La palestra che frequento io è frequentata da personaggi singolari.
Lo so: in ogni palestra ci sono dei personaggi, ma nella mia, sarà che non siamo in centro, sarà che è una della catena "best price", che ha fatto del prezzo stracciato il proprio punto di forza, la singolarità di essi si intreccia ad una credibilità pari allo zero.
Oggi vi parlo di Riff Raff, Leonida e Big Jim (sono pseudonimi, ovviamente)
Riff Raff
Avete presente l'inquietante maggiordomo di "The Rocky Horror Picture Show"? Ecco, tagliategli un po' di capelli, ma mettegli la stessa espressione e soprattutto la stessa joie de vivre. Si aggira nella sala pesi sempre dotato di un sacchettino di plastica con dentro dell'acqua e una banana. Che, vojo di', non è proprio l'alimento ideale da mangiare mentre si fanno gli esercizi. Una volta ci ho scambiato due parole, così tanto per il gusto di. La risposta è stata qualche vago monosillabo dall'oltretomba
Leonida
La somiglianza con il supermacho del film di Zack Snyder è veramente notevole. E secondo me lui ne è consapevole e ci gioca parecchio su 'sta cosa. Se possibile, è ancora più pettoruto e più fisicato (ma pure più basso, eh eh eh). Incute timore reverenziale e gli piace farlo. Non gli ho mai rivolto la parola, anche perché se mai avesse la vocina da castrato non riuscirei più a guardarlo senza scoppiargli a ridere in faccia.
Big Jim
Lui è uno degli istruttori. Bello (o almeno così si crede e lo credono), capello giusto, tatuato, piercingato e fisicatissimo. Pure troppo, come avrebbe detto Bebo Storti, nei panni di Thomas Prostrata. Sì perché ha un torace da culturista, ma ha le gambette di una quindicenne. Infatti se lo vedi in pantaloncini ti chiedi come facciano le gambe a reggere il resto del corpo. Come se avessero svitato il busto di Big Jim e l'avessero messo sulle gambe di Barbie. A lui ogni tanto rivolgo la parola, ma non vi dico quali "perle" escono dalla sua bocca per non infierire.
29 ottobre 2010
23 ottobre 2010
22 ottobre 2010
Cartoline dal Galles
Per quanto mi riguarda, i Manic Street Preachers non ne sbagliano una. Possono piacere o meno, per carità. E c'è anche da dire che non è che da loro ci si aspetta chissà che cosa, mica sono i Pink Floyd. Suonano dell'ottimo pop/rock, ben scritto e ben confezionato. Che volete di più? Io personalmente niente.
Insomma, sono arrivati al terzo album negli ultimi 4 anni e, come dicevo, anche con questo sembrano aver fatto centro. Hanno abbandonato la produzione di Steve Albini, col quale l'anno scorso avevano realizzato "Journal for Prague Lovers", e sono tornati nelle rodate mani di Dave Eringa, con cui hanno registrato buona parte dei loro album.
Una svolta? Certo no. Un dissapore con mister Albàini (in america lo chiamano così)? Neanche questo.
E allora perché saltabeccano un po' qua un po' là? Sinceramente non lo so, ma continuo nel mio discorso: non sbagliano un album. Io li ammiro un sacco. Poi a questo giro ci sono anche accompagnamenti di orchestra ed altri arrangimenti un po' ruffiani che mi hanno fatto piacere l'album al primo ascolto.
Peccato solo che non vengano mai in Italia.
Insomma, sono arrivati al terzo album negli ultimi 4 anni e, come dicevo, anche con questo sembrano aver fatto centro. Hanno abbandonato la produzione di Steve Albini, col quale l'anno scorso avevano realizzato "Journal for Prague Lovers", e sono tornati nelle rodate mani di Dave Eringa, con cui hanno registrato buona parte dei loro album.
Una svolta? Certo no. Un dissapore con mister Albàini (in america lo chiamano così)? Neanche questo.
E allora perché saltabeccano un po' qua un po' là? Sinceramente non lo so, ma continuo nel mio discorso: non sbagliano un album. Io li ammiro un sacco. Poi a questo giro ci sono anche accompagnamenti di orchestra ed altri arrangimenti un po' ruffiani che mi hanno fatto piacere l'album al primo ascolto.
Peccato solo che non vengano mai in Italia.
21 ottobre 2010
Tornando un attimo alle trappole mortali di Anita, vorrei farvi vedere che cosa ho trovato ieri, proprio nel mezzo della cucina.
