Il nuovo disco dei Darkness è una bomba.
Per chi non si è mai interessato troppo alla storia della band inglese, bisogna sapere che sono passati 7 anni dal precedente "One way ticket to Hell... and back" (che mi piacque).
Sette anni in cui è successo un po' di tutto: prima si sono sciolti a causa di problemi - dicono - di droga di Justin Hawkins (frontman e cantante del gruppo); poi dalle ceneri sono nate nuove band; intanto Justin, una volta riabilitato, ha tentato la carriera solista.
Insomma, quel che ci importa è che adesso siano tornati.
O meglio: a me importa, visto che sono stato un loro (seppur tiepido) fan.
E se voi che state leggendo siete stati fan come me, o anche solo li ascoltavate e vi piaciucchiavano, beh, allora non perdetevi questo disco.
Gli elementi portanti sono gli stessi di prima: un discreto hard rock, con una strizzatina d'occhio al pop, bei riff di chitarra (in un paio di brani l'incipit sembra opera degli AC/DC) e soprattutto la presenza eclettica di Justin Hawkins e del suo falsetto che fa sembrare sempre tutto un gioco.
In effetti è questo che mi è sempre piaciuto dei Darkness: mi divertono.
E se fino a qua ancora non vi ho incuriosito, sappiate che nel disco c'è pure spazio per una bellissima versione di "Street Spirit (fade out)" dei Radiohead e nell'ultima traccia "Cannonball" (forse la mia canzone preferita insieme a "with a Woman") compare nientepopodimenoche Ian Anderson, leader dei Jethro Tull, col suo flauto magico.
E per chi non li conoscesse, guardatevi il video, appena uscito, del secondo singolo estratto dall'album. Dice molto della band.
30 agosto 2012
28 agosto 2012
di me e dei miei segnali di senilità precoce
Tornando dalle ferie ho una certezza: sto invecchiando.
No, non è perché non ho più il fisico per le nottate; non è neanche per i capelli bianchi; e neanche perché mi metto in riva al mare, con i piedi a mollo, dicendo "ai miei tempi..."
Sono tutte cose che non mi appartengono. Vabbè, a parte i (pochi) capelli bianchi che hanno già fatto capolino ai lati del mio cranio.
La mia deduzione si basa principalmente su due elementi.
Il primo è l'insonnia.
Cioè: ho sempre sofferto di insonnia, ma la cosa inizia a farsi seria, perché ormai non riesco a dormire se non in condizioni superfavorevoli.
La notte tra il 14 e il 15 agosto per esempio, l'abbiamo passata in tenda, a Lurisia, nel prato davanti alla casa di mia cugina Federica e di suo marito Bruno. Era tale il disagio nel dormire in 4 nella stessa tenda, con sistemazioni di fortuna (non avevamo ne' sacchi a pelo, ne' i materassini da mettere sotto) che la mia insonnia a un certo punto si è trasformata in una sorta di claustrofobia. Mi sembrava di impazzire.
Ho dovuto uscire dalla tenda un paio di volte, da quanto il nervosismo mi stava lacerando.
Quando - verso le 4 - ormai avevo perso ogni speranza di addormentarmi e mi sono rassegnato a passare la notte osservando le mie tre donzelle dormire, finalmente Morfeo mi ha accolto tra le sue braccia.
Ah, direte voi, ma allora è solo una questione di testa!
Grazie, lo so anch'io. Ma, come viene detto nel film "Le conseguenze dell'amore" di Sorrentino, "chi soffre d'insonnia ha un'unica ossessione: addormentarsi."
E vi assicuro che questa ossessione è in grado di portarvi a vette incredibili. E indesiderate, ovviamente.
Il secondo elemento, invece, è la solitudine.
D'estate passo alcune settimane da solo, raggiungendo la famiglia al mare solo nei weekend. I primi anni in cui godevo di questa libertà non avevo una serata libera: programmavo con largo anticipo partite a calcetto, cinema e serate con gli amici.
Ultimamente invece voglio unicamente stare da solo. Sarà per la stanchezza, chissà. Però voglio stare da solo. E passo le mie serate in casa, magari guardando un film o qualche serie tv (in questi giorni sono presissimo da Games of Thrones).
