direzione del partito delle libertà. A confronto un sempre più dirompente Silvio Berlusconi e un sempre più distaccato Gianfranco Fini.
Sembra ormai evidente la scissione tra i due.



Ma la cosa più importante è che vedremo chi, tra gli adepti di AN, proseguirà il suo viaggio all'ombra di Fini e chi invece salterà l'ostacolo per schierarsi con Berlusconi.
In pratica, oggi scopriremo chi si è fatto definitivamente contagiare da soldicocainaputtane e chi invece conserva ancora un briciolo di dignità e di amore per la politica.

Come da un po' di anni a questa parte, da sinistra proviene il silenzio assoluto.

19 aprile 2010

rocchenrollll

E finalmente si torna a parlare di sano rock. C'è poco da fare: è il mio genere musicale preferito e quindi, per quanti voli pindarici io possa fare, innamorato di questo o quell'altro artista dub piuttosto che folk piuttosto che altro, appena sento una chitarra distorta e un bel pestone di batteria cado innamorato.

E così succede che sono finito in fissa con il nuovo disco solista di Slash, che si chiama molto originalmente "Slash & friends".
Disco su cui non avrei scommesso un centesimo, a cui però, vista la lista dei "friends", ho dovuto dedicare almeno un paio di ascolti (gente come Myles Kennedy secondo me andrebbe ascoltata anche mentre rutta).
Ed è stata una piacevole sorpresa, veramente.



Le canzoni hanno un "tiro" notevole e gli amici di Slash danno un contributo rilevante alle singole tracce. Anzi, se proprio devo essere pignolo, Slash si lascia un po' trascinare dalle varie personalità con cui duetta, cambiando registro a seconda degli artisti, tanto che alla fine il disco risulta quasi una compilation.
Non so se sia un pregio o un difetto, ma va bene così.

Oltre al succitato (e da me adorato) Myles Kennedy, mi hanno colpito molto "beautiful dangerous" con Fergie dei Black Eyed Peas (ma perché non canta in un gruppo rock una con una voce così?), "Ghost" con Ian Astbury e "By the Sword" con Andrew Stockdale dei Wolfmother.
Belli anche i pezzi con Cornell, con Adam Levine dei Maroon 5, con Kid Rock (mi fa sempre più simpatia 'sto ragazzo) e - vabbè - quello con Iggy Pop.
Insomma un gran disco. Consigliato per i tamarri musicali.
Come me, del resto.

16 aprile 2010

spaccati di Italia

Per poter far espatriare Elena, abbiamo bisogno di un documento di identità, rilasciato dal comune. E poi farlo vidimare in Questura.
Il tutto con la bambina ed entrambi i genitori presenti.
Così mi dice la tizia dell'anagrafe, qualche giorno fa, mentre rinnovo la carta d'identità.

Stamattina, quindi, dopo aver accompagnato Anita all'asilo, prendo la macchina e parto con Dalia ed Elena alla volta dell'anagrafe.
Non troppo traffico, trovo parcheggio quasi subito davanti al Comune. Entrando in un'anagrafe semideserta, veniamo serviti subito e con gentilezza.
Penso: vuoi vedere che è il mio giorno fortunato?



Niente di più sbagliato, mes amis. Se volete essere sicuri che la vostra giornata sia una giornata di merda, andate a farvi un giro in Questura.
Sulla soglia ci dà il benvenuto un poliziotto alquanto burbero che ci accoglie con un "Cosa vuole?", manco fossimo lì a chiedere un favore personale. Prendiamo il nostro numerino (n°31) ed entrando nella bolgia della sala di aspetto vediamo che stanno servendo il numero 14.
Pazienza: andiamo al bar a prenderci un caffè e cazzeggiare un po' e dopo un quarto d'ora torniamo, vedi mai che qui siano particolarmente celeri. Sono al numero 15.
Mi sento morire.

La sala d'aspetto della Questura è un'esperienza che somiglia a un girone infernale: tra poliziotti scontrosi e supponenti (come se tutti ci andassero ogni giorno in Questura), extracomunitari che non parlano bene italiano e vengono trattati da bestie, gente che è lì per denunce per cui ci vogliono sempre altri documenti, eccetera.
Per fortuna che Elena fa un po' di show e quindi rende più lieve quell'attesa inutile.
Attesa che dura 2 ore. No, dico: due ore.

E pensate che alla fine siamo approdati allo sportello perché è arrivato il nostro numero? Nossignori.
Siamo passati perché un poliziotto ha visto per l'ennesima volta che o io o Dalia uscivamo a far prendere un po' d'aria alla bambina e quindi ha deciso lui all'istante "i prossimi siete voi" e ci ha fatto accomodare nella stanzetta con gli sportelli.

Che dire?
Viva l'Italia.

12 aprile 2010

jump

Anita, appena tornata dalla sua prima lezione di inglese:
"Papà, tu sai saltare in inglese?"

01 aprile 2010

ten reasons

Dieci ragioni per cui il motorino è il miglior mezzo di locomozione in città:

1 - gli spostamenti sono più veloci che con qualsiasi altro mezzo;
2 - posso parcheggiare ovunque, anche a un metro di distanza rispetto al posto in cui devo andare;
3 - non prendo multe;
4 - l'Ecopass mi fa una pippa;
5 - lo sciopero dei mezzi non mi riguarda;
6 - le corsie preferenziali sono mie;
7 - posso spernacchiare e fanculeggiare tutti gli automobilisti che voglio, tanto non mi raggiungeranno mai;
8 - (quando sei ubriaco) ti fermano molto raramente per farti l'etilometro;
9 - (sempre quando sei ubriaco) ti arriva un po' d'aria in faccia, che ti dà una bella sveglia;
10 - farsi i cazzi di quelli in macchina, attraverso i finestrini aperti.