20 gennaio 2009

solo in Italia

In questi giorni tutta l'attenzione della stampa (in particolare quella sportiva, of course) era incentrata sull'affaire Kakà.
Brevissima premessa per le persone a cui non interessa il calcio: sembra che il Manchester City (squadra inglese poco titolata, ma molto ricca) desse ormai per certo l'acquisto di Kakà (talentuoso giocatore del Milan) per cifre da capogiro.
Si parlava di 100 milioni di euro; che poi sono diventati 110; poi 120; addirittura qualcuno diceva 140 milioni.
Questo tam-tam di ipotesi economiche, eventuale trasferimento del giocatore e tifosi del Milan in rivolta, si è protratto per 4 o 5 giorni, fino a che non è arrivato lui: il nostro beneamato (da chi?) Presidente del Consiglio che - nota bene, durante una trasmissione sportiva alquanto populista - dice: "niente da fare. Al cuore non si comanda; non ci sono cifre che tengano: Kakà resta al Milan".
Tripudio dei tifosi: il calcio è salvo! No al denaro, viva lo sport! (no dico, proprio il Milan! che fino a qualche anno fa comprava giocatori a cifre astronomiche)

Ma.
Perché c'è un "Ma": chi s'informa quel tanto di più, scopre che i tabloid inglesi urlano allo scandalo e dicono "è tutta una bufala! Il Manchester City ha offerto 55 milioni di euro (valore effettivo - sic! - del giocatore). Per quelle cifre non abbiamo mai trattato".
Sì, perché pare che - cito il sito della Gazzetta dello Sport, mica del Manifesto o Repubblica - "l’intera storia sarebbe stata montata da Silvio Berlusconi per avere un positivo ritorno di immagine una volta che il trasferimento non si fosse concretizzato e che Kakà fosse così rimasto a San Siro, visto che il primo a parlare di un’offerta di 110 milioni di euro è stato proprio il sito della società rossonera."

Hai capito il nostro venditore di pentole? Ha ballato su 'sta storia solo per averne un ritorno di immagine.
Guarda caso lo stesso giorno in cui i giornali dicevano che l'indice di gradimento del governo negli ultimi mesi era sceso di 4 punti. Un caso, ovviamente.
Ma io mi dico: ma perché solo in Italia succedono 'ste cose?

E a peggiorare il tutto, oggi c'è pure stato l'insediamento di Obama alla Casa Bianca con tanto di giuramento e una folla oceanica ad assistere a questo momento storico: il primo Presidente nero degli Stati Uniti.
E in Italia invece la gente dove si riunisce? Sotto casa di Kakà a protestare e a dire al giocatore "rimani con noi!"
No, dico: come si fa a non deprimersi?

1 commento:

zesitian ha detto...

altra cosa strana, per non dire all'italiana, è che in questi 4, 5 giorni neanche i tabloid inglesi abbiano scritto niente al riguardo, e si siano scatenati poi, gridando al complotto. sono tabloid, è vero, ma a me sa tanti di 'non disturbate il manovratore/i manovratori' e credo quindi che fosse interesse di tutti (anche del City) saltellarci sui coglioni con simile ridda di smentite e controsmentite.