Ed è una cosa che "non è da me".
Se poi consideriamo che solitamente con l'età si peggiora, beh, mi immagino che da ora in avanti sarà sempre più così.
Riguardo all'insonnia, invece, ho abbandonato le speranze di tornare "normale" già da tempo.
in foto: Elena mentre dorme beata in tenda. Almeno lei.
No, non è perché non ho più il fisico per le nottate; non è neanche per i capelli bianchi; e neanche perché mi metto in riva al mare, con i piedi a mollo, dicendo "ai miei tempi..."
Sono tutte cose che non mi appartengono. Vabbè, a parte i (pochi) capelli bianchi che hanno già fatto capolino ai lati del mio cranio.
La mia deduzione si basa principalmente su due elementi.
Il primo è l'insonnia.
Cioè: ho sempre sofferto di insonnia, ma la cosa inizia a farsi seria, perché ormai non riesco a dormire se non in condizioni superfavorevoli.
La notte tra il 14 e il 15 agosto per esempio, l'abbiamo passata in tenda, a Lurisia, nel prato davanti alla casa di mia cugina Federica e di suo marito Bruno. Era tale il disagio nel dormire in 4 nella stessa tenda, con sistemazioni di fortuna (non avevamo ne' sacchi a pelo, ne' i materassini da mettere sotto) che la mia insonnia a un certo punto si è trasformata in una sorta di claustrofobia. Mi sembrava di impazzire.
Ho dovuto uscire dalla tenda un paio di volte, da quanto il nervosismo mi stava lacerando.
Quando - verso le 4 - ormai avevo perso ogni speranza di addormentarmi e mi sono rassegnato a passare la notte osservando le mie tre donzelle dormire, finalmente Morfeo mi ha accolto tra le sue braccia.
Ah, direte voi, ma allora è solo una questione di testa!
Grazie, lo so anch'io. Ma, come viene detto nel film "Le conseguenze dell'amore" di Sorrentino, "chi soffre d'insonnia ha un'unica ossessione: addormentarsi."
E vi assicuro che questa ossessione è in grado di portarvi a vette incredibili. E indesiderate, ovviamente.
Il secondo elemento, invece, è la solitudine.
D'estate passo alcune settimane da solo, raggiungendo la famiglia al mare solo nei weekend. I primi anni in cui godevo di questa libertà non avevo una serata libera: programmavo con largo anticipo partite a calcetto, cinema e serate con gli amici.
Ultimamente invece voglio unicamente stare da solo. Sarà per la stanchezza, chissà. Però voglio stare da solo. E passo le mie serate in casa, magari guardando un film o qualche serie tv (in questi giorni sono presissimo da Games of Thrones).
Ed è una cosa che "non è da me".
Se poi consideriamo che solitamente con l'età si peggiora, beh, mi immagino che da ora in avanti sarà sempre più così.
Riguardo all'insonnia, invece, ho abbandonato le speranze di tornare "normale" già da tempo.
in foto: Elena mentre dorme beata in tenda. Almeno lei.
02 agosto 2012
è il 2 agosto e tutto va bene
Sembra incredibile: domani sera parto per le ferie e sono tranquillo.
Solitamente 2/3 giorni prima delle ferie mi verrebbe voglia di rimandare la partenza di una settimana, da quante cose ho da fare; invece quest'anno sono tranquillo.
Che non vuol dire che non ho niente da fare, eh! Ho detto che sono tranquillo.
Il mio bell'elenco - che una volta appuntavo su carta ma che ho perso troppe volte, quindi adesso me lo scrivo sull'aifòun - ce l'ho comunque ed è ben nutrito.
Quasi pronto per la partenza. Quasi.
Solitamente 2/3 giorni prima delle ferie mi verrebbe voglia di rimandare la partenza di una settimana, da quante cose ho da fare; invece quest'anno sono tranquillo.
Che non vuol dire che non ho niente da fare, eh! Ho detto che sono tranquillo.
Il mio bell'elenco - che una volta appuntavo su carta ma che ho perso troppe volte, quindi adesso me lo scrivo sull'aifòun - ce l'ho comunque ed è ben nutrito.
Quasi pronto per la partenza. Quasi.
Iscriviti a:
Post (Atom)