03 febbraio 2012

storie e cicatrici

Se avete bisogno di buona musica, di quella un po' facile, "da tappezzeria" come la chiamava John Lennon, vi consiglio il nuovo disco dei The Fray.
Ah, ma perché è un gruppo che segui? No, è il primo loro disco che ascolto.
E allora perché li segnali? Non lo so. M'è sembrato un indie/pop/rock molto fruibile, ma sufficientemente vario da non annoiare e sufficientemente allegro da non risultare lagnoso (a parte il lentone, o ballad come dicono quelli bravi "I can barely say" che skippo volentieri, nonostante gli archi che danno sempre una bella enfasi, e pure la conclusiva "Be still").

E poi stiamo parlando di un disco prodotto da Brendan o' Brien. E quindi? Quindi niente, però volevo far vedere che sono un tipo che si informa.

Per farla breve: se cercate un disco originale, siamo sulla strada sbagliata.
Se cercate un disco da ascoltare in ufficio o in una scampagnata in macchina, allora potrebbe fare al caso vostro.


2 commenti:

monty ha detto...

Adoro le tue recensioni!

Filo ha detto...

Thanks! :)