No, dico: è comodo far da mangiare, sapendo che non puoi toccare le sue creazioni, altrimenti si incazza come un'ape.
No, dico: è comodo far da mangiare, sapendo che non puoi toccare le sue creazioni, altrimenti si incazza come un'ape.
20 ottobre 2010
papapà
Elena si è innamorata dei Barbapapà. In casa abbiamo già 4 o 5 libri della famiglia "trasformabile" e lei li vuole leggere di continuo. Leggere per modo di dire, ovviamente.
Mi fa molto ridere il modo in cui li chiama. Ha iniziato con un papapà ed è andata in un continuo crecendo di sillabe.
Adesso spara dei papapapapapà o parole simili, indicando i libri, con grosse risate del resto della famiglia.
Mi fa molto ridere il modo in cui li chiama. Ha iniziato con un papapà ed è andata in un continuo crecendo di sillabe.
Adesso spara dei papapapapapà o parole simili, indicando i libri, con grosse risate del resto della famiglia.
15 ottobre 2010
indovina la citazione - 6
Per chi si fosse appena messo in collegamento, o non le ricordasse, ricordiamo le regole del gioco: si tratta di una serie di citazioni tratte da uno stesso film, messe in ordine dalla più difficile alla più facile.
Il film lo indovinerete quasi sicuramente, perché di solito l'ultimo o il penultimo indizio sono mostruosamente facili (l'amico Mauro ne ha indovinato uno senza neanche averlo visto, tanto per dire).
Allora il gioco qual è? Leggere le citazioni e cercare di indovinare il prima possibile di che film si tratta.
Poi, chi vuole, nei commenti può segnalare "l'ho indovinato alla prima" o "alla seconda", ecc.
Oggi parliamo di un film italiano.
1 - "Distinto? Va benissimo.
Quella parola mi faceva venire voglia di indossare giacca e cravatta, di fumare lunghe sigarette col bocchino ed essere invitato a dei cocktails.
Distinto. Come il Principe Carlo. A parte le orecchie a sventola"
2 - "Mentre la portavo al mare pensavo: Paolo, Giovanni, Luigino, chiamami come ti pare, basta che mi tieni stretto come stai facendo ora"
3 - "Vivevo in un mondo che non ammetteva sfumature. Un congiuntivo in più, un dubbio esistenziale di troppo ed eri bollato per sempre come finocchio."
4 - "Tommaso fu l'incontro centrale della mia adolescenza come Brian Eno per gli U2 e Bearzot per la Nazionale".
5 - "Tu sei un pischello di provincia che crede a tutte le stronzate che gli dicono. È vero? Di di sì."
"Sì, è così."
"Sei adorabile. Adesso io dormo però tu non te ne vai. Se mi sveglio, continuiamo a parlare e tu mi dai sempre ragione. ok?"
"Ok."
6 - "Le liste di collocamento sono una specie di hit parade della scarogna. E io fra mamma morta, babbo in galera e fratello handicappato ero entrato trionfalmente nella top ten."
7 - "Poi c'era Silvano Ciriello, detto Wyoming per una sua particolare abilità"
"UAAAAAAIOOOOOOOMIIIIING"
"Sapeva dire anche baule, Aurelia, aiuola e Palaia, che era il paese della su' mamma".
8 - "Ma in questa casa si può avere un bicchiere d'acqua? Te l'ho detto c'ho un coso qui, un magone...
Come se avessi mangiato un uovo sodo col guscio e tutto; non va ne' in su, ne' in giù."
Il film lo indovinerete quasi sicuramente, perché di solito l'ultimo o il penultimo indizio sono mostruosamente facili (l'amico Mauro ne ha indovinato uno senza neanche averlo visto, tanto per dire).
Allora il gioco qual è? Leggere le citazioni e cercare di indovinare il prima possibile di che film si tratta.
Poi, chi vuole, nei commenti può segnalare "l'ho indovinato alla prima" o "alla seconda", ecc.
Oggi parliamo di un film italiano.
1 - "Distinto? Va benissimo.
Quella parola mi faceva venire voglia di indossare giacca e cravatta, di fumare lunghe sigarette col bocchino ed essere invitato a dei cocktails.
