Dopo nonsoquantimila anni, avevo una settimana di ferie solo per me. Ufficio chiuso, figlie con (ex)moglie e io da solo per una settimana. Tra le mille opzioni che mi sono balenate per la testa, la scelta più giusta da tutti i punti di vista è stata andare a Tenerife a trovare Danilo, un amico che si è trasferito là più di un anno fa.
Insomma: poca spiaggia (e quella poca messa alla prova dal vento forte), tanto trekking, buone bevute e ottime mangiate. Sono riuscito a staccarmi da tutto e da tutti, anche se ci ho impiegato qualche giorno a entrare nel mood giusto.
Danilo - ma non ne dubitavo - padrone di casa eccezionale, che mi ha sopportato con le mie menate e mi ha trasferito un po' dell'entusiasmo di cui lui abbonda. Ci siamo pure portati 2 tende dall'altra parte dell'isola e abbiamo bivaccato una notte in una landa desolata e sperduta, di fronte al mare. Esperienza bellissima.
2 commenti:
Figata
Canarie per me top per vari motivi. Sono Europa, quindi "vicine", ma è primavera tutto l'anno e puoi andare al mare e prendere il sole anche a gennaio/febbraio/marzo, per cui capisci che le amo. Gente easy, compresi quelli che vi si trasferiscono, prezzi (nonostante siano Europa) moderatissimi (zona franca), alloggi per tutti i gusti, opzioni infinite (solo mare, solo trekking, tutt'e cose). Io le ho girate tutte e sette, sempre da solo, e ho sempre voglia di tornare. Ti giuro che a parte programmare concerti all'estero, o visite di capitali che mi "mancano", l'unica vacanza che ho sognato di programmare è una settimana di cazzi miei (magari con un libro al giorno, l'unica cosa che mi appesantisce il bagaglio quando vado là, il resto si limita al costume e 2 maglie di ricambio) su un'isola a caso. Ho trovato degli angoli nei quali ho sognato di trasferirmici seduta stante. E, nello stesso tempo, magari nello stesso periodo, ho vissuto una settimana totalmente perso in mezzo a famiglie all inclusive in uno degli alberghi appunto dove potenzialmente puoi mangiare dalle 7 di mattina alle 2 di notte senza soluzione di continuità, un altro "esercizio" che spesso, inspiegabilmente, ti fa ritrovare te stesso.
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