19 aprile 2010

rocchenrollll

E finalmente si torna a parlare di sano rock. C'è poco da fare: è il mio genere musicale preferito e quindi, per quanti voli pindarici io possa fare, innamorato di questo o quell'altro artista dub piuttosto che folk piuttosto che altro, appena sento una chitarra distorta e un bel pestone di batteria cado innamorato.

E così succede che sono finito in fissa con il nuovo disco solista di Slash, che si chiama molto originalmente "Slash & friends".
Disco su cui non avrei scommesso un centesimo, a cui però, vista la lista dei "friends", ho dovuto dedicare almeno un paio di ascolti (gente come Myles Kennedy secondo me andrebbe ascoltata anche mentre rutta).
Ed è stata una piacevole sorpresa, veramente.



Le canzoni hanno un "tiro" notevole e gli amici di Slash danno un contributo rilevante alle singole tracce. Anzi, se proprio devo essere pignolo, Slash si lascia un po' trascinare dalle varie personalità con cui duetta, cambiando registro a seconda degli artisti, tanto che alla fine il disco risulta quasi una compilation.
Non so se sia un pregio o un difetto, ma va bene così.

Oltre al succitato (e da me adorato) Myles Kennedy, mi hanno colpito molto "beautiful dangerous" con Fergie dei Black Eyed Peas (ma perché non canta in un gruppo rock una con una voce così?), "Ghost" con Ian Astbury e "By the Sword" con Andrew Stockdale dei Wolfmother.
Belli anche i pezzi con Cornell, con Adam Levine dei Maroon 5, con Kid Rock (mi fa sempre più simpatia 'sto ragazzo) e - vabbè - quello con Iggy Pop.
Insomma un gran disco. Consigliato per i tamarri musicali.
Come me, del resto.

2 commenti:

sam ha detto...

"Anzi, se proprio devo essere pignolo, Slash si lascia un po' trascinare dalle varie personalità con cui duetta, cambiando registro a seconda degli artisti."

Avendo seguito la genesi del disco posso dirti che il motivo che ti fa sembrare che slash si lasci condizionare è che appunto si è lasciato condizionare :D
Da quello che so, a parte alcuni pezzi già scritti ai tempi dei VR, ha 'jammato' con ognuno degli artisti che fanno parte dei friends ed è forse per questo che ogni duetto funziona, perché c'è un po' del buon vecchio cilindo e un po' dell'altra metà. :)

Iacopo ha detto...

Oh, comunque il disco si chiama semplicemente "Slash"...l'Esperto ha parlato!