Distinto. Come il Principe Carlo. A parte le orecchie a sventola"
2 - "Mentre la portavo al mare pensavo: Paolo, Giovanni, Luigino, chiamami come ti pare, basta che mi tieni stretto come stai facendo ora"
3 - "Vivevo in un mondo che non ammetteva sfumature. Un congiuntivo in più, un dubbio esistenziale di troppo ed eri bollato per sempre come finocchio."
4 - "Tommaso fu l'incontro centrale della mia adolescenza come Brian Eno per gli U2 e Bearzot per la Nazionale".
5 - "Tu sei un pischello di provincia che crede a tutte le stronzate che gli dicono. È vero? Di di sì."
"Sì, è così."
"Sei adorabile. Adesso io dormo però tu non te ne vai. Se mi sveglio, continuiamo a parlare e tu mi dai sempre ragione. ok?"
"Ok."
6 - "Le liste di collocamento sono una specie di hit parade della scarogna. E io fra mamma morta, babbo in galera e fratello handicappato ero entrato trionfalmente nella top ten."
7 - "Poi c'era Silvano Ciriello, detto Wyoming per una sua particolare abilità"
"UAAAAAAIOOOOOOOMIIIIING"
"Sapeva dire anche baule, Aurelia, aiuola e Palaia, che era il paese della su' mamma".
8 - "Ma in questa casa si può avere un bicchiere d'acqua? Te l'ho detto c'ho un coso qui, un magone...
Come se avessi mangiato un uovo sodo col guscio e tutto; non va ne' in su, ne' in giù."
13 ottobre 2010
AB III
Col criptico titolo di AB III (che starebbe per Alter Bridge 3) esce il nuovo disco della band nata dalle ceneri dei Creed, con l'aggiunta di "sua maestà 4 ottave" Myles Kennedy.
Potrebbe essere un titolo che rimanda ai vari Led Zeppelin I, II, eccetera, di cui Kennedy è uno sfegatato fan (voci di corridoio lo volevano addirittura come sostituto di Plant in una improbabile reunion della band) oppure può semplicemente essere una mancanza di idee. Chissà. O anche chissenefrega.
Passiamo al primo ascolto e alle prime impressioni.
Slip to the Void - già dalle prime note si capisce che ci sarà una intro e poi un'esplosione. Ed ecco che a 1' 30" la canzone parte: un'esplosione di chitarre distorte, quasi cattive. Mi piace un bel po'. Cori a profusione, con Kennedy che svetta alla sua maniera. Sembra che i tre ex-Creed abbiano tratto giovamento dalla parentesi disco-tour dell'altr'anno.
voto: 7,5
Isolation - Inizio bomba con Mark Tremonti che suona un bel riffone di chitarra distorta. Bella la parte cantata con voci e cori. Un bel tiro e anche un po' di ruffianeria nel ritornello la fanno piacere subito.
voto: 7
Ghost of Days Gone By - Al terzo brano ci calmiamo un po'. Già dal titolo si poteva capire che sarebbe stato un momento rilassato. Infatti eccoci un brano in mid-tempo, un po' sullo stile di "Open your Eyes". Musicalmente si rinvigorisce un po' in un finale non scontato.
voto: 6,5
All Hope is Gone - Un altro brano a metà tra la ballata e la canzone rock. Tappeto di chitarre, ritmica serrata benché leggera. Molto bello lo stacco-ripresa a metà canzone. Arrangiamenti e tonalità non facili. Molto buono lo sforzo di fare una ballata fuori dal comune.
voto: 7
Still Remains - Mark Tremonti deve aver comprato un amplificatore nuovo, perché anche questa traccia parte con un riffone di chitarra bello tosto. La voce di Myles Kennedy parte per lidi sconosciuti. Un bel brano rock, cona leggera vena malinconica. Quasi sivuramente entrerà in una delle mie compilation estive. Bello bello.
voto: 7,5
Make it Right - Inizio lento, per poi salire, salire, salire. Come mi piacciono i brani in crescendo, mmmhhhh. Ho già scalzato la precedente dalla songlist della compilation e ci metto questa.
