21 settembre 2009

giustizieri della musica

Anni fa Simona Ventura mi era simpatica: tra "Mai dire Gol" e i primi tempi di "Le Iene", la trovavo simpatica e irriverente al punto giusto.
Poi, come molte persone nell'ambito dello spettacolo, ha sbracato.
In un crescente autocompiacimento è stata proiettata nell'olimpo della tv e parallelamente nelle mie antipatie.
L'apice l'ha raggiunto con "Quelli che il calcio...": trasformando una trasmissione piacevole in un pot pourri di gossip, mignotte e riciclo di personaggi viscidi (anche Mastella fa l'inviato!).
Inoltre ho sempre trovato un'enorme ingiustizia che grandi personaggi della musica passassero per quel programma senza avere una degna intervista da parte di qualcuno competente (mi ricordo una volta in cui ad Alanis Morrissette non fu fatta neanche una domanda dopo l'esibizione).

Beh, ieri c'è stata la giusta rivincita: c'erano ospiti i Muse i quali, appena partito il playback hanno dato vita a un'improbabile esibizione live, a causa di un evidente scambio di ruoli: Matt Bellamy, chitarrista/cantante nonché mente del gruppo, era alla batteria, il batterista Dominic Howard al basso e voce e il bassista Chris Wolstenholme alla chitarra.
Ovviamente di questo scambio di ruoli sembra non essersene accorto nessuno, tantomeno la Ventura che, a fine esibizione, intervista Howard convinta che sia il leader del gruppo.
Per i fan dei Muse, la scena è stata esilarante; per i detrattori della Ventura, molto di più.
Considerando che io appartengo a entrambe le categorie, potete immaginare...



in video: la partecipazione di ieri dei Muse a "Quelli che il calcio". Geniali.

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