Ogni anno si ripropone lo stesso scenario. E ogni anno mi chiedo: ma perché bisogna fare tutto "entro Natale"?
Da fine novembre in avanti la gente è presa da un attacco di "Facciamo una cena prima di Natale? Ci vediamo prima delle vacanze? Riusciamo a organizzare un aperitivo prima di Natale?" e via dicendo.
La mia domanda è semplicemente questa: perché?
Perché dobbiamo vederci entro il 25 dicembre se non ci vediamo da un anno o, chessò, da settembre? Che senso ha? Non puoi aspettare 15 giorni e ci vediamo a Gennaio?
Il calendario che precede il Natale è una via Crucis di impegni. Dalla festa dell'asilo alla cena aziendale, una serie di appuntamenti imprescindibili, che minano la salute di ogni uomo sano di mente. Senza contare gli impegni lavorativi (il classico "il cliente lo vuole vedere prima di andare in vacanza") e l'incubo dei regali di Natale, che sono altri due generatori di pallini rossi in agenda.
Ma quello che più mi sconvolge è la "agenda" di Anita: festa dell'asilo, spettacolo dell'asilo (non sono la stessa cosa, eh!), saggio di danza, festa in parrocchia e chi più ne ha più ne metta. Noi abbiamo un calendario "di famiglia", dove ad ogni giorno corrispondono 4 caselle, una per ogni membro del nucleo familiare.
Beh, la colonna di Anita fa spavento. È di gran lunga la più impegnata di tutti.
E quando comincerà anche Elena con ailo, inglese, danza, ecc?
Non ci voglio neanche pensare.
1 commento:
scusa, mi sfugge un particolare: chi è il padre di queste due (una in futuro, una già adesso) bambine superimpegnate?
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