È un po' la nuova "Rise Today". Che è sempre stata una dei miei pezzi preferiti quindi...
voto: 8
Wonderful Life - Eccolo il primo lentone. Mi piace Kennedy quanda canta sui toni bassi, mi piace un bel po', La canzone di per se' però è di quelle che Tremonti suona con lo sguardo perso nel vuoto, probabilmente pensando alla lista della spesa. Lentone classico, che si rifà un po' nel finale, grazie sempre alla voce di Myles Kennedy.
voto: 6,5
I Know it Hurts - "Vabbè, abbiamo scherzato, adesso ricominciamo a suonare il ruuuock!" Mamma mia che pezzone. C'è il loro marchio di fabbrica appiccicato sopra. Rappresenta il motivo per cui ascolto così volentieri gli AB.
voto: 7,5
Show Me a Sign - Altro pezzo mid-tempo, crepuscolare, sofferto: incedere lento e chitarra "pesante" che trasuda emozioni.
voto: 6,5
Breathe again - Un altro brano (quasi) lento, strano. Ad ogni buon conto la schema è lo stesso anche se la musica cambia: a questo giro è meno cupa e un po' più "solare". Del resto si chiama "Breathe Again" e deve essere, da quel poco che capisco, una specie di canzone liberatoria. Voce di Myles a livelli spaventosi.
voto: 6,5
Coeur d'Alene - Anche qua siamo al brano che alterna parti lente e malinconiche a parti veramente intense e potenti. Bel pezzo, non c'è che dire. E io che, visto il titolo, mi aspettavo un lentone...
voto: 7
Life musto Go on - Un altro lento. Per i miei gusti iniziano a essere un po' troppi, però la fattura, come negli altri casi, mi piace assai.
voto: 6,5
Words Darker than their Wings - L'ultimo pezzo parte con la chitarra acustica e sfocia in un ritornello a pieni giri. Anche questo pezzo ha il marchio di fabbrica ben appiccicato in fronte. Kennedy vola e Tremonti gli fa i cori più che degnamente. Me gusta.
voto: 7
nella totalità: disco che che attendevo e che non delude perniente le aspettative.
Gli Alter Bridge ci sono e lo proclamano ad alta voce. Molto contento dell'acquisto e non vedo l'ora di rivederli dal vivo.
Potrebbe essere un titolo che rimanda ai vari Led Zeppelin I, II, eccetera, di cui Kennedy è uno sfegatato fan (voci di corridoio lo volevano addirittura come sostituto di Plant in una improbabile reunion della band) oppure può semplicemente essere una mancanza di idee. Chissà. O anche chissenefrega.
Passiamo al primo ascolto e alle prime impressioni.
Slip to the Void - già dalle prime note si capisce che ci sarà una intro e poi un'esplosione. Ed ecco che a 1' 30" la canzone parte: un'esplosione di chitarre distorte, quasi cattive. Mi piace un bel po'. Cori a profusione, con Kennedy che svetta alla sua maniera. Sembra che i tre ex-Creed abbiano tratto giovamento dalla parentesi disco-tour dell'altr'anno.
voto: 7,5
Isolation - Inizio bomba con Mark Tremonti che suona un bel riffone di chitarra distorta. Bella la parte cantata con voci e cori. Un bel tiro e anche un po' di ruffianeria nel ritornello la fanno piacere subito.
voto: 7
Ghost of Days Gone By - Al terzo brano ci calmiamo un po'. Già dal titolo si poteva capire che sarebbe stato un momento rilassato. Infatti eccoci un brano in mid-tempo, un po' sullo stile di "Open your Eyes". Musicalmente si rinvigorisce un po' in un finale non scontato.
voto: 6,5
All Hope is Gone - Un altro brano a metà tra la ballata e la canzone rock. Tappeto di chitarre, ritmica serrata benché leggera. Molto bello lo stacco-ripresa a metà canzone. Arrangiamenti e tonalità non facili. Molto buono lo sforzo di fare una ballata fuori dal comune.
voto: 7
Still Remains - Mark Tremonti deve aver comprato un amplificatore nuovo, perché anche questa traccia parte con un riffone di chitarra bello tosto. La voce di Myles Kennedy parte per lidi sconosciuti. Un bel brano rock, cona leggera vena malinconica. Quasi sivuramente entrerà in una delle mie compilation estive. Bello bello.
voto: 7,5
Make it Right - Inizio lento, per poi salire, salire, salire. Come mi piacciono i brani in crescendo, mmmhhhh. Ho già scalzato la precedente dalla songlist della compilation e ci metto questa.
È un po' la nuova "Rise Today". Che è sempre stata una dei miei pezzi preferiti quindi...
voto: 8
Wonderful Life - Eccolo il primo lentone. Mi piace Kennedy quanda canta sui toni bassi, mi piace un bel po', La canzone di per se' però è di quelle che Tremonti suona con lo sguardo perso nel vuoto, probabilmente pensando alla lista della spesa. Lentone classico, che si rifà un po' nel finale, grazie sempre alla voce di Myles Kennedy.
voto: 6,5
I Know it Hurts - "Vabbè, abbiamo scherzato, adesso ricominciamo a suonare il ruuuock!" Mamma mia che pezzone. C'è il loro marchio di fabbrica appiccicato sopra. Rappresenta il motivo per cui ascolto così volentieri gli AB.
voto: 7,5
Show Me a Sign - Altro pezzo mid-tempo, crepuscolare, sofferto: incedere lento e chitarra "pesante" che trasuda emozioni.
voto: 6,5
Breathe again - Un altro brano (quasi) lento, strano. Ad ogni buon conto la schema è lo stesso anche se la musica cambia: a questo giro è meno cupa e un po' più "solare". Del resto si chiama "Breathe Again" e deve essere, da quel poco che capisco, una specie di canzone liberatoria. Voce di Myles a livelli spaventosi.
voto: 6,5
Coeur d'Alene - Anche qua siamo al brano che alterna parti lente e malinconiche a parti veramente intense e potenti. Bel pezzo, non c'è che dire. E io che, visto il titolo, mi aspettavo un lentone...
voto: 7
Life musto Go on - Un altro lento. Per i miei gusti iniziano a essere un po' troppi, però la fattura, come negli altri casi, mi piace assai.
voto: 6,5
Words Darker than their Wings - L'ultimo pezzo parte con la chitarra acustica e sfocia in un ritornello a pieni giri. Anche questo pezzo ha il marchio di fabbrica ben appiccicato in fronte. Kennedy vola e Tremonti gli fa i cori più che degnamente. Me gusta.
voto: 7
nella totalità: disco che che attendevo e che non delude perniente le aspettative.
Gli Alter Bridge ci sono e lo proclamano ad alta voce. Molto contento dell'acquisto e non vedo l'ora di rivederli dal vivo.
07 ottobre 2010
aggiornamenti elettronici
Un po' di aggiornamenti sugli ascolti elettronici di questo inizio autunno.
Tricky - Mixed Race
È uscito il nuovo disco di Tricky! Echissenefrega direte voi? Io me ne frego. Ho un debole per il cannaiolo di Bristol, sin dai tempi di Maxinquaye. Questo disco, beh, non è ai livelli del must-to-have del 1995, ma le sonorità lo richiamano abbastanza. Voto: 7
Royksopp - Senior
Seconda novità sono i Royksopp. Mi direte: non sono una novità visto che sparano fuori dischi uno via l'altro. E invece questo è un disco nuovo. Vi siete innamorati di "Melody A.M." e del suo sound danzereccio? Bene, questo disco NON fa per voi. Sono tutti brani strumentali e per di più di atmosfera soft. A me piace. Voto: 6,5
Underworld - Barking
Di tutt'altra pasta il nuovo disco degli Underworld: una caleidoscopio di musica elettronica danzereccia e casinara. C'è di tutto: drum 'n bass, techno e tutta una serie di termini che non so o non conosco. Che vi piaccia o no, se siete interessati alla musica elettronica, questo disco dovete sentirlo. Se non altro per capire in che direzione va la sperimentazione musicale. Voto: 7
Tricky - Mixed Race
È uscito il nuovo disco di Tricky! Echissenefrega direte voi? Io me ne frego. Ho un debole per il cannaiolo di Bristol, sin dai tempi di Maxinquaye. Questo disco, beh, non è ai livelli del must-to-have del 1995, ma le sonorità lo richiamano abbastanza. Voto: 7
Royksopp - Senior
Seconda novità sono i Royksopp. Mi direte: non sono una novità visto che sparano fuori dischi uno via l'altro. E invece questo è un disco nuovo. Vi siete innamorati di "Melody A.M." e del suo sound danzereccio? Bene, questo disco NON fa per voi. Sono tutti brani strumentali e per di più di atmosfera soft. A me piace. Voto: 6,5
Underworld - Barking
Di tutt'altra pasta il nuovo disco degli Underworld: una caleidoscopio di musica elettronica danzereccia e casinara. C'è di tutto: drum 'n bass, techno e tutta una serie di termini che non so o non conosco. Che vi piaccia o no, se siete interessati alla musica elettronica, questo disco dovete sentirlo. Se non altro per capire in che direzione va la sperimentazione musicale. Voto: 7
01 ottobre 2010
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